SBK Donington, doppietta di Sykes "re" d'Inghilterra. Giugliano (Ducati) e Melandri (Aprilia) in chiaroscuro
Splendida doppietta del pilota Britannico Tom Sykes sul circuito inglese di Donington Park che torna in testa al Mondiale SBK 2014. Deludono Rea e Melandri.
Anche i fili d’erba, non solo gli avversari, si inchinano a Tom Sykes, il “re” di Donington, oggi magnifico trionfatore di entrambi i round del GP d’Inghilterra, risultato fotocopia della doppietta messa a segno nel 2013.
E’ vero, con Baz ammirevole scudiero, due volte sul secondo gradino del podio, è facile prendere atto di una netta superiorità – su questo tracciato e in queste condizioni di asciutto – delle Kawasaki, alla seconda doppia doppietta stagionale.
Ma, dando a Cesare quel che è di Cesare, e senza nulla togliere al valore e all’intraprendenza dell’arrembante (anche troppo?) Baz, bisogna riconosce la superiorità dimostrata ancora una volta dal campione del mondo in carica, protagonista in gara uno di una rimonta da incorniciare e in gara due di una corsa di slancio ma con una regia degna dell’Oscar.
Una quinta tappa iridata stagionale che permette così a Sykes di guardare tutti dall’alto e di accrescere il proprio carniere in classifica generale: 185 punti pesanti, davanti a Rea (oggi al di sotto delle aspettative dopo gli ultimi exploit con la Honda) e a Baz, entrambi a 159 punti, con l’Aprilia di Guintoli in quarta posizione a 148 punti davanti alla Ducati di Davies (109), all’altra Aprilia di Melandri (97),alla Ducati di Giugliano (82) ecc.
L’Aprilia ha agguantato con Guintoli un bel terzo posto in gara due, così come la Suzuki in gara uno con Lowes. Ma, per un motivo o per l’altro, la ruota non gira come dovrebbe (oggi ci si è messa anche la sfiga per Melandri, buttato a terra da Lowes, ma ancora poco affiatato e … convinto) per la Casa di Noale, un rincorrere gli altri portando a casa molto meno di quanto il potenziale del pacchetto promette.
Idem, più o meno, per la Ducati, con Davide Giugliano nelle vesti di mattatore da applauso ma poco incline a fare risultato, come dimostra la nuova caduta di gara uno. Un infortunio non solo pagato con zero punti ma pesante anche nello sviluppo della corsa successiva, quando il campione romano della bicilindrica di Borgo Panigale ha scelto alla fine di raccogliere i punti di un onorevole quarto posto, chiudendo così la possibilità di una nuova straordinaria rimonta.
A onor del vero, il romano era stato ostacolato nella sua azione iniziale da una manovra alquanto rude – chiamiamola così – di Baz. Il binomio italiano c’è e con un pizzico di sfortuna in meno il grande risultato non è lontano. Almeno si spera.
Ha deluso, come già detto sopra, Rea, per non parlare di Haslam, l’pmbra dis e stesso. Davie porta punti alla Ducati ma pare subire l’incalzante azione del suo compagno di squadra Giugliano. Dopo il diluvio di sabato, il sole ha permesso di gustare due corse non certo prive di show, anche grazie a un circuito fra i più belli e tecnici dell’intero campionato.