Metzeler Sportec M7 RR: il test di motoblog
È già in commercio il nuovo pneumatico Metzeler Sportec M7 RR, creato per una vasta gamma di utenti che guidano moto sportive, naked e sport tourer. Evoluzione dello Sportec M5 Interact, unisce le prestazioni di una gomma sportiva con la resa chilometrica, il comfort e la tenuta sul bagnato. L’abbiamo provato sulla strada che porta al Motoraduno dello Stelvio.
Cercare un compromesso è sempre un’impresa ardua, sia che si tratti di progettare una moto completa, sia che si parli di “dettagli” fondamentali come gli pneumatici. Si rischia di non soddisfare nessuno e di ritrovarsi con un prodotto che non eccelle in nessuna situazione.
Quando si parla di Metzeler però le cose cambiano, almeno a giudicare dalle impressioni di guida avute con il nuovo Sportec M7 RR. Pensato per chi utilizza la propria motocicletta in ogni condizione, l’ultimo nato della gamma Metzeler deriva dall’esperienza nelle competizioni road racing come il Tourist Trophy, a cui il brand del gruppo Pirelli ha partecipato con piloti del calibro di Guy Martin.
Il nuovo pneumatico Metzeler è stato sviluppato con l’intento di offrire massimi livelli di maneggevolezza e sicurezza anche in tutte quelle situazioni difficili che si possono incontrare su strada, quali asfalto bagnato, sconnesso e sporco, oltre ad un incremento del chilometraggio medio, pari al 15/20% in più rispetto al suo predecessore Sportec M5 Interact. Rispetto a quest’ultimo è però totalmente riprogettato, con profili completamente nuovi, materiali innovativi nella struttura, nuove mescole e un inedito battistrada.
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Sportec M7 RR è in pratica lo pneumatico più sportivo della gamma di prodotti Metzeler nati per utilizzo stradale, che ha origine dalle corse su strada come il Tourist Trophy, la North West 200, la Southern 100, il Metzeler Ulster Gran Prix e il Macau Motorcycle Grand Prix, competizioni in cui il brand Metzeler ha ottenuto lo scorso anno ben 17 podi e 10 primi posti. In questi circuiti stradali sono riscontrabili tutte le situazioni limite che ogni motociclista potrebbe incontrare sulle strade di tutti i giorni e che per questo motivo sono state scelte dalla casa come terreno ideale per sviluppare pneumatici destinati alle moto sportive e naked.
L’utilizzo tipico della gran parte degli utenti di questo tipo di moto non è infatti la pista. Le strade che i motociclisti percorrono sono tutt’altro che perfette e il loro asfalto non è liscio e uniforme come quello che si può trovare in un circuito; buche, dislivelli, chiazze di bagnato o sporco, terriccio e brecciolino sono spesso “sgraditi compagni” di gite domenicali.
Il nome Sportec identifica subito il nuovo M7 RR (Road Racing) come appartenente alla gamma di prodotti dedicati all’utilizzo sportivo su strada, di cui fanno parte, oltre al citato M5 Interact, anche lo Sportec M3. Più adatti a un uso turistico sono invece gli pneumatici contraddistinti dal nome Roadtec, come lo Z6 e lo Z8 Interact, mentre la gamma sportiva destinata alla pista è contraddistinta dal nome Racetec, di cui Racetec Interact K3 rappresenta la versione omologata per uso su strada.
Sportec M7 RR è uno pneumatico per uso stradale dall’anima sportiva, caratterizzato anche da un rapido warm-up, in grado quindi di raggiungere la sua ottimale temperatura d’esercizio in qualsiasi condizione atmosferica. Per chi è realizzato? Non per l’utente che usa la moto in pista tutti i week end, sebbene sia possibile utilizzarlo anche di tanto in tanto in circuito senza sfigurare, ma semmai per tutti quei motociclisti (e sono la maggior parte) che prediligono uno stile di guida sportivo e utilizzano la moto in tutte le situazioni.
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LE CARATTERISTICHE
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La prima novità di Sportec M7RR è costituita dal battistrada, caratterizzato da una disposizione degli incavi che assicura grip su asciutto e allo stesso tempo drenaggio dell’acqua e stabilità in curva. Gli incavi longitudinali sono interrotti da elementi di mescola che migliorano la stabilità del battistrada e la regolarità di usura e aumentano le spinte nelle accelerazioni. Questi elementi contribuiscono anche a mantenere gli ben aperti quando la gomma è a contatto con l’asfalto per garantire il drenaggio dell’acqua.
Per quanto riguarda gli incavi laterali, la loro profondità diminuisce gradualmente verso la zona delle spalle per aumentare la compattezza e la spinta laterale in curva su asfalto asciutto. Per migliorare la trazione in condizioni di strada bagnata invece, la loro larghezza aumenta verso la zona delle spalle, garantendo un miglior drenaggio dell’acqua.
Per Sportec M7 RR è stata inoltre sviluppata una gamma totalmente nuova di mescole ad alto contenuto di silice. L’anteriore è infatti un mono-mescola di 100% silice.
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Il posteriore invece è un bimescola con spalla al 100% di silice per un ottimo grip su asciutto e bagnato, sotto alla quale c’è una mescola più dura per offrire stabilità e precisione. Questa stessa mescola, al 70% di silice, nella parte centrale del battistrada emerge ed è quindi a contatto con l’asfalto, all’incirca per una larghezza di 45 centimetri, che varia di poco a seconda delle differenti sezioni, garantendo in questo modo un chilometraggio più elevato.
