Yamaha MT-09: la video prova su strada

La MT-09 è la capostipite di una nuova famiglia di moto marchiate Yamaha, una gamma composta da modelli interessanti che si distinguono per il piacere di guida ed il grande rapporto qualità prezzo.

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 1 lug 2014
Yamaha MT-09: la video prova su strada

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La MT-09 è giunta sul mercato in un momento non facile per il settore motociclistico europeo e ancor più difficile per quello italiano, con le segmentazioni sportive in costante contrazione. Dopo il tonfo del settore delle sportive da 600cc non era facile pensare, ingegnerizzare e industrializzare una moto completamente nuova senza sfruttare motori o telai pre esistenti. Ancor più difficile farlo puntando tutto su una moto che fa delle sue armi migliori il divertimento di guida, l’essere prima che dell’apparire e la reattività prima dei consumi. Non neghiamocelo, i motociclisti moderni sono sempre più spesso degli automobilisti prestati alle due ruote, degli scooteristi che fanno il salto verso le ruote alte o ancora dei “motociclisti di ritorno”, cioè ex motociclisti che usavano la moto da giovani ma, dopo averla abbandonata per anni, si riavvicinano alle due ruote in età matura o prossimi alla pensione.

Non è un caso del resto che molte Case si siano dedicate con cura e grande attenzioni a questo nuovo genere di motociclista, offrendo prodotti facili, dai consumi ridotti e dalla gestione semplificata, dal basso costo di acquisto, con prestazioni moderate e forme rassicuranti. Non è un caso inoltre, che molti esplit del mercato siano riconducibili alla categoria dei professionisti con forte potere di acquisto. Semplici posizionamenti di marketing, sensate e ben inquadrate all’interno impeccabili tabelle excel, nate associando ad ogni prodotto una determinata tipologia di cliente. Tutto corretto dal punto di vista tecnico ma, fortunatamente la moto è anche passione e spirito di libertà. Altrettanto fortunatamente esistono ancora dei giovani motociclisti alla ricerca di mezzi divertenti oltre a molti motociclisti esperti ma dal cuore giovane e ancora affamato di prodotti emozionanti.

Proprio per questo merita un plauso Yamaha che, pur appartenendo al club delle poche aziende motociclistiche che puntano sui grandi volumi, pilotando le tendenze e gli andamenti del mercato – in questo caso non si trincera dietro facili compromessi, non cerca il rilancio delle vendite puntando solo su prodotti economici – scommette coraggiosamente sul motociclista D.O.C., quello che osserva il telaio prima che al marchio sul serbatoio, o quello che pensa al proprio “divertimento di guida” prima ancora che alla bella figura nel parcheggio del bar. Quei motociclisti insomma, che sanno distinguere tra una moto emozionante e un “cancello a due ruote” , motociclisti che sanno riconoscere il giusto feeling tra acceleratore e ruota posteriore e che magari conservano tra i propri ricordi un bel 125 dai 170 orari.

Per loro e per tanti altri motociclisti la Yamaha ha realizzato la nuova MT-09, una moto a metà strada tra una naked e un supermotard, con un motore a metà strada tra un bicilindrico e un quattro cilindri, una posizione di guida a metà strada tra una enduro e una sport tourer, ma soprattutto una moto concepita per regalare divertimento di guida, questo tanto al giovane alla ricerca di una urban commuter, quanto al motociclista più esperto che cerca un sostituto stradale alla sua carenata con i mezzi manubri.

Il segreto della moto passa attraverso alcuni suoi aspetti fondamentali, come coppia e bilanciamento dinamico, posizione di guida e risposta all’acceleratore, maneggevolezza e feeling di guida. Forse il suo aspetto estetico fa un po’ discutere, dividendo i giudizi tra chi la trova chic o essenziale e chi la giudica troppo spartana e un po’ scoordinata. A mettere d’accordo tutti sulla validità di questo prodotto ci pensa però il prezzo che è si soli 8.090 Euro, ponendosi nettamente più in basso di tutta la diretta concorrenza.

