MotoGP 2014, Marc Marquez: "Sembrava che il titolo non volesse più arrivare"

Abbiamo tutti ancora negli occhi le immagini del trionfo iridato di ieri di Marc Marquez (Honda Repsol), che conquistando il secondo posto nel GP del Giappone dietro alla Yamaha di un Jorge Lorenzo in forma smagliante si è assicurato la certezza matematica (l’unica che mancava) del secondo titolo iridato della MotoGP in altrettante partecipazioni. Per il vorace fenomeno di HRC, 21 anni compiuti a Febbraio, si tratta del quarto titolo iridato in carriera – considerando i trionfi in 125 nel 2010 e in Moto2 nel 2012 – e l’impressione di trovarsi davanti ad un ‘prescelto‘, ad uno di quei fuoriclasse destinati ‘a fare epoca‘ nella propria disciplina, è ormai decisamente una certezza.

Il secondo titolo iridato in MotoGP è solo l’ultima conquista di una carriera fulminante e già leggendaria, e sono in molti a chiedersi fino a dove potrà arrivare il giovane cannibale spagnolo. In un’intervista ufficiale rilasciata ieri durante i festeggiamenti, Marc Marquez ha confidato i suoi primi pensieri dopo il trionfo, ve la riproponiamo in forma integrale.

E’ più difficile vincere un campionato del mondo o 10 gare di fila?

“La verità è che gli errori che ho fatto in queste ultime gare mi hanno fatto apprezzare di più il fatto di aver vinto il Mondiale, perché la prima parte della stagione è stata molto buona, ma poi sembrava come se il titolo non volesse più saperne di arrivare. Ho fatto alcuni errori, forse causati da un eccesso di fiducia per il fatto di avere un vantaggio significativo in classifica. Quella serie di vittorie iniziali mi ha permesso di concedermi il lusso di rischiare un po’ più del solito, ma ero stato molto chiaro sul fatto che volevo vincere il titolo qui, in casa della Honda, e questo è stato molto bello.”

Guarda le foto della gara della MotoGP 2014 a Motegi

Hai vinto 4 campionati del mondo in 5 anni. Non hai l’impressione che la tua vita stia andando davvero veloce?

“Penso di non averne una piena comprensione. La cosa più importante è che mi sto godendo questo momento, adesso, perché non si sa mai cosa potrà succedere domani. Abbiamo vinto il titolo e ora dobbiamo festeggiarlo, come facciamo con ogni vittoria. E’ molto bello condividere questa gioia con il team. ”

Qual è il ricordo che spicca di più per ciascuno dei titoli che hai vinto in carriera?

“Ovviamente ogni titolo è speciale, e ognuno ha avuto i suoi ‘momenti’. Il titolo 125 è stato il primo per me, e questo è sempre molto eccitante. Inoltre è stato più difficile, perché sono riuscito a vincerlo solamente all’ultima gara. Il titolo Moto2 è stato una grande soddisfazione perchè aveva anche quel pizzico di rabbia dentro, a causa di quello che era successo l’anno precedente, con l’infortunio che mi aveva tenuto fermo per cinque mesi. Il titolo al primo anno in MotoGP è stata una grande sorpresa, e quest’ultimo titolo è per ringraziare la Honda, che mi ha permesso di portare tutto il mio vecchio team in squadra, ritrovandoci di nuovo tutti insieme e creando una grande atmosfera nel garage”.

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Che cosa avete migliorato rispetto all’anno scorso?

“Si cerca di migliorare in tutti gli aspetti, ma è anche vero che io mi sono adattato molto meglio al pacchetto moto-pilota: abbiamo sviluppato un telaio più focalizzato sul mio stile di guida, e questo mi ha aiutato a concentrarmi maggiormente sul migliorare come pilota, senza pensare troppo al miglioramento della moto in sé migliore.”

Come pensi di affrontare le rimanenti gare della stagione?

“Con la mentalità giusta per divertirmi. So che c’è ancora il posto di vice-Campione in gioco e che quindi gli altri piloti daranno il massimo, ma mi concentrerò sul fare del mio meglio e divertirmi in ogni gara.”

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Come troverai la motivazione per conservare il titolo nella prossima stagione?

“La motivazione si può trovare ovunque, soprattutto dopo aver fatto un’annata così buona. Si cerca di mantenere la stessa forma e di progredire, e anche il team ti spinge in questa direzione.”

Sarà tuo fratello Alex a vincere il Campionato del Mondo della Moto3?

“Quella è l’intenzione! Io lo aiuto e gli do tutto l’incoraggiamento possibile. Dobbiamo soprattutto togliergli da dosso quanta più pressione possibile, perché essere in testa al campionato ne comporta molta. Sarà importante aiutarlo a mantenere la calma, in modo che possa gestire bene la pressione, ma so per esperienza che la stagione è molto lunga ed in tre gare può ancora succedere di tutto.”

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Quali sono i tuoi piani per la pausa invernale?

“Non ci ho ancora pensato! Non ho sprecare il mio tempo con altre cose, volevo solo concentrarsi sul campionato.”

E se non ne avete ancora abbastanza del Campione del Mondo della MotoGP, vi consigliamo la visione del seguente video – pubblicato dal tedesco Gaskrank.tv – in cui un minuscolo Marc Marquez, all’età di 8 anni (con casco e moto ben fuori misura), sfidare il piccolo e occhialuto Aleix Espargarò ed il suo ancor più piccolo fratellino Pol. E già allora non scherzava per nulla…

Guarda la foto storia di Marc Marquez – Campione del Mondo MotoGP 2014

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