Moto Guzzi: 90 anni di filosofia vincente
90 anni di filosofia vincente di Moto Guzzi
Come già annunciato, la Moto Guzzi festeggia il suo 90° anniversario la prossima settimana con una serie di iniziative che richiameranno a Mandello del Lario appassionati da tutto il mondo. Qui ci limitiamo a riproporre quanto scriveva la rivista Motociclismo il 15 dicembre 1921 a proposito della prima Guzzi 500 da corsa. Lo scritto sintetizza la filosofia tecnica vincente delle Aquile di Mandello, originale prerogativa delle monocilindriche di 250, 350 e 500 costruite e portate in corsa dal 1921 al 1957 (ultimo anno ufficiale).
Come noto, la Guzzi è stata la più importante Casa italiana, sempre attenta all’evoluzione del mercato, delle tecniche e delle tecnologie, anticipando quasi sempre le marche concorrenti, sia nella produzione di serie che nelle competizioni. Tant’è che, oltre alle mitiche monocilindriche, furono portate in pista moto con motori plurifrazionati, a due, a quattro e a otto cilindri, molti dei quali costituirono la base per i motori da competizione di tutte le altre Case, fino a quelle giapponesi alla fine degli anni ’50.
Da Motociclismo: “Motore monocilindrico orizzontale, con conseguente abbassamento del baricentro a favore della stabilità e della penetrazione; alettatura radiale che consentiva più razionale raffreddamento soprattutto della testa; dimensioni ultraquadre del cilindro, per mantenere entro limiti modesti la velocità lineare del pistone; senso inverso della rotazione del motore, con eliminazione di un ingranaggio per la trasmissione primaria e miglioramento della lubrificazione; volano esterno di grande diametro per meglio equilibrare le masse rotanti”.
Fin troppo semplice, quasi banale? Forse. Ma si correva (e si corre) per andare più forte, per vincere. E basta scorrere le classifiche e l’albo d’oro, dal 1921 al 1957 (dal primo trionfo della Targa Florio del 25 settembre 1921, oltre 3 mila vittorie e innumerevoli record mondiali!) per capire il valore della Moto Guzzi. Una filosofia sempre attuale che dovrebbe valere anche per chi corre oggi.