MotoGP: Valentino Rossi a Laguna Seca con GP11 e GP11.1
Rossi proverà entrambe le Ducati Desmosedici sul circuito di Laguna Seca e sceglierà la migliore fra GP11 e GP11.1
“Penso che venerdì proveremo ad usare entrambe le versioni della Desmosedici per compararle e fare un lavoro sia per l’immediato, sia per il futuro, perché vogliamo capire più cose possibili. Siamo consapevoli che può essere difficile perché dobbiamo preparare nel contempo la gara ma pensiamo sia giusto provare tutto il possibile per migliorare la nostra moto.”
Valentino Rossi esordisce così nell’ultimo comunicato stampa Ducati, e non fa altro che confermare la totale confusione che regna nel box rosso. Dopo un’altra scarsa performance al Sachsenring la squadra ha deciso di lavorare su entrambe le moto, facendo fatica doppia e aumentando forse il disordine, ma si spera di arrivare ad una conclusione che sia positiva. Finora la GP11.1 si è rivelata peggiore della GP11, proprio perchè costruita sul motore 1000 e non 800.
Luca Cordero di Montezemolo, suo amico ed estimatore, ne traccia un piccolo ritratto del momento, che ci pare più che azzeccato: “È un fuoriclasse, ci ha messo sempre del suo. Ma non può fare l’ingegnere: quello che valeva per Alonso con la macchina vale per Rossi e spero possa avere una moto più competitiva. Con una moto mediamente forte è in grado di vincere, mi dispiace per il momento che sta vivendo ma i grandi campioni come lui sanno reagire”
Il messaggio è ovviamente rivolto alla Ducati, che deve reagire proponendo qualcosa di tecnicamente valido che possa far tornare competitiva la moto. Il pilota riuscirà sicuramente a far andare bene una moto che riesce a stare nella top5, ma se prestazionalmente è da fondo classifica, l’attuale quarto posto in campionato può essere una vera impresa.
Tornando a Laguna, Rossi ha dei ricordi speciali su questa pista: “Laguna per me vuol dire una curva fantastica, il “Cavatappi” e tanti bei ricordi, tra i quali una delle gare più belle della mia carriera, nel 2008. E’ sempre “un gusto” correre negli Stati Uniti perché il motociclismo qui è un mondo diverso, molto bello. E naturalmente sono molto contento che Jerry sia tornato e di trovarlo di nuovo nel box con i tutti i ragazzi”.