MotoGP, ed è subito Sic! Sei piloti in sei decimi. Rossi-Ducati, crisi vera
Crisi nera per il binomio Rossi e Ducati al Sachsenring
I primi cinque piloti in 4 decimi fanno capire che “aria” tirava oggi pomeriggio nelle FP2 al Sachsenring, un toboga fra i più “tecnici” e i più spettacolari dell’intero campionato che non ammette distrazioni e non perdona errori, come dimostrano anche le cadute del mattino, causate non solo dai problemi di gomme.
Marco Simoncelli ha voluto riprendersi la prima posizione (1’22.225) proprio all’ultimo giro utile, di forza, surclassando di un soffio Lorenzo (+0.095) e Pedrosa (prima fila virtuale: +0.207). Quindi Stoner a 3 decimi, Dovizioso a 4 decimi, Hayden a 6 decimi e mezzo. Queste FP2 dimostrano che, oltre all’assetto, i piloti cercano chiaramente il tempo, in funzione di qualifiche e corse previste alla baionetta, grazie anche alla particolare conformazione del tracciato tedesco.
Il quadro è abbastanza chiaro: Simoncelli si ripropone con le sue notevoli doti velocistiche, che però devono trovare conferma in gara, quanto meno conquistando il podio. Lorenzo e la Yamaha dimostrano che il Mugello non è stata una parentesi. Pedrosa fa capire che è pronto di nuovo per la lotta di vertice. Stoner che matura puntando decisamente al titolo. Dovizioso che tira la carretta in funzione di un’altra corsa da podio. Che Hayden fatica ad agganciarsi al treno di Honda e Yamaha, ma fa di tutto per tenere alta la bandiera della Casa di Borgo Panigale.
Su Rossi, ogni valutazione viene presa in termini “ideologici”. Bisogna prendere atto della realtà e chiamare le cose per nome. Il binomio Rossi-Ducati è in crisi. E’ in crisi un progetto su cui sia il pilota pesarese che la casa bolognese avevano e hanno dato tutto. 12° tempo con un gap di 1.308 in un circuito su cui si gira sull’1 e 22 è l’ennesimo segnale rosso che impone la svolta, senza “se” e senza “ma”. In altri tempi, quando le grandi Case italiane (dominanti) erano dirette dai proprietari, risultati come questi portavano al ritiro immediato di pilota e moto. Ora, se c’è qualcuno che comanda, è ora che decida …