BMW Motorrad Days, il raduno di Garmisch 2014

La 14esima edizione del raduno mondiale dei BMWisti è stata un successo. In 40mila hanno festeggiato il marchio bavarese con tre giorni di festa, e tra loro c’eravamo anche noi

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 10 lug 2014
BMW Motorrad Days, il raduno di Garmisch 2014

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Quella dei BMW Motorrad Days è una tradizione che attira decine di migliaia di motociclisti da tutto il mondo verso la splendida vallata di Garmisch-Partenkirchen. L’appuntamento è sempre lo stesso, il primo weekend di luglio di ogni anno; il posto è sempre lo stesso, con il piazzale della funivia dell’Hausberg che si trasforma in un ritrovo per motociclisti e anche il format del raduno è sempre quello, vincente, che prosegue ininterrottamente da ormai 14 anni.

I punti chiave del raduno sono le tante attività a disposizione degli appassionati: i test ride di tutta la gamma, la scuola di enduro, l’immancabile parata del sabato e la molteplicità di stand di ogni genere dove esercitare al meglio e in tutte le sfumature possibili la propria passione per la moto. Ma i BMW Motorrad Days sono anche l’occasione per incontrare i grandi globetrotter che hanno girato il mondo in sella a moto bavaresi, per vedere le evoluzioni degli stunt rider più famosi, ma sono anche il momento giusto per fare baldoria sotto al tendone fino a tarda notte ballando al ritmo della musica dal vivo che ogni anno viene proposta sul palco.

Una formula vincente che ogni anno viene variata e arricchita con nuove idee e nuove attività, programmate per gli oltre 40.000 appassionati che anche nel 2014 hanno pacificamente invaso la cittadina di Garmisch-Partenkirchen.

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IN VIAGGIO


E visto che ai BMW Motorrad Days arrivano appassionati da tutto il mondo guidando la propria moto, anche quest’anno noi di Motoblog siamo andati a Garmisch partendo in gruppo da Milano con i colleghi di altre cinque testate giornalistiche. Il percorso dell’andata è un grande classico: la statale del Lago di Como e dello Spluga fino a Chiavenna per poi proseguire verso la Svizzera per affrontare il Passo del Maloja. Pranzo a Celerina e poi di nuovo in sella per le strade dell’Engadina fino al confine austriaco. Qui il percorso si fa più scorrevole e meno ricco di curve e decidiamo di evitare il breve tratto di autostrada e il Landecker Tunnel, scegliendo di non abbandonare la vecchia statale e risparmiando il costo della vignette che è obbligatoria per circolare in autostrada.

Rotta verso Imst e poi in direzione Nassereith, dove imbocchiamo il Fernpass, una delle strade più belle d’Europa, ma sfortunatamente anche una delle più trafficate (quindi occhio ai sorpassi). Da lì non ci resta che un ultima deviazione verso Garmisch-Partenkirchen per raggiungere la splendida località alpina dopo un bel tour di circa 360 km. Al ritorno abbiamo optato per una piccola deviazione che dall’Austria ci ha riportato in Italia attraverso il Passo Resia per poi rientrare in Svizzera attraversando lo spettacolare Passo del Fuorn. Una deviazione che ci ha permesso di godere di scorci incantevoli e di percorrere una quarantina di chilometri di curve in più, prima di riprendere la strada cantonale 27 che ci ha riportato verso Saint Moritz, e da lì in Italia scendendo le curve del Maloja.

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UN GIORNO A GARMISCH

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I veri integralisti del raduno arrivano a Garmisch in moto e dormono in tenda sui prati che vengono adibiti a campeggio dall’organizzazione. Al mattino il piazzale della funivia dell’Hausberg si popola presto, visto che i primi test ride e i giri turistici partono già alle nove. Noi abbiamo guidato abbastanza il giorno prima e quindi preferiamo passeggiare in tutta tranquillità per gli stand.

