Aragon, qualifiche: Stoner "castigamatti". Resiste Pedrosa davanti a Spies, Lorenzo, Dovizioso, Sic. Rossi 13°, quinta fila (+1.509)
Non si può dire che manchi lo spettacolo. Si può dire che Stoner (miglior tempo 1’48.451) continua a fare il vuoto, che Pedrosa regge col pugnale fra i denti l’urto dell’australiano (+0.296), che Spies (+0.704) ha trovato la sua … misura anche in MotoGP e si prende il lusso di tener dietro il caposquadra campione del Mondo Lorenzo, quarto tempo (+0.819) seguito a sua volta dalle altre due Honda di Dovizioso (+0.921) e Simoncelli (+1.077) che chiude la seconda fila.
Le Due Ducati di Hayden (+1.301) e di Abraham (+1.326) – si avete letto bene – aprono la terza fila, chiusa da Aoyama.
Quarta fila con De Puniet, Bautista, Crutchlow e quinta fila aperta da Rossi, (+1.509), tredicesimo tempo. Volano le Honda, dunque. Ma quella di Stoner vola più veloce di tutte e un motivo ci sarà. Le Yamaha dividono i due tandem dei piloti della Casa dell’Ala dorata.
Il poker d’assi si è … riformato, modificato dalle ultime due stagioni: il “canguro” è diventato (quasi) cannibale, Spies è entrato nell’Olimpo, mentre ne è uscito Rossi.
La matassa Ducati, tempi alla mano, addirittura ad Aragon si ingarbuglia. Hayden davanti al nove volte campione del mondo ci può stare (si fa per dire). Ma Abraham? Non sta a chi scrive o a chi legge queste notte spiegare l’arcano.
A Borgo Panigale, più che coprire il box, ma non l’imbarazzo per questi risultati: farebbero bene a dire qual’è il segreto che ha portato a questa situazione, paradossale e insostenibile. Vedremo.