MotoGP 2015: Andrea Dovizioso al centro del mercato piloti, presto la risposta a Ducati e Suzuki
Il punto della situazione del mercato piloti per la MotoGP del 2015, con Ducati e Suzuki che attendono la decisione finale del 'Dovi' per dare il via alle danze. Andrea Iannone ed Aleix Espargarò tra i piloti più desiderati...
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Come ogni anno, con l’inizio della pausa estiva del Motomondiale, il mercato piloti della MotoGP entra nella sua fase ‘più calda‘ anche se molti dei giochi per quanto riguarda i sellini più importanti del 2015 sono già stati chiusi.
Marquez e Pedrosa infatti sono già stati confermati nello squadrone Honda Repsol per il prossimo biennio, così come Valentino Rossi in seno al team ‘Factory‘ Yamaha, mentre sembra ormai imminente anche la firma di Jorge Lorenzo sul prolungamento del contratto con la casa dei tre diapason (sarebbero da ‘limare‘ le ultime divergenze di carattere economico), ma per quanto riguarda il resto dello schieramento, sono ancora molte le situazioni da definire.
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Anche il contratto del team Honda Gresini con lo spagnolo Alvaro Bautista arriverà alla sua naturale scadenza alla fine di questa stagione, ma a quanto pare non ci sono grandi possibilità di un prolungamento dell’accordo tra le parti per il quarto anno consecutivo insieme. Anche per ragioni d’età – il pilota di Toledo compirà 30 anni a Novembre – Honda sembrerebbe aver deciso di puntare su altri piloti per la sua quarta RC213V, e lo stesso ex-iridato della 125 sembrerebbe non farsi troppe illusioni a riguardo. In alcune dichiarazioni raccolte da Crash.net, Bautista ha infatti provveduto a far luce sulla situazione:
“Stiamo parlando con qualche squadra, ma al momento non c’è niente di chiaro: stiamo solo parlando, siamo in cerca di un’offerta per il prossimo anno. Al momento io sono concentrato su quest’anno, sul migliorare il mio feeling con la moto, ma adesso avremo tre settimane di riposo in cui potremo valutare con più calma. Ad ogni modo, io voglio rimanere in MotoGP perché è il miglior campionato del mondo."
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Sembrerebbe comunque piuttosto improbabile il suo ritorno in Suzuki, casa per la quale era stato pilota ufficiale nel 2010 e 2011 prima del suo ritiro ‘temporaneo‘ dal Motomondiale.
L’indiziato numero uno per prendere il posto di Bautista sulla RC213V di Gresini sarebbe il suo attuale compagno di squadra, il britannico Scott Redding, ma anche in questo caso non ci sarebbero conferme. In caso contrario, il 21enne inglese, deluso dalle prestazioni della Honda ‘Open’ di quest’anno, potrebbe infatti cambiare aria, e le opzioni non gli mancherebbero: oltre a essere anche lui sulla lunghissima ‘lista della spesa‘ Suzuki, Redding è anche uno degli indiziati per sostituire Colin Edwards nel team NGM Forward Racing e potrebbe anche tornare nel suo vecchio team Marc VDS Racing qualora questi ultimi riuscissero a completare il salto in MotoGP. Più improbabile invece un’eventuale opzione Ducati, nonostante l’inglese abbia svolto un test per la casa di Borgo Panigale al Mugello lo scorso anno.
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LCR Honda punta alla conferma di Bradl e alla seconda moto
Come già puntualizzato dal boss Lucio Cecchinello lo scorso mese, il rinnovo di contratto del tedesco Stefan Bradl con LCR Honda per il prossimo anno non è ancora stato formalizzato in attesa di una presa di posizione di HRC, che non sarebbe rimasta troppo soddisfatta del suo rendimento giudicato troppo altalenante.
Il team italiano in realtà sarebbe disposto a rinnovare la fiducia al 24enne di Augsburg, ma questo dipenderà anche da un altro fattore determinante, ovvero la possibilità del team di schierare una seconda moto. Due sono le variabili in gioco: la prima è il budget, la seconda è la capacità di Cecchinello di convincere Honda ad ‘elargire‘ una quinta RCV1000R.
Il colosso giapponese infatti avrebbe già comunicato che, come quest’anno, saranno quattro le Honda ‘Open‘ nella MotoGP del 2015, la cui allocazione rimarrà la stessa: due al team Aspar, una a Gresini e la quarta al team Cardion AB Racing di Karel Abraham, con tutti questi team che avrebbero già confermato l’accordo di fornitura per la prossima stagione.
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Sin dal suo arrivo in MotoGP nel 2006, il team LCR ha sempre schierato un solo pilota (il primo fu un certo Casey Stoner), ma non è un mistero che la squadra punti da tempo ad una secondo moto. Fino ad ora, questa opzione è sempre stata accantonata principalmente per questioni di budget, ma l’arrivo del nuovo title sponsor CWM World Corporate and Business Solutions potrebbe rappresentare la svolta in questo senso.
A tal proposito, Lucio Cecchinello ha detto a MCN:
“Siamo in discussione con il nostro title sponsor del GP di Assen per realizzare un grande progetto per il prossimo anno. Al momento questo progetto è ancora in discussione. Se CWM sarà d’accordo faremo una squadra di due piloti, altrimenti continueremo con uno solo.”
“Ogni costruttore può avere solo quattro moto con specifiche ‘factory’, e questo significa che ne potremo avere una ‘factory’ e una in configurazione ‘Open’. La nuova Honda Open dell’anno prossimo si baserà sulla moto ‘factory’ ma con il software di Magneti Marelli, quindi avrà anche le valvole pneumatiche e quindi credo che sarà molto competitiva. Sarà molto interessante vederla in azione con una gomma più morbida. Non abbiamo ancora discusso di piloti perché in questo momento non c’è alcun contratto firmato, ma una volta che ciò sarà fatto potremo iniziare subito a pensare ai piloti disponibili sul mercato.”
“[Per una quinta Honda Open] stiamo ancora discutendo con HRC ma penso che, se lo sponsor firmerà l’accordo, Honda prenderà seriamente in considerazione la nostra richiesta per una moto supplementare. La cosa più importante in questo momento è dare tutte le informazioni necessarie ad Honda il più presto possibile, perché questo è il punto chiave per avere una moto ‘Open’ in più”.
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Secondo le indiscrezioni emerse al Sachsenring, l’attuale leader del Mondiale Moto3 Jack Miller sarebbe uno dei papabili per arrivare l’anno prossimo alla corte di Cecchinello, compiendo quindi il ‘doppio salto’ dalla Moto3 direttamente alla MotoGP. Honda infatti avrebbe messo gli occhi sul talento australiano e sarebbe ‘dietro‘ alle bizze di quest’ultimo in merito al contratto che lo legherebbe al team Marc VDS Racing, con il quale dovrebbe correre il prossimo anno in Moto2.
In caso di divorzio da Bradl, sembra che il tedesco possa essere uno degli obiettivi di NGM Forward Racing, ma la stampa tedesca non escluderebbe la clamorosa possibilità di un ritorno – per non dire ‘retrocessione‘ – in Moto2, della quale Bradl vinse il titolo nel 2011.
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