Special d’autore: Harley-Davidson Sportster ADA by Roberto Rossi
Il modello Sportster rappresenta per molti l’ingresso nel mondo Harley-Davidson, un modello di passaggio verso cilindrate più elevate e famiglie più blasonate (e costose) come Dyna, Softail, Touring, ecc. Per altri invece è una filosofia di vita, un modello che non abbandoneranno mai nel corso della loro “carriera” di Harleysti. In fondo si tratta di un modello prodotto ininterrottamente dal 1957, logico quindi che sia anche uno dei più customizzati.
Partendo da uno Sportster 1200 Roadster del 2007, il dealer e customizer Roberto Rossi di H-D Mantova, nella sua officina di Villa Garibaldi di Roncoferraro, allestisce una special che il cliente che gliel’ha commissionata vuole dedicare e regalare alla sua compagna. Per questo motivo la moto è stata ribattezzata ADA: perché è una moto dedicata (a….da…).
Il serbatoio originale viene sostituito con uno semiartigianale realizzato in allumino partendo da una replica made in Japan dei serbatoi in uso sulle vecchie Aermacchi degli anni Settanta, in grado di contenere la pompa di alimentazione montata sui modelli XL a iniezione EFI dal 2007, e quindi verniciato di un verde british. Arrivano dal Giappone anche i fianchetti traforati; il parafango anteriore viene invece sostituito con quello di un mezzo che ha fatto la storia del motociclismo inglese, una Norton Manx, con staffe artigianali.
Quello posteriore invece, più semplicemente viene ereditato da uno Sportster Forty-Eight e monta una luce marchiata Lucas. I cerchi (quello anteriore monta una gomma Avon Distanzia 100/90-19” da enduro stradale) vengono quindi dipinti di nero con vernice a polvere epossidica.
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Oltre al verde infatti, il nero è il colore dominante, nelle sue diverse sfumature: lucido, satinato, raggrinzito, termico o anodizzato. A livello di motore, le uniche modifiche allo small block made in Milwaukee riguardano il filtro aria Joker in alluminio billet e l’impianto di scarico artigianale con due corti terminali neri, pure questi fatti arrivare dal Giappone.
Tornando alla ciclistica, all’avantreno questo Sporty monta un kit di abbassamento con forcella dotata dei soffietti dell’Iron 883 e piastre di sterzo nere. Il manubrio originale viene invece sostituito con un CCE (Custom Chrome) Superbar. Dietro vengono accorciati anche gli ammortizzatori, ora da 280 mm.
Altri dettagli sono l’unghia per il faro annerita e montata al di sotto degli attacchi, gli specchi rovesciati tipo Forty-Eight, la staffa di riposizionamento del tachimetro, i piccolissimi indicatori di direzione e la bobina e il blocchetto della chiave spostati a sinistra delle teste. Infine sul serbatoio in alluminio compare, come decorazione, la “zampata” del cane della coppia. La genesi di questo Sportster creato da Roberto Rossi, durata tre mesi, è stata raccontata da un cortometraggio del film maker Giorgio Oppici.
Foto Luca Merli
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ADA (particolarmente dedicata) from robertorossimantova on Vimeo.