MotoGP Mugello: Valentino Rossi, nel mirino c’è Marquez!

Gran Premio d'Italia 2014: Valentino Rossi proverà in ogni modo a battere Marc Marquez al Mugello.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 29 mag 2014
MotoGP Mugello: Valentino Rossi, nel mirino c’è Marquez!

Al suo trecentesimo GP in carriera Valentino Rossi arriva al Mugello con l’obiettivo dichiarato di centrare la prima vittoria della stagione, ponendo fine al suo lungo digiuno e fermando la cavalcata travolgente di Marc Marquez, già cinque volte di fila sul gradino più alto del podio con la ciliegina di altrettante pole position.

Stavolta l’aforisma di Enzo Ferrari (“Il secondo è il primo degli sconfitti”) se da una parte rende l’idea sul “marziano” campione del mondo spagnolo, dall’altra toglie valore a Valentino Rossi, ai suoi podi, alla sua posizione in classifica generale, alla sua indomita volontà di restare nel poker d’assi, di voler cogliere quella vittoria che indurrebbe la Yamaha a firmargli un altro contratto biennale, impensabile fino a non molti mesi addietro.

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Tornare a vincere domenica al Mugello è per Rossi: “Una questione d’onore”, a 35 anni suonati capace di tener testa ai dominatori spagnoli delle ultime stagioni, e – perché no – dimostrare che nessuno è imbattibile, Marquez compreso. Sarebbe davvero un exploit straordinario da aggiungere all’invidiabile palmares del fuoriclasse pesarese, una fiammata da riaccendere il mondiale e far sognare milioni di fans.

Ma nessuno, in pista, dirà al 9 volte campione del Mondo: “Prego s’accomodi”. Né Marquez, insaziabile cannibale deciso a rincorrere ogni possibile record vincendo tutte le corse del 2014; né Lorenzo, qui gran vincitore delle ultime tre edizioni e pronto a ridare luce a una stagione iniziata al di sotto del grigio prendendo paga anche dal compagno di squadra; né Pedrosa, cui un successo sul circuito toscano permetterebbe di rimanere in HRC, scudiero di lusso di Marquez. Senza dimenticare i piloti Ducati, cui verrebbe fatto un monumento in caso di colpaccio.

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Rossi è in palla, rigenerato sul piano psicologico e mentale, su quello fisico, tecnico e stilistico, felice come una pasqua per essere tornato a sparigliare le carte nel poker d’assi, cuneo incandescente fra le due Honda di Marquez e Pedrosa, spesso primo pilota Yamaha sul traguardo e, fino adesso, in classifica.

Scrivevamo poco tempo addietro su Motoblog: “ Rossi non è un superman, ma, se sono discutibili certi suoi modi di fare e di comunicare se stesso è indiscutibile la sua classe e la sua volontà di restare protagonista: la sua forza – un vero e proprio valore aggiunto – è quella di “contestualizzare”, cioè soppesare la situazione, cercare ogni volta il punto debole degli altri, dare in quel momento che conta tutto se stesso, per ottenere il massimo possibile. Il binomio Marquez-Honda è oggi fuori portata? No problem, non è affar suo, ma di Lorenzo e di Pedrosa.

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La tattica da guerriglia si salda con la strategia soft, attendista: correre alla giornata, spremere tutto il possibile in ogni week end, fare di ogni corsa una storia a sé, togliendosi di dosso (psicologicamente) il fardello del mondiale, mirando più in basso, ma da gran protagonista, sgretolando le certezze agli avversari. Nella speranza del “colpaccio”, difficile ma non impossibile se i tre moschettieri spagnoli arrivano a beccarsi l’un l’altro, come i capponi di Renzo”.

Dei tre big spagnoli, l’unico contento del “ritorno” di Rossi è proprio Marquez: lo dimostra e ne è ripagato da Valentino, prodigo di inchini e di complimenti come mai ha fatto con gli altri avversari. Marc è felice di vedere Rossi accanto a lui sul podio, ma un palmo più in basso. Che succederà se lo spagnolo sarà costretto a guardare l’italiano dal basso all’alto? Al Mugello, forse, la risposta.

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    GELLERY SFIDA ROSSI E MARQUEZ A LE MANS 2014

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