MotoGP: in Malesia scopriremo il destino di Suzuki
Ultima decisione per Suzuki a Sepang, rimarrà o no in MotoGP?
Più volte abbiamo assistito ad una situazione del genere da parte di Suzuki, con mezze dichiarazioni e decisioni appese che lasciano molti dipendenti dei team appesi ad un filo. La conferma dell’impegno in MotoGP si attende per il prossimo GP di Malesia, secondo quanto deciso dai vertici di Hamamatsu durante l’incontro in Australia nell’ultimo weekend.
Sulle spine più di tutti è Paul Denning, che come Francis Batta si trova ad affrontare un periodo di ansia in attesa delle decisioni di mamma Suzuki. E’ in dubbio tutta la struttura Rizla, quindi il destino di parecchi dipendenti che seguono dal paddock e dall’interno dei box le gesta di Alvaro Bautista, anche lui in bilico ma confortato da altre proposte di mercato.
Se la squadra azzurra dovesse continuare a correre, lo farà ovviamente con la moto 800, dato che il progetto 1000 non è ancora partito nei reparti corse giapponesi. Se invece arriverà il ritiro, Alvaro dovrà scegliere fra la proposta avanzata da Yamaha Tech3 e LCR Honda, con quest’ultima leggermente favorita, ma in bilico fino alla decisione finale di domenica.
Paul Denning a MCN: “La posizione dopo Motegi è decisamente più positiva di quanto non fosse prima, ma attendiamo una conclusione. Il reparto corse ha bisogno di risposte urgenti e stanno cercando di darcele il prima possibile. Suzuki sta lavorando per bilanciare i pro e i contro, con gente che sta cercando di fare la cosa più giusta per il brand. Penso che Alvaro si senta ancora un pilota Suzuki, ma allo stesso modo non possiamo lasciargli sfuggire delle opportunità, ci piacerebbe dargli subito il via libera nel caso Suzuki decida di non continuare”