La Suzuki saluta la MotoGP con un'ultima esibizione in Giappone

Nobuatsu Aoki da spettacolo un'ultima volta con la GSV-R 800

Di L. Lallai
Pubblicato il 12 dic 2011
La Suzuki saluta la MotoGP con un'ultima esibizione in Giappone


Un ultimo canto del quattro cilindri, un’ultima penna e un ultimo burn out. Si conclude così la carriera della GSV-R 800, la macchina da competizione che Suzuki ha portato in pista in questi ultimi anni con risultati altalenanti, senza lasciare un’erede da 1000cc. La casa di Hamamatsu non correrà la prossima stagione MotoGP e nemmeno quella 2013, con il rammarico dei sostenitori della celeste, e di tutto il paddock che perde un pezzo importante della storia di questa categoria.

A pilotarla un’ultima volta è Nobuatsu Aoki, tester storico della creatura del mondiale, che nei pressi della sede di Toyota a Tokyo ha portato al limitatore la GSV-R di Alvaro Bautista, quella utilizzata nell’ultimo mondiale. Un arrivederci più che un addio, visto che Suzuki promette un ritorno in pompa magna per il 2014, ma ahinoi , mancano ancora più di due anni.

Il mercato sale e scende, le borse e gli investimenti pure, non ci rimane che incrociare le dita e sperare in un 2012 glorioso per il mondo del motociclismo (ci piace sognare), in modo da rivedere il prima possibile questa ed altre case in forma ufficiale nella MotoGP.

Nobuatsu Aoki su Suzuki GSV-R
Nobuatsu Aoki su Suzuki GSV-R
Suzuki GSV-R MotoGP 2011
Suzuki GSV-R MotoGP 2011
Suzuki GSV-R MotoGP 2011
Suzuki GSV-R MotoGP 2011
Suzuki GSV-R MotoGP 2011
Suzuki GSV-R MotoGP 2011

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