SBK Jerez: Melandri, due centri! Aprilia super a caccia del titolo iridato
Giù il cappello di fronte a Marco Melandri e alla sua Aprilia trionfatori a Jerez, terzultimo round iridato Sbk 2014, con una doppietta da incorniciare.
Chi pensava al pilota ravennate deconcentrato perché già impegnato mentalmente nel possibile (più che probabile!) ritorno in MotoGP la prossima stagione si è dovuto ricredere perché il vessillifero della Casa di Noale ha dettato magistralmente la legge del più forte, tatticamente perfetto, togliendo agli avversari ogni possibilità.
Non c’è stato nulla da fare neppure per il suo compagno di squadra Guintoli, impegnato nella (possibile) rincorsa al titolo iridato, due volte secondo dopo due fughe senza speranza, data l’irruenza incontenibile della doppia rincorsa di Melandri.
Tanto meno ha potuto il campione del mondo Tom Sykes, solo quinto dopo una scialba prestazione in gara uno, e … “solo” terzo in gara due, piegato dalla superiorità odierna del binomio dell’Aprilia. L’iridato della Kawasaki limita però i danni, 31 punti di vantaggio su Guintoli contro i 44 prima del GP spagnolo a due gare dalla fine, con 100 punti ancora in palio.
La Ducati si salva grazie al buon terzo posto di Davies in gara uno e alla quarta piazza dello stesso in gara due. Ancora una volta il “mattatore” della bicilindrica di Borgo Panigale Davide Giugliano, grande protagonista in corsa, non figura nell’elenco della classifica finale per una (solita!) caduta in gara uno e per un problema tecnico in gara due. Il pilota romano c’è ma, lo ripetiamo, vanifica il suo potenziale con le troppe cadute. Solo sfortuna? Idem per Baz, però molto più sostanzioso. Altro discorso, invece, per i più esperti Rea, Haslam, Lowes ecc.
Guarda le foto del round di Jerez del Mondiale SBK 2014
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Jerez ha riaperto il gioco del mondiale. Sykes non ha più la “certezza” del titolo in tasca e adesso tutto può accadere nelle ultime due corse, specie nella finalissima notturna di Losail. A questo punto, oltre al nodo delle due corse saltate per problemi organizzativi, si impone una domanda scomoda: perché a Jerez l’Aprilia non ha fatto scattare il gioco di squadra, mortificando (purtroppo) Marco Melandri ma mettendo sul piatto d’argento di Guintoli punti che alla fine possono (o potevano?) valere oro puro?
Gli ordini di scuderia aprono sempre polemiche perché anti sportivi e mortificanti per tutti. Dispiace anche a noi, riproporli qui oggi. Ma l’Aprilia ha il diritto dovere non solo di valorizzare i suoi piloti accettando la legge del migliore ma anche e soprattutto il diritto dovere di salvaguardare i propri interessi di Marca e di Azienda.
Chi vince una gara conta, ma chi vince il titolo mondiale conta di più e incide nell’albo d’oro e sui mercati. Se alla fin fine dovessero mancare a Guintoli la manciata di punti per i due secondi posti di Jerez cosa dovrebbe fare l’Aprilia? Speriamo che la superiorità dimostrata oggi dall’Aprilia si ripeta nel finale e che il titolo iridato torni a Noale.
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