MotoGP, qualifiche: la parola ai protagonisti
Le dichiarazioni dei piloti della MotoGp subito dopo le qualifiche ufficiali che hanno determinato lo schieramento sulla griglia di partenza sul tracciato spettacolare di Laguna Seca.
Bellissimo spettacolo nelle qualifiche ufficiali di Laguna Seca, con tutti i protagonisti della MotoGp che si son dati battaglia sin dalle prime battute. La “rimonta” più bella e più importante (con se stesso) l’ha compiuta il Campione del mondo in carica, vittima di un violento high-side nella mattinata, e che nonostante la botta ha demolito il record sul giro. Dietro di lui, sempre velocissimi e costanti, i due alfieri della Repsol Honda, con l’australiano Casey Stoner non del tutto soddisfatto del setup ma sempre molto, molto vicino.
“Questa pole è davvero un risultato sorprendente” ha dichiarato Jorge Lorenzo “soprattutto dopo il volo di questa mattina, ma fortunatamente avverto dolore solo quando cammino e non quando vado in moto. Non sono in perfette condizioni: devo fare molta pressione sulle braccia e alla lunga potrei stancarmi. Sono stato comunque molto fortunato a non aver subito danni peggiori”.
“Per tutto il turno abbiamo cercato la giusta messa a punto” ha detto Casey Stoner, “stiamo faticando un pò e ancora non abbiamo trovato un set up con cui mi sento a mio agio. Mi si è chiuso molte volte il davanti e stiamo ancora cercando un giusto compromesso su questa pista. Non sono riuscito a sfruttare al meglio la prima gomma morbida perché ho incontrato un po’ di traffico. Non sento di avere il passo di Dani e Jorge che sembrano girare almeno uno o due decimi più veloci. Sfrutteremo al meglio il warm up per migliorare il passo gara”.
“Abbiamo provato vari set up” ha dichiarato Dani Pedrosa, “ma purtroppo non ne abbiamo trovato uno particolarmente giusto. Partire dalla prima fila è sempre molto importante e così ci siamo anche oggi. Mi sentivo più a mio agio con le gomme dure e questo è positivo perché le utilizzeremo in gara, ma domani abbiamo bisogno di fare un altro passo in avanti e trovare un pò più grip al posteriore. Lorenzo sembra molto veloce e costante, ma la gara sarà lunga e difficile, dovremo restare concentrati e forti fino alla fine. Ci sono molte buche e occorre prestare la massima attenzione per evitare errori”.
In seconda fila troviamo un terzetto di outsider di tutto rispetto, pronti ad approfittare delle sbavature (e su questo tracciato è facile incappare) dei tre marziani che hanno davanti. Quello messo meglio, sia come pacchetto moto sia perchè conosce bene il circuito è l’americano della Yamaha, incalzato da un Simoncelli perseverante e metodico e da un Dovizioso determinato ad esser della partita.
“Non è stata una brutta sessione di qualifica” ha detto Ben Spies, “abbiamo provato un paio di soluzioni e in configurazione gara siamo messi bene. Stavo facendo degli ottimi giri quando alla curva tre mi si è bloccato l’anteriore e sono scivolato. Stavo tirando al massimo pur di agguantare la prima fila”.
“Il miglioramento più importante lo abbiamo fatto questa mattina e oggi pomeriggio abbiamo affinato il progresso ottenuto nella terza sessione” ha detto SuperSic. “Adesso dobbiamo cercare di miglioraci ancora un pò per avvicinarci ai primi tre. Se riusciremo a recuperare almeno due decimi sul ritmo gara potremo fare un pensierino anche al podio. Oggi avevo più fiducia sull’anteriore, riuscivo a tenere meglio la linea della moto ed andavo decisamente più forte di ieri”.
“Il nostro obiettivo era partire dalle prime due file” ha detto Andrea Dovizioso, “anche se speravo almeno di prendere il via dalla quarta casella della griglia, perché è esterna e su questo circuito rappresenta un vantaggio per recuperare posizioni alla prima curva. Siamo abbastanza vicini, ma dobbiamo continuare a lavorare per guadagnare altri due decimi di passo. Nel pomeriggio il mio feeling con la moto è migliorato grazie alle modifiche di messa a punto effettuate. Abbiamo spostato il peso un po’ indietro e questo mi ha aiutato a frenare più forte”.
Finalmente un notizia confortante per i colori italiani arriva dalla terza fila, dove troviamo tre Ducati in filotto con il “dottore” a far da caposquadra, forte del suo incoraggiante settimo tempo. Tra le due Desmosedici ufficiali (anche se diverse: come sappiamo, il pesarese utilizza l’evoluzione 11.1) troviamo anche Hector Barbera, che già altre volte quest’anno ci ha abituato a delle belle prestazioni in qualifica.
“Questa mattina abbiamo fatto una modifica nel bilanciamento che mi ha permesso di trovare più grip con le gomme morbide e un feeling generalmente migliore” ha esordito Valentino Rossi. “Però nel pomeriggio, con più caldo e le gomme dure, ho fatto molta fatica e non sono riuscito a ritrovare le stesse prestazioni e lo stesso feeling del mattino. Nel corso del turno siamo riusciti a cambiare ancora le regolazioni e fare un passetto in avanti e, quando abbiamo montato le morbide, abbiamo fatto un tempo sufficiente per la terza fila. Per la gara dobbiamo migliorare ancora il nostro passo con le gomme dure perché facciamo un po’ troppa fatica, dietro scivola molto”.
“Oggi siamo tornati alla GP11” ha sentenziato Nicky Hayden. “Ieri ero stato leggermente più veloce con la nuova versione ma anche se penso abbia un potenziale maggiore e il nuovo cambio mi piaccia molto, non ho ancora abbastanza feeling per capire dove sia il limite. Per adesso quindi ho preferito tornare a ciò che conosco meglio. Questa mattina abbiamo girato bene e nel pomeriggio sono stato costante sul passo del ’22 basso. Ho fatto due “run” abbastanza lunghi e poi ho montato una gomma morbida: non stavo tirando ancora quando sono caduto ma ho preso una buca alla curva Rainey e sono volato via”.