Special MD Moto Design MD G01
Lo studio MD Moto Design presenta la MD G01, una sua personale reinterpretazione “multiuso” di una gloriosa monocilindrica del passato. Difficile riconoscere sotto la carrozzeria artigianale in alluminio una Gilera RC 600 Cobra del ’94, ma il motore Bi4 rimane inconfondibile!
Ultimamente si vedono spesso special realizzate anche su semplici basi monocilindriche. Le enduro del passato, in particolare quelle costruite tra gli anni Ottanta e Novanta sono le “donor bike” più utilizzate, grazie anche a un costo ridotto che permette di costruire una special con poca spesa.
Il team di MD Moto Design è composto da Stefano Rozzi ed Enzo D’Angelo, entrambi appassionati di modo d’epoca e tecnica motoristica. Dal 2013 portano avanti insieme l’avventura di MD, che ha sede a Mason Vicentino, dedicandosi al restauro e alla riparazione di moto classiche e d’epoca ma anche allo studio, prototipizzazione e costruzione di moto e anche parti speciali, molto spesso reinterpretando a modo loro modelli di motociclette del passato particolarmente significativi.
All’interno della loro officina si trattano con lo stesso amore Laverda, Moto Guzzi, Ducati, Gilera, ma anche BMW e giapponesi. In occasione della manifestazione Mondo Motori Show che si è tenuta a Vicenza l’1 e il 2 marzo, il team MD moto design ha presentato la sua nuova Special MD G01.
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La base di partenza di questa moto, realizzata per un cliente molto particolare, è una Gilera RC 600 Cobra del 1994 con soli 15.000 km, equipaggiata con il monocilindrico “Bi4” bialbero a quattro valvole da 558 cc, realizzato verso la metà degli anni Ottanta e utilizzato anche, in differenti cilindrate, su altri modelli della Casa di Arcore, primi fra tutti i Dakota 350 e 500 del 1986, la XRT 600 del 1988, la prima RC 600 del 1989 e infine anche le stradali Saturno Bialbero 500 e 600 Piuma. Un motore eccezionale, capace di erogare nella sua configurazione a 558 cc una potenza compresa tra 48 e 55 CV, che sulla Cobra, con l’alimentazione a 2 carburatori TK da 30 mm, si attestava a 53 CV a 7500 giri.
L’idea è quella di realizzare una moto “multiuso” dalle linee spigolose, facile da guidare e divertente. La MD G01 è costruita utilizzando componenti e accessori di pregio. Le sovrastrutture come serbatoio, parafango anteriore, codino, parafango posteriore e fianchetti in alluminio sono di costruzione artigianale MD. L’alluminio utilizzato è stato lavorato con una particolare levigatura e successivamente trattato con una resina epossidica e trasparente.
A livello ciclistico è stato operato un abbassamento dell’assetto sia davanti sia dietro, rendendo in questo moto il mezzo più facile da guidare. Per questo le sospensioni sono state totalmente revisionate. Telaio, forcellone, piastre e foderi forcelle, ma anche numerosi accessori sono stati tutti sabbiati e verniciati. È stato infine modificato il telaietto posteriore, che ha una struttura in alluminio per accogliere la sella artigianale, la quale può ospitare comodamente anche il passeggero.
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Curioso l’impianto di illuminazione, tutto omologato, con un faro anteriore in stile fuoristradistico che integra gli indicatori di direzione e sormonta l’avantreno, mentre il radiatore del liquido, sempre in alluminio, è stato riposizionato dove normalmente ha sede la mascherina portafaro. Più tradizionali il gruppo ottico e le frecce posteriori, ma a rendere il retrotreno più originale ci pensa il portatarga, oltre naturalmente al codone spigoloso.
Altri dettagli degni di nota sono le tubazioni in acciaio inox artigianali e i manicotti in materiale siliconico, la strumentazione elettronica multifunzione Koso Street, la compatta batteria al piombo puro Spark 500 da 545A, che offre lo spunto necessario ad avviare il grosso mono Gilera, e piccole raffinatezze come le manopole Tommaselli.
Il motore è stato rivisto nella carburazione, ma sostanzialmente rimane quello conosciuto dagli appassionati del marchio Gilera. Per dare la giusta voce al mono Bi4 è stato montato uno scarico Marving omologato, modificato da MD. I primi test effettuati su strada hanno messo in luce un miglioramento nella guida, favorito anche dal ridotto peso della moto che si attesta attorno ai 148 Kg effettivi.
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