Il profilo della gomma deriva da quello utilizzato l’anno scorso su una gomma sperimentale utilizzata proprio nella competizioni di road racing. È caratterizzato dalla composizione di diversi raggi di curvatura, pensati per favorire una discesa in piega rapida e una superficie d’appoggio in curva più ampia.
Inoltre è stata sviluppata una struttura della carcassa adeguata a supportare il lavoro dei profili, permettendo alla mescola di avere trazione sull’asfalto e mantenendo gli intagli aperti nell’area d’impronta. La carcassa radiale di nuova generazione offre il 60% in più di rigidità. Sopra la struttura radiale si trova la cintura in acciaio 0° con tecnologia Interact a zone diversificate.
Infine le misure sono quelle in uso sulla quasi totalità di moto sportive e naked, tutte con cerchio da 17 pollici. Gli anteriori sono disponibili in 110/70, 120/60 e 120/70, mentre per il posteriore si parte da 150/60, passando per 160/60, 180/55, 190/50, 190/55 fino al 200/55.
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SU STRADA
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Prima del test vero e proprio, per farsi un’idea basta andare sul sito del produttore di pneumatici ed effettuare una comparativa tra i prodotti. L’abbiamo fatta paragonando il nuovo Sportec M7 RR con altri tre pneumatici della casa, partendo dal più turistico Roadtec Z8 Interact fino al più sportivo Racetec Interact K3, passando per lo Sportec M5 Interact, che rappresenta come accennato il predecessore di Sportec M7 RR.
A conti fatti la tabella comparativa ci dice, a suon di “pallini” (da 1 a 5) che il nuovo Sportec M7 RR offre un grip sull’asciutto e una maneggevolezza equivalenti a quelli dello sportivo K3 (cinque pallini), un grip sul bagnato pari a quello del Roadtec Z8 (sempre 5 pallini), quindi superiore perfino a quello dello Sportec M5 Interact (che ne ha 4), un chilometraggio (4 pallini) doppio rispetto a quello del K3 (2 pallini) ed equivalente a quello di Sportec M5 Interact (in realtà, come già accennato, i dati dichiarati parlano di un 20% in più) e infine un comfort equivalente a quello di M5 (4 pallini), vicino a quello del turistico Z8 (5 pallini). Cosa volere di più?
Naturalmente provarlo su strada, magari in sella non a una hyper sport estrema e neppure su una sport touring, ma su una moto che sembra tagliata su misura per questa gomma, o forse è il contrario. La scelta è caduta su una Triumph Speed Triple “base” che, con il suo motore tricilindrico da 1050 cc con 135 CV sembra essere il mezzo ideale per provare questo tipo di pneumatico, che su questo modello viene utilizzato nelle misure 120/70 ZR 17 e 190/55 ZR 17.
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Terreno ideale per la prova è la strada che ci ha portati al Motoraduno dello Stelvio, le cui ultime tre edizioni (quest’anno la 38esima) sono state sponsorizzate proprio da Metzeler. Il percorso di circa 235 km che da Milano ci ha portati a Bormio, dove abbiamo alloggiato, e a Sondalo, sede del raduno, per arrivare fin sul passo dello Stelvio, a 2758 metri d’altezza, è decisamente il terreno ideale per provare le prestazioni del nuovo M7, viste le sue caratteristiche.
Dopo il primo tratto, piuttosto noioso ma veloce, lungo la SS36, si prosegue in direzione di Sondrio, anche in questo caso lungo una statale a veloce scorrimento, fino a Teglio dove, invece di seguire le indicazioni per Tirano e Sondalo, deviamo verso l’Aprica in direzione di Ponte di Legno, incontrando le prime curve. Le strade sono spesso con profonde buche e avvallamenti, e non manca qualche chiazza di bagnato nelle zone d’ombra.
Qui lo Sportec si rivela veloce e rapido nell’inserimento in curva molto più del suo predecessore M5, oltre che molto stabile in appoggio. La ciclistica della Speed Triple aiuta, ma di certo l’estrema confidenza che questa gomma regala è innegabile, sia per gli utenti più sportivi, sia per i turisti veloci.
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Poco dopo Ponte inizia la salita al Passo di Gavia che a un certo punto si restringe sensibilmente e la carreggiata è poco più larga di un senso unico. Qui si aggiungono brecciolino, foglie, gallerie umide e non illuminate, voragini nell’asfalto e animali che attraversano la strada.
Insomma tutte le peggiori condizioni in cui si può trovare una strada, neve esclusa, almeno per ora. In queste situazioni lo Sportec M7 si rivela sempre sicuro e affidabile. Grazie anche all’ABS della Triumph pure gli spazi di frenata sembrano ridursi notevolmente.
L’ultimo terreno di test sono i tornanti del Passo dello Stelvio, dove l’M7 mantiene le sue doti di tenuta infondendo sicurezza. Le zone d’ombre sono particolarmente scivolose ma anche in caso di perdita d’aderenza questa si manifesta in maniera molto graduale.
Quando si arriva un po’ lunghi in curva invece, lo Sportec perdona anche gli errori dei più sciagurati, così come gli improvvisi cambi di direzione. Che siate neofiti o provetti piegatori insomma, questo nuovo M7 RR dovrebbe soddisfare un ampio range di “manette”.
foto Orazio Truglio
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