CIV al Mugello: un doppio appuntamento che segna il campionato
Alex Polita e Matteo Baiocco mattatori nel doppio round del CIV del Mugello
Scarperia – Nel Campionato Italiano Velocità con la doppia tappa del Mugello si supera il giro di boa del campionato ma tutte le classi sembrano ancora apertissime in vista delle ultime due gare di Vallelunga e di nuovo Mugello che promettono una arrivo al fotofinish su tutte le categorie. La doppia gara ha visto primeggiare spesso gli stessi piloti con l’alternanza di Polita e Baiocco ai vertici della Superbike, i due piloti del Team Barni infatti si sono equamendete divisi i primi due gradini del podio con una vittoria e un secondo posto per ciascuno di loro.
Doppia vittoria per Tamburini, Tarozzi e Antonelli rispettivamente in Supersport, Moto 2 e 125. Molte classi invcece hanno pagato la pioggia del sabato notte correndo la gara di domenica su pista umida che ha alterato un pò i valori in campo, è il caso della Superstock 1000 che ha premiato a sorpresa in gara due la CBR 1000 RR di Antonelli davanti alle solite BMW di Alfonsi e Perotti mentre in gara uno il podio era composto da Petrucci Clementi e Mercado.
In gara due complice il tracciato scivoloso si è rivisto nelle prime posizioni Gianluca Viziello che con la sua Yamaha R1 del team Trasimeno paga inevitabilmente la minore potenza e il maggiore peso della sua R1 configurazione Superstock. Da segnalare in Superbike anche la wild-card Sebastiano Zerbo che correva con una BMW gommana inaspettatamente Bridgestone ma che è uscito all’ultimo giro di gara due dopo un contatto con Ciacci.
Superbike
L’obiettivo della partenza era recuperare punti preziosi in classifica generale sul suo compagno di squadra, corregionale e amico Matteo Baiocco. Almeno per la giornata di sabato, Alessandro Polita (Ducati – Team Barni) l’ha centrato in pieno vincendo grazie ad un grande recupero la quinta tappa della Superbike. La sua gara è stata degna del numero uno virtuale che porta sulla carena (simbolo del campione italiano in carica): negli ultimi giri è risalito forte dalla terza posizione, sbarazzandosi prima di un Federico Sandi protagonista delle prime battute ma poi in crisi di gomme e, proprio all’ultimo giro, dello stesso Baiocco.
Galeotto il sorpasso all’interno tra le due “Arrabbiate” e un errore di traiettoria del rivale alla Bucine, che ha permesso al marchigiano di guadagnare quei metri utili fino alla bandiera a scacchi. “Abbiamo lavorato bene sin da giovedì ed abbiamo concluso al meglio – ha detto il “Pirata” – nella prima parte di campionato ci siamo trovati in difficoltà ma posso dire che la mia stagione inizia adesso. Oggi abbiamo centrato la scelta delle gomme, ho fatto un gran ritmo, mi sono divertito ed è stata una bella lotta in casa. Ora speriamo di replicare domani…”
Baiocco ha provato fino all’ultimo a portare a casa un’altra vittoria stagionale ma nonostante un’altra gara da assoluto protagonista ha dovuto arrendersi alla superiorità del suo compagno di squadra. Ora i punti che li dividono in classifica generale sono solo sette e a disposizione ce ne sono altri 75. “Ho cercato di fare la solita gara e spingere forte ma stavolta Ale era più a posto – ha ammesso Baiox – è stato più bravo, all’Arrabbiata ha fatto una gran cosa ma io ho dato il massimo e domani per la vittoria ci saremo ancora. Per ora, complimenti a lui”.
Nella gara di domenica Matteo Baiocco ha pareggiato i conti, conquistando una gara Superbike interpretata al meglio sin dai primi giri. Al via è stato Federico Sandi il più lesto ma dopo tre giri è arrivato proprio Baiocco (Ducati – Team Barni) dalle retrovie e scalzando il genovese dalla testa della classifica ha imposto un ritmo insostenibile per tutti, andando a conquistare la terza vittoria della stagione e aumentando fino a 12 punti il suo vantaggio in classifica proprio su Polita.
“Oggi ho pareggiato i conti con Alessandro ma sono sempre più convinto che ce la giocheremo fino all’ultima curva dell’ultima gara – dice il marchigiano – ho spinto forte sin dall’inizio e sono riuscito a gestire al meglio il vantaggio anche grazie a delle grandi gomme Pirelli. Meglio di così non poteva andare e ora sarà importante rimanere concentrati fino alla fine del campionato”.
