MotoGP Sachsenring, Marquez “macinarecord”! Il fenomeno della Honda abbatte anche … Stoner
Ennesima Pole Position per Marc Marquez nelle qualifiche del Sachsenring. Lo spagnolo pronto a suonare la nona sinfonia...
Ancora Marquez? Sì, ancora una pole (16esima su 27 gare) per Marc Marquez che nel toboga del Sachsenring frantuma record (di Casey Stoner 2008!) e avversari con un tempo (1’20.937) che da solo vale il prezzo del biglietto del GP di Germania.
Esagerati? No, caso mai “esagerato” il campione del mondo che alza un vero e proprio muro di fronte ad avversari, tutti sopra l’uno e ventuno. Gran giro, gran ritmo. Chi ha visto il volo nelle FP1 di ieri del giovane fenomeno spagnolo stenterebbe a credere che lo stesso pilota abbia potuto riprendersi in modo così veloce e compiere un giro che è di per se stesso una impresa da incorniciare.
Il Sachsenring ha caratteristiche “uniche”, tortuoso e insidioso, tecnicamente molto difficile, con cambi di direzione e raccordi di curva dove è facile perdere millesimi e uscire di pista. Rischiamo di ripeterci, ma esaltando Marquez si esalta il motociclismo, la MotoGP, gli stessi suoi avversari, cui non resta che … inchinarsi.
Ci ha provato soprattutto Pedrosa, nella sua pista più amica, ma una caduta proprio sul finale non gli ha consentito l’exploit atteso, anche se è a un soffio dal compagno di squadra (+0.296), a dimostrazione di una ritrovata aggressività, data forse anche dalla serenità per il biennale appena firmato con la Honda.
E’ comunque una festa della Casa alata, con l’attesissimo Bradl a chiudere la prima fila (+0.403), tre Honda quindi in fila indiana, davanti ad altrettante Yamaha: Espargaro con la Open (+0.439), Lorenzo (+0.571), Rossi (+0.714).
Distacchi sul giro pesanti qui, proprio per la pista corta e stretta, ma meno importanti per la corsa, dove potrebbe anche formarsi un trenino di testa a lottare per il podio. A Marquez piacendo, ovvio. Ma gli altri cinque piloti sono tutti in grado di vendere cara la pelle e tutti decisi a fare il colpaccio, soprattutto Lorenzo, alla disperata ricerca di chiudere una fase “no” ma anche Rossi, anch’egli fresco del nuovo contratto biennale con Yamaha e desideroso quanto mai di festeggiare con una vittoria.
Oggi i nuvoloni si sono limitati a una spruzzata d’acqua nel finale della Moto3 ma da queste parti il clima gioca beffandosi delle previsioni: in caso di pioggia, ogni previsione salta, e la corsa diventa un vero e proprio terno al lotto.
E la Ducati? Salva l’onore con Iannone, settimo tempo (+0.742), ma non è facile scovare Dovizioso, solo 11esimo (+1.183), preceduto da Bautista, decimo, Smith cascadeur per la quarta volta di seguito, nono, Espargaro P, ottavo. Buoi per Crutclow, caduto in anticipo nei tormenti delle Q1. Le Rosse di Borgo Panigale soffrono particolarmente in questo tracciato e solo i “numeri” di Iannone le salvano dalla mediocrità.
Come sempre, sole o acqua, spalti pieni. E anche per chi sta davanti alla tv, domani sarà spettacolo da non perdere.