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La gamma MT come una filosofia vincente

La MT-09 è stata la prima moto ad inaugurare una nuova famiglia di moto realizzata da Yamaha, anche se la famiglia MT è nata quasi 10 anni fa con le poco apprezzate MT-01 ed MT-03. Le sue linee inconsuete e quel suo essere sospesa a metà strada tra più segmenti motociclistici ha fatto la sua fortuna oltre a riscuote un largo apprezzamento presso il pubblico. Il punto vincente è proprio il rapporto tra qualità e prezzo unito alla sua fortissima personalità che la caratterizza come una moto capace di adattarsi a situazioni ed esigenze anche diverse tra loro. Alla MT-09 ha fatto seguito in breve tempo la variante Street Rally dotata di paramanti e solutiozni estetiche molto interessanti, nello stesso tempo è arrivata sul mercato la sua sorella minore, la MT-07 che ne ripropone i contenuti di fondo ma ad un prezzo e ad una cilindrata inferiore. Troviamo poi la MT-09 Street Tracker che strizza gli occhi al mondo delle scarmbler e delle cafè racer. Da poco è arrivata infine la piccola versione MT-125, pronta ad affermarsi come una delle migliori proposte per i giovani sedicenni che si affacciano al mondo delle moto targate.

Tornando ai successi commerciali, non possiamo non sottolineare come questo sia stato rapido e evidente e non del tutto scontato e prevedibile, basti pensare che da gennaio a maggio 2014 in Italia sono state immatricolate ben 1.138 Yamaha MT-09 un valore importantissimo che la pone come terza moto assoluto dopo la imperturbabile R 1.200 GS e la più conservativa NC 700/750X . Quarta con 1.039 esemplari troviamo la sorellina MT-07, che corre in scia alla blasonata R 1200 GS Adventure tallonandola a poche unità di distacco. Ben due moto della stessa famiglia in lizza per il podio della categoria sembra un ottimo risultato che premia in modo evidente gli sforzi di Yamaha, tanto più che per trovare la sesta classificata (la Ducati Multistrada) dobbiamo scendere a meno della metà delle unità immatricolare dalla MT-07 (497 la multi contro 497 della MT-07).

Il successo e il salto spazio temporale fatto in avanti dalla gamma Yamaha con l’avvento della linea MT è ancor più evidente se confrontiamo i dati dello stesso periodo del 2013 con quelli del 2014. Lo scorso anno infatti, nel periodo gennaio maggio, la moto più venduta di Casa Yamaha era la XJ6 al ventesimo posto totale con soli 270 esemplari. Oggi invece troviamo ben due modelli della Casa di Iwata nella zona alta della classifica, entrambe con oltre 1.000 esemplari venduti. Osservando infine le tendenze di mercato, notiamo che nel solo mese di giungo il trend della famiglia MT è in netta ascesa, perché la MT-07 (quinta nella classifica assoluta) sembra destinata ad un rapido sorpasso dal momento che nel solo mese di maggio ha immatricolato ben 356 unità risultando la seconda assoluta di maggio dietro il 1.200 GS e davanti ad NC e GS Adventure.

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La Guida su strada: una fun-bike tutto pepe!

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Una volta in sella, ciò che colpisce prima di ogni altra cosa è il feeling facile e immediato che la moto sa regalare a ogni motociclista. Il manubrio largo dona un grande controllo e la disposizione dei pesi regala grande maneggevolezza e reattività. L’avantreno trasmette buone sensazioni, solido e molto diretto nelle “comunicazioni con il pilota”, mentre il motore risponde in modo perfetto ad ogni movimento del gas.

Sella bassa e una triangolazione perfetta. Sulla MT-09 ci si sente subito a proprio agio. In sella il busto rimane eretto come su una motard, ma il corpo è ben inserito nella moto, anche meglio che su una naked pura. I fianchi stretti e le pedane basse e arretrate infondono una sensazione di controllo totale. E infatti, basta fare qualche metro per entrare in completa simbiosi. La posizione di guida è quindi la prima grande rivelazione, ma basta premere il tasto start per mettere in moto la giostra e scatenare la MT-09. L’ottoecinquanta gira rotondo e regolare che è un piacere. Il sound è pieno, armonico e corposo, ma è anche molto civile. Un suono che ti accompagna sempre mentre guidi e cresce con intensità al salire dei giri. Più si scalda lo scarico poi, più la sua voce diventa calda e invitante, ma mai arrogante.

