29°Airoh Mantova Starcross: Cairoli si prepara alla prima sfida italiana del 2012
Il cinque volte Campione del Mondo di Motocross Tony Cairoli si prepara ad affrontare l'apertura della stagione del prossimo 18 febbraio, con l'inizio della 29° edizione dell'Airoh Mantova Starcross.
Qualche giorno fa è stato ospite della Ferrari presso lo stabilimento di Maranello, dopo di che ha continuato a prepararsi per affrontare al meglio la prima sfida della stagione 2012, una sfida internazionale in terra italiana che si disputerà presso il Crossodromo Tazio Nuvolari di Mantova. Stiamo parlando della 29° edizione dell‘Airoh Mantova Starcross e il protagonista di oggi è il cinque volte Campione del Mondo di Motocross: Tony Cairoli.
Da qualche settimana, Tony aggiorna quotidianamente i suoi followers sui principali social network, condividendo con loro foto delle piste in cui si trova e i suoi stati d’animo. Il Campione di Patti non nasconde dunque l’impegno e la costanza che mette nella sua preparazione. Il Team KTM Red Bull De Carli lo segue lungo tutto lo Stivale, migliorando la moto e assecondando le scelte del pilota.
Dopo l’incontro con l’altro protagonista dello Starcross 2012, David Philippaerts, lo Studio Bergonzini ha intervistato Tony, che si è mostrato pronto e impaziente di affrontare questo nuovo anno di gare partendo proprio dalla sfida di Mantova. Segue l’intervista completa.
Il letargo delle moto è ormai finito. Che inverno è stato per il 5 volte Campione del mondo?
«Era ora, sinceramente ero stanco di stare fermo a riposo. Abbiamo ripreso dopo la Befana con i test in Italia in diverse piste, stiamo lavorando parecchio sulle moto nuove. Abbiamo ancora delle migliorie da apportare, ma sono convinto che per lo Starcross sarà tutto in ordine».
Parliamo della preparazione in vista del debutto di Mantova, su cosa sta lavorando?
«Soprattutto sulla condizione atletica e sulla parte muscolare. Il recupero dall’infortunio alla mano sinistra del Motocross delle Nazioni è stato ottimo ma a volte il ginocchio sinistro che mi ero rotto in SudAfrica nel 2008 mi crea fastidi. Stiamo lavorando per avere una condizione ottimale e per evitare problemi in una stagione come sempre lunga e difficile. Rispetto all’anno scorso il programma di allenamento è cambiato soprattutto per questa necessità, corro meno a piedi, faccio più palestra, ma man mano che ci avviciniamo al 18 febbraio tornerò ad allenamenti più bilanciati con mix di moto e atletica».
Ha dichiarato che a Mantova correrà con la KTM SX 350cc, la moto è pronta?
«La scelta è stata effettuata proprio da voi, durante i test ufficiali di novembre. La nuova 450cc mi era piaciuta tantissimo, ma penso che la 350cc sia ancora quella che si addice di più alle mie caratteristiche. Per quanto riguarda la messa a punto, la 350 è una cilindrata ancora giovane e c’è sempre qualcosa di nuovo da provare. Per le sospensioni c’è stato un ottimo passo in avanti per quanto riguarda il mono ammortizzatore che è stato completamente rifatto. Le forcelle hanno nuovi trattamenti e nuove tarature interne che le hanno migliorate ulteriormente. Come motore siamo al pari di alcune 450. La moto c’è, non ci sono problemi».
E come ha trovato il Città di Mantova, durante i test di novembre?
«Come sempre mi è piaciuta molto, per questo la utilizziamo così spesso come nostro circuito test. A novembre era smossa, quindi molto più divertente per i miei gusti. Per lo Starcross come da tradizione troveremo un circuito lavorato al meglio e ottimale nel fondo, con tanti salti. Speriamo nel sole che allo Starcross non manca mai».
Quattro vittorie a Mantova, nei GP del 2007, 2008 , 2010 e nello Starcross 2010 quando impose al mondo la sua idea di gareggiare con una 350, dominando le tre manches. Punta a ripetersi?
«Partiamo per fare bene e per fare spettacolo con tutto il team, perché Mantova è una gara che si corre anche per il pubblico, per i fans, per fare provare a gente nuova le emozioni del motocross. So che tutti si aspettano da me la vittoria, ma Philippaerts non starà di certo a guardare mentre Bobryshev ha dimostrato di esser capace di stare davanti, saranno tre manches tiratissime, come sempre».