Più piste per tutti

Di omino
Pubblicato il 31 ago 2005
Più piste per tutti



Che nessuno fraintenda: non è un inno al consumo di droghe, ne uno slogan elettorale (anche se potrebbe diventarlo…).
PistaLibera è la Comunità che finalmente dà voce ai motociclisti sportivi (citazione tratta dal sito), qualcosa di cui (seriamente) c’è davvero bisogno.
La denuncia della comunità web è chiara e circostanziata: in Italia i motociclisti sportivi sono tantissimi, al contrario delle piste che sono poche , poco accessibili e costosissime.
Può sembrare un problema marginale, ma invece, a ben guardare è una faccenda non da poco, perché in Italia siamo sempre pronti a inorridire quando leggiamo delle gare clandestine sulla Serravalle o sul Grande Raccordo Anulare, salvo poi non una trovare una risposta a una domanda molto semplice: chi compra una moto da 100 cv. e più, (e naturalmente nessuno ha interesse che la gente non le compri più…), dove diavolo va ad usarla?

La cosa fa rabbia, soprattutto quando si mette il naso fuori dei confini nazionali e si apprende che nella maggior parte dei paesi, i motociclisti hanno a disposizione (per divertirsi in sicurezza e per diffondere cultura dell’andare in moto), più di un impianto vicino a ogni grande centro urbano.
Fa rabbia pensare che dietro all’assenza di piste ci siano (come buona norma italiana…) beghe burocratiche, appalti assegnati e mai completati, soldi buttati, passione rubata, tanto da scatenare l’interesse di uno che la sa lunga in materia, Valerio Staffelli.
Fa rabbia constatare che nessuno tra quelli che possono (Federazioni, associazioni di industriali e commercianti, case costruttrici, ecc.) sembra schierarsi con la coraggiosa comunità web, a parte alcuni tra i più importanti esponenti della stampa di settore.
E dire che vivere il motociclismo in maniera più attiva e culturalmente diffusa, farebbe tanto bene a un mercato che rischia di diventare asfittico, se qualcosa non cambia.

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