Il 3 cilindri ha un’erogazione fantastica, con una buona spinta ai bassi, un’ottima progressione ai medi e una cattiveria agli alti regimi che non ti aspetti. Su strada questo significa dimenticarsi del cambio e concentrarsi sulla guida, godendosi la spinta a prescindere dalla marcia inserita. Poco importa se si è entrati con una marcia di troppo, il tricilindrico Yamaha è pronto a tirarti fuori dalla curva e a lanciarti sul rettilineo senza mai battere ciglio. Ho provato anche a non scalare per niente, sesta marcia fissa, una condotta scorrevole, una bella piega e poi solo la ripresa della MT-09. Non è nel mio stile, ma che gusto, e come funziona questo 850! Sembra non avere punti deboli. Vibra poco e ha un allungo poderoso fino al taglio inesorabile del limitatore dopo oltre gli 11.000 g/m indicati.

A livello di guida, la MT-09 sembra la moto che mancava. “Geometricamente” sana, è una moto molto ben bilanciata. Le sospensioni dalla corsa maggiorata digeriscono le strade più toste e disconnesse-. Mi sono gustato il lavoro delle sospensioni, sempre efficienti e pronte a smorzare gli avvallamenti anche quando sul veloce si andava veramente forte.

La prima parte della corsa è un po’ sfrenata, ma è anche quella che garantisce il comfort sui percorsi più accidentati (come sul pavè delle grandi città). La MT-09 è rapida a scendere in piega e stabile, anche quando si cerca la pura velocità di percorrenza in curva. Sul misto è molto svelta, non è la più agile, ma si lascia perdonare con un avantreno preciso e una grande solidità alle basse e alle alte velocità.

Sulla MT-09 basta variare leggermente l’impostazione in sella per cambiare stile e comportamento della moto. Con il manubrio largo è più facile controllare il posteriore, molto comunicativo e lineare, in continuo e leggero sovrasterzo in uscita concedendosi poi una bella impennata non appena ritrova aderenza e la strada torna rettilinea. La tricilindrica Yamaha è perfetta per questi giochetti e anche in seconda marcia l’avantreno si alleggerisce quel tanto che basta un accenno del corpo per dare il via ad un lungo e gustoso wheeling. Stesso discorso per gli stoppies. Avantreno e impianto frenante sono al top per precisione e confidenza e in breve, si riesce a farle fare tutto ciò che si vuole, è davvero una fun bike!

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Le pinze a quattro pistoncini con attacco radiale sono potenti e precise nella risposta. Talmente potenti che parte della “cedevolezza” iniziale della forcella è anche colpa loro! Anche il mono posteriore non è dei più tirati, ma nulla che non si possa risolvere con due semplici regolazioni. In compenso la MT-09 è comoda, e non stanca. Facile e intuitiva anche per chi non è un pilota esperto; divertente da guidare e poco impegnativa anche quando il ritmo cresce.

Quali sono i difetti? Sicuramente una protezione aerodinamica praticamente nulla e quella risposta del gas fin troppo reattiva nella mappatura più sportiva, ma quando si vuole subito il massimo della potenza è bene adottare anche una guida più accorta. Tra le 3 mappe disponibili, la “A” è molto sensibile anche alle minime rotazioni del gas e la MT-09 diventa reattiva nell’apri chiudi ai bassi e medi regimi. Anche la “standard” è molto pronta all’apertura del gas ma si rivela globalmente la migliore, di certo la migliore quando si vuole giocare facendo un po’ di show. Nella “Hot session” fotografica di pinne, stoppies e drifting organizzata da Yamaha nello spazio chiuso dello stadio di Spalato con la standard ho sfruttato al meglio l’erogazione di potenza e coppia del CP3. Guidando forte su strade di montagna la moto è efficacissima e con un buon girp dell’asfalto si può usare la mappa A tenendo il motore sempre ad alto numero di giri, sulle sconnessioni affrontate a moto piegata e a forte velocità però avremmo preferito un assetto più duro, dal momento che non è difficile raggiungere i fondo corsa sia del mono posteriore che della forcella anteriore.

