WSBK: Michel Fabrizio ad Imola con la testa al 2012

Michel Fabrizio ad Imola cercare una moto per il 2012

Di Gianluca
Pubblicato il 21 set 2011
WSBK: Michel Fabrizio ad Imola con la testa al 2012


Michel Fabrizio ed il Team Suzuki Alstare arrivano ad Imola con grandi speranze. A parte lavorare per fare due belle gare e regalare qualche emozione al pubblico che affollerà le colline imolesi, la squadra ed il suo patron stanno lavorando da mesi ormai per cercare di rimanere anche nel 2012 nel Mondiale delle derivate di serie. Batta, patron dello storico squadrone Alstare, lo ha detto più volte “o con Suzuki o mi ritiro“. Imola sarà quindi occasione per cercare di capire se rivedremo il Team Alstare in SBK (così come le due Yamaha ufficiali) anche la prossima stagione.

Chissà che con un buon piazzamento di Michel la Suzuki – che ha recentemente fatto traperale la notizia che sta lavorando al motore 1.000cc per la MotoGP – non cambi idea e decida di rimanere in SBK supportando ufficialmente il team belga. Per tornare a Michel, ad Imola nel 2009 ottenne un terzo posto ed una vittoria nelle due gare disputate, nell’anno in cui ottenne il suo miglior piazzamento finale in campionato (terzo alle spalle del vincitore Ben Spies e dell’allora compagno di squadra Noriyuki Haga). Non andò bene lo scorso anno con un settimo posto in gara 1 ed un ritiro in gara 2.

“Imola è uno dei miei tracciati preferiti, non solo perché in passato ho ottenuto degli ottimi risultati, ma anche perché è una pista fantastica. – dichiara Fabrizio – A livello tecnico è molto impegnativa, sono presenti numerosi cambi di pendenza e curve cieche e per questi motivi è necessario un buon set-up della moto, oltre a dei buoni riferimenti in frenata. Su questa pista è facile guadagnare margine ed è altrettanto semplice perdere tempo specialmente nell’eventualità di una brutta partenza. E’ importante qualificarsi nelle prime due file, per poi presentarsi nelle posizioni di testa nelle prime due curve. L’obiettivo è quello di qualificarmi nella migliore posizione possibile di modo da non compromettere la performance nelle prime fasi di gara. So che il mio passo di gara è buono, ma se mi ritrovo ad inizio della corsa in ottava o nona posizione serve a poco. Devo assolutamente rimanere tra i primi cinque nei primi giri e lottare per la testa della corsa.”

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