Polita ha provato a rimanere nella scia del compagno di squadra per poi giocarsi il tutto per tutto nelle battute finali ma dopo la bella vittoria di ieri, oggi si è dovuto accontentare di un secondo posto che comunque lo tiene ancora in corsa per il titolo. La sfida è aperta e lo jesino non è disposto a mollare un centimetro. “A dire il vero oggi ho fatto fatica a superare Sandi, che era più lento di me, e questo ha compromesso un po’ la mia rimonta su Matteo. Nel finale giravo più veloce di lui ma ormai aveva accumulato troppo vantaggio e non ce l’ho fatta. Questo secondo posto non cambia nulla, siamo ancora in corsa per il titolo e nelle ultime due gare darò il massimo”.
Supersport
Gara uno è stata duello aperto fino all’ultimo centimetro tra il campione in carica, Roberto Tamburini e il probabile futuro campione, Ilario Dionisi. I due sono stati assoluti dominatori del sesto round e al termine di una gara che ha visto comandare per gran parte delle tornate il laziale Dionisi, si sono giocati tutto sotto la bandiera a scacchi. Grazie al gioco di scie e a un motore al top, a spuntarla per soli 35 millesimi di secondo è stato il romagnolo Tamburini, alfiere Yamaha Bike Service, che ha portato a casa la seconda vittoria del 2011.
“Ho provato a scappare ma quando mi sono accorto di non aver fatto il vuoto ho pensato di rimanere calmo e di giocarmi al meglio gli ultimi metri – ha confessato il vincitore – all’uscita dell’ultima curva ho preso la scia di ilario e ho conquistato una vittoria che ci voleva. Ringrazio il team e ora puntiamo decisi alla doppietta”. La seconda gara della Supersport e’ stata la più emozionante della giornata. La Supersport ha visto lottare per la vittoria ben sei piloti, che hanno dato spettacolo fino all’ultima curva.
All’inizio sembrava che Roberto Tamburini e Ilario Dionisi avessero il margine per andare in fuga ma dopo qualche giro sono tornati sotto Stefano Cruciani, Alessio Palumbo, Mirko Giansanti e Alessio Velini, anche grazie ad un ritmo non impossibile dei due di testa. Nelle ultime tornate a perdere contatto con i migliori sono stati prima l’umbro Alessio Velini (che lottava per il titolo con Dionisi) e poi Mirko Giansanti, che alla fine chiuderà quarto davanti al corregionale. A giocarsi i primi tre posti, quindi sono rimasti Tamburini, Cruciani, Palumbo e Dionisi, il quale però è stato autore dell’episodio “thrilling” della giornata: nel tentativo di superare Tamburini, Ilario è arrivato “lungo” al cambio di direzione finendo in terra e dicendo così arrivederci ai sogni di gloria. Pensare che sarebbe bastato un secondo posto, oggi, per festeggiare la vittoria del titolo.
A fare sua la gara è stato il romagnolo Roberto Tamburini (Yamaha – Bike Service), che in una volata a tre ha avuto la meglio per soli sette millesimi di secondo sul marchigiano Stefano Cruciani (Kawasaki – Puccetti Racing) e quattro centesimi sul siciliano Alessio Palumbo (Honda – Velmotor by Xone). Ora è a quota 95 in classifica, a sedici punti di distanza dal leader Dionisi. “Queste due vittorie mi mettono sulla strada giusta nella lotta al titolo – ha detto il vincitore – mi dispiace per la scivolata di Ilario ma adesso sarà bello correre le ultime due gare e cercherò di recuperare più punti possibili già da Vallelunga”.
Superstock 1000
Ci hanno provato in tanti: Clementi, Magnoni, Perotti e Mercado hanno dato il tutto per tutto con l’obiettivo di strappare la vittoria a Danilo Petrucci ma alla fine l’umbro del Team Italia Barni ha confermato le ottime cose fatte vedere in prova, salutando la compagnia nei primi giri e vincendo con oltre tre secondi di distacco sul suo immediato inseguitore. Il ternano è stato perfetto e in sella all’unica Ducati presente nelle prime posizioni ha sfruttato al meglio la sua superiorità, allungando il suo vantaggio in classifica grazie anche alla scivolata nel finale del suo primo rivale, Michele Magnoni, caduto mentre era secondo e mentre tentava di tenere la sua scia.
“E’ stata una gara difficilissima e dopo i due zeri dell’italiano e del mondiale questo risultato mi ha dato morale – ha detto Danilo, che ha stabilito il nuovo record di gara girando 1”300 più basso rispetto al vecchio record del 2008 di Cruciani – Pensavo di scappare subito ma sono partito tranquillo e magnoni e clementi ma poi appena ho imposto ritmo sono riuscito a prendere quel vantaggio utile fino alla bandiera a scacchi. Ringrazio la squadra che ha creduto in me”.