La MT-09 è uno spettacolo; facile, veloce e divertente, forse la più “ludica” tra le Yamaha che ho provato fino ad oggi. Una moto emozionante che trasmette potenza, divertimento e passione, ma soprattutto una naked che mette il pilota e il piacere di guida prima di tutto. E’ proprio ciò che mancava ed è quello che più ci piace quando saliamo in sella. Insomma, benvenuta MT-09!

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Pregi e Difetti

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Piace
Maneggevolezza e facilità di guida
Motore impeccabile
Rapporto qualità prezzo da record
Elevato feeling di guida
Avantreno solido
Sospensioni e freni ben tarati

Non Piace
Protezione aerodinamica limitata
Faro posteriore un po’ minimalista

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La Tecnica

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Il cuore pulsante della MT-09 è il tre cilindri denominato CP3; un tre in linea compatto, leggero e potente. La compattezza ha permesso alla MT-09 di mantenere i fianchi stretti, molto più delle quattro cilindri e in sella si sente. La leggerezza, solo 60 kg, è testimoniata anche nel confronto con il motore della FZ8, rispetto a cui pesa circa 10 kg in meno. Per la potenza parlano i numeri: 847 cc, 115 CV a 10.000 e soprattutto 8,75 kgm a 8.500 g/m.

Non è il più potente della categoria, la MV ne ha 10 in più, ma è un motore capace di una coppia regolare e in qualche modo “brutale” ai bassi e ai medi regimi, e una naturale predisposizione a girare in alto, superando di slancio i 10.000 g/m della potenza massima per lanciarsi con decisione verso la zona rossa. Si tratta di un 4 tempi, 4 valvole, con doppio albero a camme in testa con un rapporto di compressione di 11,5:1. Un motore generoso di coppia grazie anche ad alcune soluzioni tecniche adottate come la lunghezza diversa dei tre condotti di aspirazione.

Il primo condotto è lungo 102,8 mm, il secondo è 82,8 mm e il terzo è 122,8 mm. Le lunghezze differenti creano condizioni leggermente diverse in ogni cilindro, per creare curve di coppia e di potenza complementari. L’iniezione elettronica sfrutta iniettori con 12 ugelli per una massima precisione e una nebulizzazione del carburante perfetta. Gli iniettori sono collocati direttamente nella testa e questo ha permesso di utilizzare corpi farfallati più corti, un fattore che contribuisce a ottimizzare il rendimento agli alti. Il sistema di scarico della MT-09 è composto da collettori 3 in 1 e silenziatore compatto in alluminio e ribassato a tutto vantaggio della maneggevolezza.

Il nuovo motore a 3 cilindri di MT-09 è stato sviluppato nel segno della filosofia “crossplane” Yamaha (ispirata dal celeberrimo albero a croce di YZF-R1), un approccio che mira ad assicurare una risposta istantanea e una coppia elevata nei bassi e medi regimi. Il nuovo motore ha un albero motore a 120° con intervalli di accensione regolari a 0º, 240º and 480º. Sono proprio gli intervalli regolari a garantire un’erogazione lineare di coppia, senza rinunciare a una sensazione di potenza entusiasmante a regimi elevati.

Rispetto a un 4 cilindri in linea con albero motore a 180°, il tricilindrico di MT-09 trasmette al pilota la sensazione di un’erogazione di coppia più diretta, perché la coppia di combustione e la coppia inerziale praticamente si equivalgono. Grande lavoro è stato fatto anche per limitare le vibrazioni; troviamo quindi un albero di bilanciamento per le forze inerziali di primo e di secondo ordine.

