Moto2: Alex De Angelis, "non abbiamo un'opinione chiara, non sappiamo che rischi correremo a Motegi"

Alex De Angelis e il team JiR verso la tappa di Motegi

Di L. Lallai
Pubblicato il 28 set 2011
Moto2: Alex De Angelis,


“Questa del Giappone sarà una trasferta complicata e delicata, sia per la questione nucleare sia sul piano sportivo. Le notizie che arrivano da la sono altamente discordanti, quindi è molto difficile farsi un’idea del reale rischio che stiamo per correre e quindi avere un’opinione chiara. Spero che chi ha deciso di far correre questa gara sappia quel che fa.”

Alex De Angelis è il primo pilota a portare avanti una marea di dubbi su quello che i piloti andranno ad affrontare a Motegi. La paura c’è, la si legge tra le righe, ma c’è anche la volontà di farsi sentire, al contrario dei colleghi MotoGP che dopo le grandi polemiche di qualche mese fa hanno ricevuto una bella strigliata dalle rispettive squadre e ora non parlano più di nucleare e rischio contaminazione, è diventato argomento tabù.

Continua Alex: “Probabilmente ci sarà un clima insolito, dato che molti degli addetti ai lavori, dai giornalisti alla gente del paddock, ha scelto di rimanere a casa. Sul piano sportivo il lavoro che ci aspetta è altrettanto tosto, perché abbiamo come obiettivo il terzo posto nel mondiale che è alla nostra portata, ma sulla carta il circuito di Motegi è forse quello più difficile da digerire per la configurazione tecnica della mia MotoBI.”

“Questa volta in pista non avrò la mia solita squadra ma i ragazzi della TSR, persone di indubbie capacità ma che per ovvi motivi non mi conoscono, io non conosco loro, quindi dovremo trovare in fretta un modo di comunicare e entrare in sintonia. Abbiamo un obiettivo importante da portare a casa, le gare rimaste non sono poi molte quindi dovremo trovare subito l’affiatamento tra pilota, squadra e moto e partire determinati nell’attacco della terza piazza in Campionato.”

Lo staff tecnico del Team JiR non prenderà parte alla gara giapponese. Lo staff tecnico capitanato dall’ing. Pietro Caprara ha liberamente scelto di non prendere parte alla trasferta e sarà sostituito da una squadra di tecnici messi a disposizione dalla TSR, che verranno coordinati sul campo dal Team Principal Gianluca Montiron.

Quest’ultimo paragrafo mette in campo un altro problema creato dalla febbre nucleare. Molte squadre hanno deciso di non portare il personale al completo, altri si sono rifiutati, e all’interno dei box ci saranno meno persone a lavorare sulle moto o – come nel caso di Alex e del team JiR – persone diverse dalle solite che seguono la sua moto. Motegi ancora non ci convince, ma scopriremo i dettagli solo nei prossimi giorni

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