Secondo di giornata ha chiuso il marchigiano Clementi, che con la BMW targata Asia Competition è riuscito con la sua grande esperienza a tornare sul podio della Stock 1000 tricolore, arrivando a oltre tre secondi dal vincitore ma mettendosi alle spalle un nutrito gruppetto di piloti più giovani.
Nella Gara di domenica Andrea Antonelli si è ripreso tutto, con relativi interessi. Al via di una gara Stock 1000 umida a causa della pioggia scesa in mattinata, il pilota umbro della Honda ha fatto subito il vuoto e grazie ad un ritmo da pista asciutta, è riuscito a controllare il gruppo degli inseguitori fino alla bandiera a scacchi e a chiudere con oltre quindici secondi di vantaggio sotto la bandiera a scacchi. “Ieri non è andata come speravo perché in partenza sono stato rallentato da una caduta e poi, nonostante la rimonta, non sono riuscito ad andare oltre la sesta piazza – ha rivelato la wild-card del Mugello – oggi invece sono scattato forte e durante la gara ho fatto la differenza anche grazie al gran lavoro del team sulla moto”.
Secondo si è piazzato il pilota di “casa”, Lorenzo Alfonsi. Bravo a partire forte dalla griglia, l’alfiere fiorentino del Team Riviera FCC si è liberato prima di Perotti e Clementi e poi del suo ex-rivale storico del mondiale, Gianluca Vizziello, andando a conquistare il primo podio del 2011 davanti ai suoi tifosi e sul circuito che preferisce. “Ci tenevo perché qui mi sento a casa e perché avevo voglia di dare uno “strattone” alla mia stagione. Finora non è andata molto bene ma adesso sento di essere al livello dei primi e oggi abbiamo dimostrato di poter fare bene. Ancora abbiamo tanto lavoro e la strada è lunga ma i segnali arrivano e il podio di oggi ne è la riprova. Ringrazio la squadra e tutti i miei sostenitori”.
Al terzo posto un’altra sorpresa del week-end. Il bresciano Fabrizio Perotti è stato uno dei protagonisti sin dalla prima gara del 2011 ma finora non era riuscito a centrare il podio di tappa. Dopo tre quinti posti consecutivi, oggi il portacolori del Team Play Racing è riuscito nell’intento, portando a casa sedici punti che anche grazie al quindicesimo posto del leader Petrucci (in netta difficoltà con una scelta errata di gomme) lo rilanciano in classifica generale: ora è secondo con 21 punti da recuperare su Danilo e con due lunghezze di vantaggio su Magnoni, altro grande deluso del week-end con una scivolata e un tredicesimo posto nel carniere. “Questo podio lo inseguivo da tempo – ha detto Perotti – ho rischiato di non salirci perché verso metà gara mi sono un po’ “addormentato” ma nel finale ho ripreso a dare tutto e ho avuto la meglio su Clementi proprio sul rettilineo finale. Un podio che mi regala punti importanti per la classifica e morale in vista delle ultime due tappe”.
Classifica Gare Sabato
Superbike
1 Polita ; 2 Baiocco ; 3 Sandi
Supersport
1 Tamburini ; 2 Dionisi ; 3 Giansanti
Moto 2
1 Tarozzi; 2 D’annunzio; 3 Lamborghini
Superstock 1000
1 Petrucci; 2 Clementi; 3 Mercado
Superstock 600
1 Lombardi; 2 Russo; 3 Monti
125 GP
1 Antonelli; 2 Tatasciore ; 3 Calia
Classifica Gare Domenica
Superbike
1 Baiocco ; 2 Polita ; 3 Sandi
Supersport
1 Tamburini; 2 Cruciani; 3 Palumbo
Moto 2
1 Tarozzi ; 2 Lamborghini ; 3 Andreozzi
Superstock 1000
1 Antonelli; 2 Alfonsi; 3 Perotti
Superstock 600
1 Lenov; 2 Morrentino ; 3 Russo
125 GP
1 Antonelli; 2 Fenati; 3 Calia
Classifica Campionato
Superbike
Baiocco 125; Polita 113; Sandi 79
Supersport
Dionisi 111; Tamburini 95; Giansanti 83
Superstock 1000
Petrucci 89 ; Perotti 68; Magnoni 66
Superstock 600
Lombardi 105; Leonov 80; Russo 80
125 GP
Antonelli 103; Cala 97; Fenati 95