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L’elettronica della MT-09: 3 mappe e no TCS

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La MT-09 è dotata dell’acceleratore (YCC-T) Yamaha Chip Controlled Throttle, il primo sistema fu adottato sulla R6 del 2006, un sistema “drive by wire” o come dicono in Yamaha “fly by wire” che rileva ogni comando del pilota sulla manopola del gas. La centralina elettronica aziona istantaneamente il corpo farfallato tramite un potenziometro che assicura una riposta immediata del motore. Il gas elettronico ha reso disponibile sulla MT-09 il D-Mode, un sistema che permette di scegliere tra tre diverse mappature della centralina: modalità STD (standard), “A” e “B”. La standard (STD) è quella più polivalente; una via di mezzo tra la “b” cittadina e per i fondi scivolosi e la “A” ovvero la mappatura più diretta e reattiva ai comandi del pilota. Non che se ne senta troppo il bisogno, ma la MT-09 non ha il traction control, nè dispone di mappe con potenza limitata. Le tre mappature sono tutte full power con tarature diverse dalla più civile e urbana “B”, alla aggressiva e reattiva “A”.

Telaio e sospensioni: maggiorate sono meglio

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La MT-09 impiega un nuovo telaio perimetrale in alluminio, leggero e compatto: la struttura di base è formata da due sezioni pressofuse in alluminio che, come su MT-01, si congiungono nella zona del cannotto e del perno del forcellone. Il telaio pesa mediamente 10 kg in meno di una moto della stessa cubatura, per un totale di 188 kg in assetto di marcia (171 kg a secco).

Il forcellone è pressofuso in alluminio, ed è composto da due parti, destra e sinistra, saldate insieme con traversine estruse in alluminio. Una soluzione che offre un bilanciamento della rigidità ideale e riduce le masse non sospese, per un miglior handling e un comfort superiore. L’obiettivo di realizzare un telaio compatto è stato ottenuto anche collocando il perno del forcellone all’esterno del telaio, con una soluzione simile a quella adottata su MT-01. La larghezza del telaio nella zona delle pedane è paragonabile a quella di una bicilindrica, e offre al pilota una sensazione di agilità e di controllo.

La forcella è a steli rovesciati da 41 mm regolabile nel precarico ed in estensione; con un’escursione di 137 mm, 7 mm in più rispetto a FZ8, strizza l’occhio al comfort e aumenta la reattività nei cambi di direzione. La sospensione posteriore è un’innovativa Monocross che integra un ammortizzatore orizzontale, regolabile anche questo in estensione e precarico, che contribuisce a centralizzare le masse, e quindi ad aumentare la maneggevolezza, ma rende anche più snella la moto stessa.

Impianto frenante: frena anche i peggiori istinti

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I due dischi anteriori flottanti da 298 mm sono azionati da pinze radiali a 4 pistoncini contrapposti, per frenate decise e in pieno controllo. Dell’impianto fanno parte anche la nuova pompa e i condotti dei freni, entrambi con specifiche di riferimento. Per aumentare la resistenza al “fading”, le pastiglie sinterizzate sono di serie. Il freno posteriore è a disco e misura 245 mm, con pinza a perno scorrevole, ideale per feeling e controllo. L’ABS è un’optional che sulla MT-09 costa 500 Euro. Infine i cerchi in lega i alluminio sono”decarazze” e ospitano pneumatici Bridgestone Battlax S20 R 120/70 R17 all’anteriore e 180/55 R17 al posteriore.

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Design ed Estetica

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Non passa certo inosservata la MT-09 minimalista netta ed essenziale, quasi spartana in certi dettagli che sembrano sagomati con tagli netti e lontani anni luce da quei profili smussati e raccordati con il resto della moto come per anni ci hanno insegnato. fino a quando non sali in sella e la guidi, non riesci a capire bene che tipo di moto è! Una cosa è certa, il design commemora le origini della stirpe MT, ma Yamaha con la “09” è andata oltre. A moto ferma colpisce il manubrio largo e alto per una posizione di guida inedita e tutta da provare. Il serbatoio in alluminio da 14 litri ha i fianchi prorompenti nella zona alta e una vitina stretta che mette in evidenza quanto sia compatta la MT-09 all’altezza della sella, lunga e piatta.

