Dakar 2012: Highlights e dichiarazioni della terza tappa

Le dichiarazioni e momenti migliori della terza tappa della Dakar vinta da Despres

Di L. Lallai
Pubblicato il 4 gen 2012
Dakar 2012: Highlights e dichiarazioni della terza tappa

“La cosa strana di questo rally è che spesso non capisci se hai avuto una bella giornata fino a quando non è finita. A 10km dal traguardo l’unica cosa che sapevo è che è stata una giornata molto molto dura. E’ cominciata in modo pessimo perchè mi sono fatto male ad un dito mettendomi gli stivali, poi la mia bussola ha smesso di funzionare al chilometro 160. Alla fine ho guadato un fiume nell’ultima parte e ho danneggiato il disco posteriore. Solo quando ho visto l’elicottero della TV sopra di me ho capito che avevo vinto la tappa, sono contento ma ci vuole ancora molto prima dell’arrivo a Lima.”

Ha dichiarato questo Cyril Despres al termine della terza, faticosissima tappa della Dakar 2012. Il campione francese, nonostante non capisse nulla di come stesse andando, ha impartito un ritmo martellante staccando parecchio gli avversari e conquistando la classifica generale a discapito dello spagnolo Marc Coma.

Proprio il campione in carica ha trovato molte difficoltà, incappando in un errore di navigazione (ha preso il percorso riservato alle auto) che l’ha portato ad allungare il percorso di 14km. Frans Veroheven è arrivato secondo con la sua Sherco: “Ho corso davvero bene e non ho preso rischi, pensando alla navigazione e tutto è andato liscio. Ho finito la gara secondo dietro Cyril e sono molto contento, ma sono ancora più contento perchè oggi la Sherco ha dimostrato di poter dare ottime performance”.

Dakar 2012: Tappa 3

Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3

Sul gradino più basso del podio è salito Gonçalves con la sua Husqvarna, che ha dimostrato capacità non da poco già dalla prima tappa, mente male è andata anche al Chaleco Lopez: “Quella di oggi è stata una tappa difficilissima, sia per il caldo ma soprattutto per le tante pietre. Abbiamo fatto venti chilometri nel greto di un fiume tra pietre enormi, era puro trial. Ma l’importante è essere arrivati in fondo a una tappa così, giorno dopo giorno cerchiamo di andare avanti per arrivare in Cile in buona posizione.”

Il nostro Alessandro Botturi è il primo degli italiani, e ha chiuso in 14a piazza: “Ho fatto tutta la gara da solo, è stata una speciale molto fisica e navigata. Soprattutto la seconda parte era molto selettiva perché il terreno era insidioso e con tante pietre. Avrei potuto andar più veloce, ma ho preferito non prendere troppi rischi. Sto ancora imparando questa nuova disciplina, compresa la posizione in guida. Oggi infatti ho guidato molto più in carena e con il peso più spostato indietro. Non ho sofferto particolarmente l’altitudine, ma oggi ho fatto un proposito: per la prossima Dakar devo dimagrire almeno 10 chili!”.

Destano meno preoccupazione le condizioni del rider francese Sebastien Couè, che nel corso della seconda tappa è incappato in un incidente, perdendo conoscenza e rimanendo per diverse ore sotto il sole bollente del deserto. “Coue è stato ricoverato in condizioni critiche, con una ipertemia di più di 40 gradi” hanno riferito i medici dell’ospedale nella città di San Rafael, nella provincia di Mendoza. Tuttavia le condizioni sembrano migliorare, e ha ripreso conoscenza. Gli esami escludono danni cerebrali e potrebbe cavarsela fortunatamente con soltanto qualche contusione e tanta paura.

Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3
Dakar 2012: Tappa 3

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