MotoGP Brno, “libere”: la musica non cambia, Marquez sull’asciutto Marquez sul bagnato

Tutti a testa in su per scrutare il cielo nero di Brno che proprio all’inizio delle FP2 scarica sulla pista prima goccioloni come noci, poi scrosci d’acqua che obbligano i piloti della MotoGP, con gomme slick, a rientrare ai box.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 15 ago 2014
MotoGP Brno, “libere”: la musica non cambia, Marquez sull’asciutto Marquez sul bagnato


Da queste parti il valzer dei nuvoloni spinti da un vento che in Italia indurrebbe tutti a rinserrarsi in casa non spaventa nessuno e il pubblico, attrezzato per le bizze del meteo e già numeroso sin da oggi, attende paziente il rientro in pista dei piloti.

Dopo mezz’ora la pista si presenta in netto miglioramento, ma non solo resta un miraggio il miglior tempo della mattinata di Marquez nelle FP1 (1’56.803) ma non sono raggiungibili neppure i tempi di Iannone (2’03.179) e di Barbera (+1.283) fatti segnare proprio all’inizio del turno, prima della pioggia. Nel finale un raggio di sole spinge l’altalena delle posizioni ma non muta l’ordine della classifica dei tempi.

Prove inutili e senza interesse? Non proprio, perché escludendo i primi due tempi fatti sull’asciutto, la classifica “reale” – con tempi realizzati su pista a chiazze uguale per tutti – dimostra che la musica è sempre la stessa: con Marquez che svetta anche in queste condizioni (2’07.846), seguito da Pedrosa (2’07.848) davanti a Rossi che accusa un secondo quasi tondo tondo dal binomio della Honda.

Quindi Crutchlow pimpante a un decimo e mezzo dal campione pesarese e davanti a Lorenzo, tre decimi e passa di gap da Valentino. Quasi due secondi e mezzo il gap di Dovizioso nei confronti di Marquez, come dire, un abisso.

Chi fa la differenza, la Honda o i piloti della Honda? In queste condizioni, con Marquez che gira più piano di oltre dieci secondi del proprio miglior tempo della mattinata, non c’è dubbio che i due spagnoli hanno osato più degli altri nella convinzione che comunque – qui non si sa mai come butta il tempo – è meglio portarsi avanti con il lavoro.

Di solito, in queste condizioni, sono i piloti delle retrovie a farla da protagonisti. Stavolta (a parte Iannone e Barbera davanti virtualmente per i motivi già detti) nessuno si è fatto prendere la mano, limitandosi a … stare in piedi.

La festa è rinviata a domani, con qualifiche che – meteo permettendo – diventeranno bollenti, tutti a caccia di Marquez e Marquez a caccia del record della pista (1’56.135) appartenente allo stesso… Marquez.

Ricapitolando, valgono i tempi della mattinata, con Marquez primo su Lorenzo, Pedrosa, Espargaro, Rossi. Sì, Marquez, sempre Marquez. Poi si vedrà.

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