Michele Pirro: la MotoGP secondo un pilota CRT

Intervista al pilota CRT del team Gresini, Michele Pirro

Di L. Lallai
Pubblicato il 20 dic 2011
Michele Pirro: la MotoGP secondo un pilota CRT


Michele Pirro sarà schierato nel 2012 in MotoGP, in sella ad una CRT del team di Fausto Gresini, che dividerà le sue risorse e il suo impegno fra la Honda RC213V ufficiale e il nuovo prototipo sviluppato con FTR. L’italiano sarà l’unico della squadra ad affrontare la nuova sottocategoria della massima serie, ed è interessante conoscere il suo punto di vista su un progetto che in molti snobbano fin dall’inizio, ma che altri stanno cominciando a valorizzare pensando al futuro.

“Si dice che questo dovrebbe rappresentare il futuro. Sicuramente all’inizio verrà criticata da tutti, come successe per la Moto2, ma dopo la campagna appena conclusa dovrebbe essere evidente la possibilità di un maggiore spettacolo, fattore in leggero declino nella classe regina” commenta Michele, che dopo la prestazione eccellente di Valencia ha dato nuovamente la scossa al team e la voglia di rimettersi in gioco.

“Sono felice di essere rimasto con loro, perché per me rappresentano una grande famiglia e dopo quanto successo nel finale di questa stagione, ci tenevo molto a restare. Il primo posto di Valencia ha dato sia a Fausto che a tutti i ragazzi la forza per compiere quel piccolo passo necessario a ripartire. Dopo gli avvenimenti di Sepang la voglia di proseguire in questo mondo era sempre più a rischio, ma da questa vittoria si vuole provare a ricostruire qualcosa di positivo”.

La decisione finale però non è stata facile: “Confesso di aver aspettato fino all’ultimo giorno per capire se c’era la possibilità di un prolungamento dell’esperienza Moto2, soprattutto dopo aver appreso informazioni importanti sulle piste e sulla categoria in generale. Probabilmente, correggendo gli errori fatti e migliorando la moto, avremmo anche potuto disputare una stagione positiva, ma ne ho parlato più volte con Fausto, il quale ha sempre riposto in me la massima fiducia, spronandomi, senza mai smettere di credere nelle mie capacità, e sono davvero felice ed orgoglioso all’idea di rappresentare il team Gresini nella classe regina”.

“Fermandomi in Moto2 la consapevolezza dei miei mezzi sarebbe sicuramente aumentata, mentre affacciandomi in questo nuovo mondo il lavoro da fare non sarà poco. Sono comunque contento perché proveremo a dare il massimo per disputare un buon campionato, anche se, data la freschezza della categoria, è al momento difficile sbilanciarsi in pronostici. Sono ben disposto e pronto ad ‘investire’ in questo nuovo progetto”.

Per la Honda FTR motorizzata CBR1000RR ci sono molte aspettative, ma ancora non è possibile salire in sella, questo succederà solo a febbraio: “La moto promette bene, FTR è da sempre sinonimo di buona ciclistica e il motore Honda saprà certamente farsi valere. Anche se Aprilia e BMW si trovano già in una fase avanzata del lavoro, io cercherò comunque di concentrarmi e prepararmi per iniziare da qui e per portare avanti il progetto. C’è da sperare che il telaio si adatti al meglio alle gomme, mentre da parte mia avrò l’obbligo di imparare e scoprire i segreti della moto, dall’elettronica fino alla posizione di guida più consona. Di fondamentale importanza saranno i primi test, previsti teoricamente per febbraio”.

Conclude poi con una frase importante, correre con una CRT vuol dire effettivamente correre in MotoGP? ”Non voglio solo ‘partecipare’ alla MotoGP, ma vorrei anche poter dire la mia. Anche se il livello è altissimo, e al mio fianco avrò i piloti migliori del mondo, voglio provare a giocarmela con loro. Mi rendo conto che all’inizio non sarà facile, mi risulterà complicato poter dire la mia a causa delle differenti situazioni tecniche, ma spero che quest’anno CRT sia un investimento per il futuro, per crescere e risultare competitivo nelle prossime stagioni”

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