SBK Jerez, dov’è il pubblico? Corse in crisi di appeal?
Alla bella corsa in pista si contrappongo (anche) a Jerez spalti desolatamente a macchia di leopardo, per non dire sconsolatamente deserti.
Anche in MotoGP manca tanta gente all’appello ma in Spagna, specie su questo circuito, mai si è visto nella gare delle “derivate di serie” tanta penuria di appassionati. E’ la crisi, bellezza! Sì, una crisi economica dentro la crisi della MotoGP a sua volta dentro la crisi ancor più acuta della SBK.
Gli appassionati stanno a casa ma anche a casa non sono molti quelli che poi accendono la tv per assistere a gare non certo prive di interesse. Se il crollo dell’audience per la MotoGP è dovuto (in parte) alla tagliola della tv a pagamento, ciò non vale per la SBK, in chiaro e gratis.
Allora? Il meccanismo si è inceppato e il giocattolo totalmente in mano alla Dorna non è più così attraente per il grande pubblico. Così come nell’automobilismo, non è solo la tv a pagamento ad aver ucciso la F 1.
Ci sono cause più profonde (ma anche più semplici) attinenti alla perdita di identità dello sport dei motori, diventato (quasi) esclusivamente un luna park per fare soldi. Tutti (Team, piloti, tecnici, il contorno del paddok da mille e una notte) chiedono soldi, tutto spremono il “giocattolo” e nessuno si preoccupa, nel nostro caso specifico del motociclismo, di cosa sono diventate le moto da corsa e le corse.
Ma siamo al gatto che si morde la coda: ora, dopo l’abbuffata degli ultimi anni (con piloti star milionari in euro e dollari e il contorno arricchito), i soldi calano in un vortice malefico che riportano le corse ad essere sport di e lite.
Meglio pochi ma buoni? No. Indietro non si torna. Ma andare avanti così è un suicidio. Con i nuovi regolamenti la Dorna sta mandando nel pallone la SBK e la MotoGP sta ancora in piedi grazie al vecchio leone Valentino Rossi e alla nuova stella Marc Marquez.
Quando la Dorna avrà finito di spremere il limone, se ne andrà e il motociclismo resterà nel deserto, nudo e crudo. La colpa della Federazione motociclistica internazionale è pesantissima. Ma nessuno si muove.
Continuiamo il nostro confronto con gli appassionati, almeno su Motoblog.