La posizione di guida è dritta, ma comunque naturale, con il pilota ben inserito nella moto. Forcelle e forcellone, come gli altri dettagli tecnici evidenziano come a differenza del prezzo non si tratta di una moto “cheap”. Il frontale è caratterizzato dal faro spigoloso multi riflettore. Manca il cupolino, disponibile come optional, ma il design minimalista ringrazia. La strumentazione tutta spostata sulla destra ha il display LCD ed è asimmetrica e compatta, e oltre ai classiche info ha anche l’indicatore di marcia inserita.

Molto semplici ma funzionali i comandi al manubrio, da cui si accede al tasto D mode con cui possono variare le tre mappature disponibili. Di chiara ispirazione, quasi un omaggio, alla MT-01 le nuove luci posteriori a Led con punti luce separati destra/sinistra che si uniscono in frenata. Quattro le colorazioni disponibili; due con grafica MT sul serbatoio la Deep Armor e la Blazing Orange oppure due semplici Race Blu o Matt Grey. Le prime comportano un sovrapprezzo di 100 Euro, rispetto ai 8.090 delle “entry level”.

Le due colorazioni Deep Armor e Blazing Orange (offerte a 8.190 Euro) sono caratterizzate dalle grafiche MT sul serbatoio, dai profili ruote in tinta, dalle forcelle con finitura oro e della scritta Yamaha in 3D sulle prese d’aria.

Lunghssima la lista degli optional e degli accessori. Si va da quelli più sportivi come il terminale di scarico in titanio Akrapovič, i nuovi kit supporti pedane e le leve per freno e frizione by Gilles Tooling, lo schermo fly fumè, il coprisella nero opaco, la griglia per la presa d’aria, le protezioni per il radiatore.

Per sfruttarla a 360 gradi immancabili gli accessori per il mototurismo; previste quindi anche le borse laterali morbide oltre a quella per il serbatoio e le due opzioni di bauletti rispettivamente da 39 e 50 litri .
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Scheda Tecnica

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Motore : 3 cilindri in linea raffreddato a liquido, 4 tempi,DOHC,4-valvole
Cilindrata: 847cm3
Alessaggio per corsa: 78.0×59.1mm
Rapporto di compressione: 11.5 : 1
Potenza massima: 84.6 kW(115 CV)/10.000g/min
Coppia massima: 87.5Nm (8.9 kgm)/8.500 g/min
Avviamento: Avviamento Elettrico
Lubrificazione: a bagno d’olio
Frizione: In bagno d’olio, a dischi multipli
Accensione: TCI
Starter: Automatico
Trasmissione: Sempre in presa, 6 marce
Trasmissione finale: catena
Rapporto di riduzione primario: 1.681 (79/47)
Rapporto di riduzione secondario: 2.813 (45/16)
Rapporto 1 marcia: 2.667 (40/15)
Rapporto 2 marcia: 2.000 (38/19)
Rapporto 3 marcia: 1.619 (34/21)
Rapporto 4 marcia: 1.381 (29/21)
Rapporto 5 marcia: 1.190 (25/21)
Rapporto 6 marcia: 1.037 (28/27)

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TELAIO
Telaio: A diamante in alluminio
Sospensione anteriore: Forcella a steli rovesciati da Ø 41mm regolabile in estensione
Escursione anteriore : 137 mm
Sospensione posteriore: Sospensione monocross regolbile in precarico ed in estensione
Escursione posteriore: 130 mm
Inclinazione canotto: 25º
Avancorsa: 103 mm
Freno anteriore: Doppio disco flottante da Ø 298 mm
Freno posteriroe: Disco da Ø 245 mm
Pneumatico anteriore: 120/70ZR17M/C (58W) (Tubeless)
Pneumatico posteriroe: 180/55ZR17M/C (73W) (Tubeless)
DIMENSIONI
Lunghezza: 2.075mm
Larghezza: 815mm
Altezza: 1.135mm
Altezza sella: 815mm
Interasse: 1.440mm
Altezza minima da terra: 135mm
Peso in ordine di marcia (compreso pieno serbatoio benzina, olio motore, liquido raffreddamento): 188 kg / ABS 191 kg ( Secco 171 Kg)
Capacità serbatoio carburante: 14 litri
Quantità olio motore: 3.4 litri

Prezzo 8.090 Euro
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