A Garmisch gli appassionati BMW possono trovare davvero tutto ciò che riguarda la loro passione, dalle più importanti aziende dell’accessoristica dedicata ai viaggiatori, a quelle che producono aftermarket sia per i modelli sportivi che per quelli più turistici. Per il secondo anno consecutivo, però, a Garmisch c’è una nuova area, quella del Custom, che si è velocemente popolata di preparatori e di moto elaborate. Anche quest’anno ad animare la zona Custom c’erano i ragazzi dell’Ace Cafe London, compreso il titolare Mark “Ace Face” Wilsmore, che ha guidato il

convoglio di moto elaborate e non che è partito dai dintorni di Stoccarda alla volta di Garmisch. Nell’area custom abbiamo visto tantissime realizzazioni pregiate, la maggior parte delle quali erano elaborazioni in chiave cafè racer, ma quest’anno la star del raduno è stata la BMW R Ninet, su cui molti preparatori famosi hanno già messo mano. Tra tutti spiccava ancora una volta Roland Sands che ha presentato la sua personale interpretazione della bella retrò bavarese, leggermente ritoccata ed equipaggiata con tutta la linea di accessori ricavati dal pieno firmati RSD, che il customizer statunitense ha lanciato lo scorso anno con la Concept Ninety, oggi diventata un oggetto di culto itinerante che gira il mondo agli eventi BMW.

Se un applauso va fatto a Sands per l’equilibrio della sua realizzazione, lo stesso non possiamo fare per altre R Ninet modificate esposte a Garmisch. Alcune peccavano di personalità, altre di fantasia, mentre una tra tutte eccedeva nettamente in tutti e due gli aspetti: la Impostor, realizzata da El Solitario. Il customizzatore spagnolo ha realizzato questa moto per celebrare la presentazione del film “On Any Sunday: the next chapter” al 62esimo San Sebastian International Film Festival. Mantenendo pressochè intera la struttura della R Ninet di base, El Solitario ha realizzato una curiosa carenatura completa in tubi di ferro che avvolge tutta la moto, ed ha poi provveduto a bruciare e intagliare la vernice del serbatoio con scritte e citazioni ottenendo un completo effetto post-atomico.

Trascurando per un attimo le grossolane saldature con cui El Solitario ha fissato un bocchettone per il carburante in stile endurance e il curioso terminale di scarico della Ducati 999 montato lateralmente, non si può negare che la Impostor sia assolutamente unica nel suo genere (e qui qualcuno commenterà: “e per fortuna…”).

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FACCE DA GARMISCH

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Lasciando per un attimo da parte le special realizzate dai professionisti, ci perdiamo nella calca del raduno per incontrare i volti curiosi che si trovano solo a Garmisch. Sì perché i personaggi più pittoreschi e le moto più strampalate sono proprio quelle degli appassionati che ogni anno accorrono in baviera per il meeting. Primo tra tutti è l’immancabile vecchietto dalla lunga barba bianca che tutti gli anni si presenta col suo casco a scodella, il vestito tirolese e la sua fidata boxer ultracinquantenne e puntualmente si posiziona alla testa del corteo che parte alle 12.30 del sabato.

Tanta curiosità, quest’anno, per un altro personaggio curioso: un signore che ha percorso la bellezza di oltre 250.000 chilometri in 27 anni nell’arco di due viaggi intorno al mondo in sella ad una buffa R45 del 1979. La sua moto è spinta da un motore monocilindrico diesel Lombardini che è stato collegato al cambio originale BMW attraverso una “fetta” del basamento standard. Il motore, di derivazione agricola, ha 12 cavalli e spinge la moto a una velocità di punta di 105 km/h, sufficienti a portare il proprietario in giro per il mondo.

I consumi dichiarati sono di 1,5 litri per 100 km e il curioso globetrotter (che veste come un militare, ma gira scalzo) dichiara di essere in grado di percorrere 1500 km con un pieno del serbatoio da 30 litri prelevato da una Harley Davidson. L’appuntamento con i BMW Motorrad Days è fissato fin da ora al 2015: stesso weekend, stesso luogo, stessa passione!

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Testo: Lorenzo Gargiulo – Foto: Gigi Soldano e Lorenzo Gargiulo

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