MotoGP: Jorge Lorenzo, "se sarò competitivo, sarà solo grazie a Yamaha"

In una intervista Jorge Lorenzo esalta il lavoro degli Ingegneri Yamaha

Di L. Lallai
Pubblicato il 24 gen 2012
MotoGP: Jorge Lorenzo,


“Se Yamaha sarà competitiva nel 2012 non sarà grazie a me, ma grazie agli ingegneri che sono gli unici che lavorano tutto il giorno al computer, disegnando le parti per il telaio e il motore. Io non capisco nulla di ingegneria motociclistica, è tutto nelle mani degli ingegneri Yamaha. L’unica cosa che posso fare è dare indicazioni sul comportamento della moto in pista, ma sono solo un pilota, come Stoner e Valentino. E’ importante dare il feedback sul comportamento della moto, ma il resto è lavoro degli ingegneri”

Commenta così Jorge Lorenzo al quotidiano spagnolo AS, con grande umiltà nonostante sia stato l’unico, lo scorso anno, ad aver impensierito Casey Stoner per una parte di stagione, con una moto nettamente inferiore come la M1. Forse pensando a questa situazione, aggiusta un po’ il tiro e si rivaluta dicendo che “nel 2010 Yamaha aveva 4 piloti e sono stato io il campione, l’anno scorso Honda ha corso con 4 ufficiali e il campione è stato Stoner, ma alla fine il pilota è una parte importante come la moto, anzi, forse un po’ di più”.

Continua poi ad analizzare l’anno passato: “Casey, oltre ad essere un talento sovrannaturale, ha anche una moto molto competitiva che mi ha costretto ad andare al limite. Questo porta più rischi, e in Australia ho commesso l’errore di voler riavvicinarmi a lui, e ho commesso un errore di cui mi pento. Ma dagli errori si impara.” Non si capisce bene dove voglia parare Jorge con questo discorso, ma siamo sicuri che con una moto al pari della Honda, ci sarà una lotta epica fra lo spagnolo e l’australiano. Speriamo che i cari ingegneri di Lorenzo facciano un lavoro con i fiocchi.

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