Supertwins DVM RL 12
Il team Usablenet presenta la Supertwins RL12, creata da Marino delle Vedove.
Fortemente voluta dal team Usablenet che ne ha affidato la realizzazione a Moto Atelier, la RL 12 è una Supertwins nata per collocarsi ai vertici della categoria. La coniugazione esemplare delle innumerevoli qualità di questo prototipo, esalta l’immediato impatto della sua immagine, una visione che non può che stupire. Difficile pensare che sia un lavoro artigianale, sia per l’importanza strutturale del lavoro svolto, che per la certosina rifinitura dei particolari.
Il motore è derivato dal 1198 Ducati a cui sono stati adattati cilindri a 2 valvole, sormontati da teste raffreddate ad acqua appositamente realizzate per questa special. Snocciolando in breve i dati di questo 4T a V di 90°, scopriamo che ha alesaggio 106mm,Corsa 67,9mm, distribuzione bialbero in testa a 2 valvole per cilindro con bilanciere interposto; pastiglia di registro e molle di richiamo con comando a cinghia dentata. Le valvole sono in titanio, con diametro 54 all’aspirazione e 45 allo scarico. Alimentato da iniezione elettronica EFI EURO 4, con auto mappatura, 2 corpi farfallati da 55 e 2 iniettori a 12 fori posti sopra la farfalla, capaci di spingere la pressione del carburante a bar.
L’accensione è elettronica a scarica induttiva, con due candele per cilindro e l’alternatore a secco da 200W. Il raffreddamento a liquido è garantito da una pompa capace di 80 litri/minuto, gestita dalla centralina. La frizione a secco è dotata di antisaltellamento ed il cambio è a sei rapporti. Questo propulsore raffinatissimo, è stato montato su ciclistica Bimota DB5, anch’essa assoggettata a numerosi lavori di modifica, a partire dalle piastre che sono state realizzate ex novo per ruotare all’indietro di circa 3 cm il motore, e creare i giusti spazi al possente pompone.
Tale adeguamento ha richiesto anche la realizzazione di un apposito serbatoio artigianale, in alluminio, attualmente ancora in fase evolutiva per quanto riguarda la sua conformazione definitiva, oltre ad un air-box studiato ad hoc. Il forcellone è anch’esso di derivazione Ducati, il monobraccio a traliccio che equipaggia la Monster S2R è stato scelto in virtù di alcuni precedenti esperimenti già collaudati positivamente su questa ciclistica. La sospensione posteriore è una Double System ad aria, come la forcella anteriore che si presenta nella consueta soluzione a steli rovesciati; i cerchi a 5 razzi in carbonio, sono il tocco finale di questa opera esclusiva.
Il primo shake down della moto è stato effettuato in una quanto mai gelida Rijeka e sono iniziati i primi lavori di sgrezzamento ed i commenti del tester sono stati quanto mai positivi. Certo, non si è guardato al crono, ma la moto si è dimostrata da subito veloce e sincera, e dopo solo alcune tornate è stata definita la mappatura ideale. La ciclistica è nata bene, basterà ora solo lavorare per trovare i set-up giusti. Proprio a questo scopo, Marino Delle Vedove, costruttore di questo gioiello, sta valutando alcune candidature per guidarla ai vertici della categoria.