MotoGP, volano le Honda di Stoner e Pedrosa. Rossi debacle.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 16 lug 2011
MotoGP, volano le Honda di Stoner e Pedrosa. Rossi debacle.


Che qualifiche, ragazzi! Fuochi d’artificio: con dodici piloti in un secondo, i primi tre in meno di tre decimi, i primi sei dentro mezzo secondo. La serpentina corta del Sachsenring aiuta a intruppare, ma, qui come altrove, i valori in campo emergono chiaramente, con il cronometro che emette sentenze inequivocabili.

Volano le Honda, primo e secondo tempo con Stoner (1’21.681) e Pedrosa (+0.252) e quarto e sesto tempo con Simoncelli (+0.273) e Dovizioso (+0.476). Rispondono bene le Yamaha, terzo e quinto e settimo tempo con Lorenzo (+0.263), Spies (+0.375) e Edwards (+0.687). Resiste a denti stretti la Ducati con Hayden, ottavo tempo (+0.707).

Lo show è di altissimo livello, un festival di derapate del tempo che fu, con uno Stoner che detta la legge del più forte. La guida del “canguro” è un mix di potenza e fluidità, una danza leggiadra che fa battere i cuori e strapazza il cronometro. L’australiano è oggi il pilota più forte in pista. I pur validissimi Pedrosa e Lorenzo devono accontentarsi, almeno in qualifica, di fare da scudieri. Vedremo in corsa, dove, in un toboga infido come quello tedesco, tutto può sempre accadere.

Il sedicesimo tempo di Rossi (+1.639) toglie ogni possibilità di commento. E’ il peggior risultato in qualifica di una straordinaria carriera. L’espressione dei visi degli uomini dello staff della Casa di Borgo Panigale è la sintesi di una debacle fuori misura. Basta annunci, basta dichiarazioni.

Pilota e Casa meritano però il rispetto di chi è passato dagli altari alla polvere. Serve una analisi spietata ma serena. Non solo tecnica. Sarebbe facile infierire. Rossi e la Ducati, invece, devono trovare in questo momento l’appoggio di tutti gli appassionati. Nessuno escluso.

Domani sarà una corsa da vedere con il cuore in mano.

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