Honda Italia fa causa al suo ex vice presidente

Honda Italia conferma di aver fatto causa all'ex Vice Presidente Di Lorenzo e di voler uscire da Confindustria. Il futuro appare tranquillo grazie all'arrivo di 4 nuovi modelli, due nel marzo 2015 e due nel 2016

Di Gianluca
Pubblicato il 8 lug 2014
Honda Italia fa causa al suo ex vice presidente

Honda Italia ha fatto causa Silvio Di Lorenzo, suo ex vice presidente in pensione dal 2012 quando ha lasciato la filiale italiana della casa giapponese. La motivazione dell’intentata causa sarebbe per “una azione di risarcimento danni per delle forniture commissionate durante il periodo in cui era amministratore che riteniamo essere state per la nostra azienda fonte di consistenti danni”.

La notizia è stata data ieri nel primo pomeriggio da Nicola Manzi, segretario della Uilm Chieti Pescara, dopo l’incontro sindacale che si è tenuto ieri mattina nello stabilimento in Val di Sangro, ed è stata confermata dalla dirigenza di Honda Italia all’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana). Questa la motivazione della denuncia:

“Alle indiscrezioni circa vicende giudiziarie che riguarderebbero il loro ex amministratore, la direzione aziendale Honda si è cosè espressa: ‘possiamo solo dire che la notizia in vostro possesso circa una causa nei confronti di Silvio Di Lorenzo è vera, l’azione è nei suoi confronti, per il periodo in cui era amministratore in Honda, e di altri soggetti, per forniture da lui commissionate, che si ritengono essere state per Honda fonte di consistenti danni. La Honda non ha fornito ulteriori dettagli sulla natura delle azioni e l’ammontare dei danni”.

Silvio Di Lorenzo è stato vice presidente esecutivo della Honda Italia, l’unico stabilimento europeo della casa motoristica nipponica, dal 2000 al 2012. Di Lorenzo è entrato in Honda Italia 1982. La Honda Italia ha inoltre annunciato l’uscita da Confindustria perché non si riconoscerebbe nelle recenti politiche dell’associazione degli industriali.

Durante l’incontro di ieri si è discusso delle contromisure che l’azienda adotterà per un rilancio della produzione di componentistica sul territorio italiano. La direzione aziendale ha confermato l’arrivo di due nuovi modelli nella primavera 2015 e per i quali la Regione Abruzzo ha stanziato 1,14 milioni di euro e altri due modelli per l’inizio del 2016, oltre a tutti gli investimenti e gli impegni occupazionali e produttivi assunti al Ministero dello Sviluppo Economico.

La preoccupazione dei sindacati, al di là della causa a Di Lorenzo e all’uscira da Confindustria, è rivolta ai lavoratori ed al futuro produttivo dello stabilimento di Atessa. L’azienda rappresenta infatti fonte di sostentamento per molte famiglie della Val di Sangro.

Le comunicazioni dell’azienda – conclude la nota della Uilm Chieti Pescara – sono state incoraggianti per quel che riguarda la produzione di due nuovi motocicli nello stabilimento di Atessa. Nei prossimi giorni sindacati e proprietà torneranno a incontrarsi per avere un quadro più chiaro sul futuro dell’azienda e dei suo lavoratori.

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