Ducati Diavel Biomechanoid Concept
Dalla matita di Gianni Pacella, nasce il concept della Ducati Diavel Biomechanoid, una versione ancora più estrema della maxi-cruiser della casa di Borgo Panigale. Oltre al design, cambia leggermente anche la parte tecnica, che trae ispirazione dalla Bimota Tesi 3D!
Vi proponiamo oggi un concept molto particolare ed estremo, nato dalla matita di Gianni Pacella, un giovane studente di design appassionato di custom sportive. Gianni ha finora dedicato le proprie attenzioni a modelli americani come le Harley-Davidson o le Buell. Nell’ultimo periodo però, è stato colpito dal mastodontico fascino della maxi-cruiser di Borgo Panigale, la Ducati Diavel!
Per donare alla sua Diavel Biomechanoid un aspetto più snello e ancora più futuristico (molto vicino al Batpod), Gianni ha deciso di ispirarsi alle linee uniche che rendono particolari altri modelli dello stile italiano, come appunto le Bimota. In particolare, il designer ha tratto ispirazione dalla Tesi 3D, senza però tralasciare dettagli che richiamassero le custom/cruiser più estreme. Ecco dunque gli scarichi sotto la sella in pieno stile Bimota che si accoppiano allo pneumatico da 300 montato sulla ruota posteriore.
L’altezza della moto è stata ridotta, cercando di mantenere comunque la giusta guidabilità del mezzo. Le livrea è caratterizzata principalmente da un suggestivo nero opaco che entra in contrasto con alcune parti cromate. Il manubrio è stato abbassato, e la parte frontale mostra un nuovo cupolino dalle linee inedite. Al centro, troviamo un faro a LED/laser che disegna il bordo di due grosse prese d’aria che ricordano le narici di un grosso bestione!
Il codone posteriore, totalmente diverso da quello originale, è dotato di uno stop con tecnologia che si avvale della fibra ottica, inserito tra i due grossi scarichi dalla forma triangolare. I pezzi disegnati sui vari software specifici, verranno poi stampati tramite una modernissima stampante 3D e saranno adattati (con le dovute modifiche telaistiche) ad una Ducati Diavel M.Y. 2013 e in futuro anche ad un M.Y. 2014. Il sogno di Gianni è completare un modello con i pezzi disegnati e stampati da lui ed esporlo ad un salone motociclistico. Successivamente, in base al successo della sua creatura, deciderà se avviare una produzione in serie di questi nuovi componenti e realizzare moto su misura per clienti molto esigenti.
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