Twitterando: i Top 5 tweets della settimana dal mondo delle moto

Quali sono stati Tweets più strani, inusuali e divertenti sul mondo delle moto postati su Twitter nell'ultima settimana? Se ve li siete persi, ve lo diciamo noi...

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 2 set 2014
Twitterando: i Top 5 tweets della settimana dal mondo delle moto

L’avvento dei social networks ha cambiato irrevocabilmente il mondo dell’informazione, rivoluzionando il mondo in cui le notizie nascono e si diffondono per tutto il mondo: internet garantisce una diffusione rapida e capillare di qualunque genere di contenuto, e sono diversi i personaggi pubblici di qualsiasi ambito ad avvalersene come una specie di organo ‘ufficiale‘ di comunicazione. Anche il mondo del motociclismo non fa naturalmente eccezione, e tra i vari social networks, Twitter è sicuramente uno dei maggiormente apprezzati.

Nella marea di Tweets che ogni settimana vengono rilasciati da piloti, teams, fan clubs, circuiti, sponsors etc, non sempre si ha il tempo di notare quelli particolarmente brillanti, che per un motivo o per l’altro “si distinguono dalla massa“, ed è per questo che la nostra rubrica ‘Twitterando’ si propone di puntare i riflettori su quelli che, secondo noi, hanno quel ‘qualcosa in più‘ che li rende davvero particolari…

Valentino Rossi ‘disturbatore’ con Marc Marquez

Dato che, nel recente Gran Premio di Gran Bretagna della MotoGP, non è gli riuscito di impensierirlo in pista, Valentino Rossi ha deciso di provare ad infastidire Marc Marquez almeno davanti alle telecamere, altro ‘terreno‘ su cui il giovane fenomeno spagnolo sta dando del grosso filo da torcere al vecchio leone pesarese.

Si è trattato solo di una piccola e scherzosa gag tra i due, ma nella gara di Silverstone hanno entrambi dovuto entrambi usare le unghie per conquistare i propri piazzamenti: lo spagnolo per vincere la corsa su Jorge Lorenzo (non senza qualche polemica), il secondo per assicurarsi l’ultimo gradino del podio sugli ostici Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Più che comprensibile quindi il buon umore di entrambi..

Lo scooter di Gundam

Anche se il Tweet in questione lo descrive come il Voltron Scooter, chiunque sia stato ragazzino negli anni ’80 non dovrebbe esitare a riconoscere nei lineamenti dello scudo di questo scooter il ‘volto‘ del robot Gundam, anime giapponese piuttosto popolare in Italia in quel periodo. Chi invece si ricorda il anche il ‘volto’ di Voltron, altro cartone animato di quegli anni di discreto successo, probabilmente sarebbe pure interessato all’acquisto di tale articolo. in tal caso, proponiamo comunque di dare un’occhiata alla Honda NM4 Vultus 2014 in stile Gundam.

Phil Read istruisce Sam Lowes a Silverstone

Il britannico Sam Lowes, attuale iridato della Supersport e rookie nel Mondiale Moto2 con la Speed-Up, si aspettava probabilmente un risultato più brillante dal British GP di questo weekend, sua gara di casa: l’inglese, che era nel gruppo dei primi a inizio gara, si è poi dovuto accontentare del 7° posto dopo aver perso allo sprint la 6a piazza nel duello con il nostro Franco Morbidelli, attuale campione europeo STK600.

A ‘catechizzare‘ il giovane inglese nel dopo gara ci ha pensato l’anziano signore immortalato nella foto sopra, che – per chi non lo riconoscesse – altri non è che il mitico Phil Read, 7 Mondiali a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 (1 in 125 e 4 in 250 con Yamaha, 2 in 500 con MV Agusta) e leggenda vivente del motociclismo sportivo. Sempre bello vedere come il vecchio Phil, oggi 75enne, non abbia ancora perso la voglia di farsi osannare nel paddock…

Segnaletica americana per esultare sugli arcobaleni

Beh, chiaramente si tratta di un segnale che invita a fare attenzione alle sconnessioni della strada per evitare di essere disarcionati dalla propria moto – il che ci lascia solo immaginare che razza di manto stradale possa esserselo meritato – ma l’interpretazione data ironicamente da questo utente di Twitter all’insolito cartello nella foto è decisamente più divertente..

Jeremy McWilliams conta le ferite dopo il ritorno in Moto2

Uno dei motivi di interesse più gettonati dell’ultimo British GP è stato il ritorno in pista di Jeremy McWilliams, ex gloria nord irlandese del Motomondiale ormai 50enne, tornato in pista in Moto2 con Brough Superior Racing, emenazione sportiva della rifondata casa britannica. Il weekend di McWilliams a Silverstone, come ampiamente prevedibile vista la giovane età ed il poco sviluppo del suo prototipo Carbon 2, è stato piuttosto difficile, specialmente il Day-2 dove è incappato in due cadute nel tentativo di rientrare nel famoso 107% sul miglior tempo.

Alla fine il britannico non ce l’ha fatta, ma ha comunque ottenuto una dispensa speciale per partecipare alla corsa, nella quale ha garaggieto con un occhio e un pollice gonfi a causa delle cadute del giorno precedente, che ha chiuso doppiato ma soddisfatto dell’esperienza.

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