Yamaha Xenter 125. il TEST di Motoblog
Abbiamo provato a Barcellona il nuovo 125 a ruote alte di Yamaha
Xenter è un nome che già conosciamo, nei primi giorni del novembre scorso abbiamo provato la versione 150 dello scooter entry level a ruote alte di Yamaha, una pedina importante nel programma 2012 della casa di Iwata, che finalmente debutta nelle piccole cilindrate proprio con la tipologia di mezzo per la mobilità urbana che spopola nel nostro stivale.
Arriva con leggero ritardo la cilidrata 125, che rende l’Xenter adatto a chi non possiede la patente da moto e ai 16enni desiderosi di muoversi in città, e non cambia i connotati di uno scooter ben riuscito, un mix di elementi che ci è subito piaciuto fin dal primo approccio e che – come da ultima analisi nel caso del 150 – si pone come accanito rivale del re del mercato, l’Honda SH, superandolo addirittura sotto alcuni aspetti.
Siamo stati a Barcellona, per la presentazione internazionale dell’Xenter 125. Quel che abbiamo trovato è un habitat ideale per il piccolo di casa Yamaha, un dedalo di viuzze, traffico e lughi viali che abbiamo affrontato completamente sotto la pioggia e il freddo. Una sfortuna per certi versi, ma una condizione reale di utilizzo quotidiano che ci ha dato la possibilità di testare ciclistica e agilità in una condizione climatica che spesso si incontra anche nelle città italiane.
Donne e neofiti, ma non solo
Yamaha ha pensato alle donne in primo luogo per l’Xenter 125. Come sappiamo il mercato dei ruote alte di piccola cilindrata differisce parecchio da quello delle moto, per l’utenza si tratta soprattutto di mezzi di trasporto urbano e poco conta, in questo caso, la passione, l’esperienza di guida o il culto dell’oggetto, chi compra un mezzo di questa tipologia lo fa quasi esclusivamente per necessità, e per questo è giustificato il target assolutamente eterogeneo, con un occhio di riguardo alla categoria femminile che risulta maggiore per questi mezzi e questa cilindrata rispetto a tutte le altre nicchie del mercato, esattamente il 35% del parco circolante dei 125 a ruota alta è condotto da donne.
Per un individuo come il sottoscritto è difficile mettersi nei panni di una donna, non essendo mai stato tale, ma è molto più semplice ragionare come farebbe un neofita. Secondo le ricerche di mercato Yamaha, l’utente del 125 a ruote alte per il 41% dei casi è uno scooterista alla prima esperienza su due ruote a motore, quasi la metà dell’intero mercato quindi è indirizzato a coloro non hanno mai preso in mano uno scooter.
Ripetiamo, donne e neofiti, ma non finisce qui. Come abbiamo detto l’Xenter 125 entra in un settore dove le tipologie d’utenza sono svariate, e per fasce d’età notiamo che chi si rivolge a questo mezzo ha nel 53% dei casi fra i 30 e i 49 anni, nel 33% più di 50 anni e solo nel 13% meno di 30. In sostanza, l’Xenter si rivolge molto a coloro non sono motociclisti ma che avendo l’esigenza di spostarsi in città per lavoro necessitano di un mezzo ideale per la mobilità urbana.
Com’è fatto?
Se avete letto il test dell’Xenter 150, conoscete bene le caratteristiche di questo scooter. Riassumendo i punti chiave del mezzo possiamo senza dubbio mettere la qualità e la cura dei dettagli fra i principali. L’Xenter è un mezzo fatto davvero bene, con una cura costruttiva ai livelli della concorrenza diretta e alcune chicche che gli danno un carattere ben preciso. Lo scopo dei tecnici Yamaha non era tanto replicare il successo dell’SH copiandone le soluzioni ma proponendo qualcosa di nuovo che crei una valida alternativa. In questo campo è molto difficile ma pare ci siano riusciti alla grande.
L’accoppiamento e la qualità delle plastiche è da riferimento, ci è piaciuto in particolare il controscudo, la trama della plastica sulla parte delle ginocchia a contrasto con quella liscia dei bordi. Molto interessante la soluzione delle “placche” argentate che dalla base della pedana si alzano fino al bordo dello scudo, questo risulta non tanto ampio e di forma bombata, con il classico doppio proiettore in stile Yamaha.
Il posteriore presenta una sella molto ampia e comoda, svasata in corrispondenza della punta per garantire un corretto appoggio a terra anche alle persone di bassa statura. Il codino di ispirazione motociclistica è dotato di faro a led e di piastra per il bauletto integrata nella parte finale della carrozzeria, un elemento che non sporca la visuale posteriore dato che ogni Xenter è offerto di serie con bauletto.
User friendly, a prova di inesperto
L’Xenter ha portato alcune novità che mettono assieme sicurezza e funzionalità. Partiamo dalla molla orizzontale posteriore, che tramite un link diretto al piccolo forcellone con uno schema che richiama molto da vicino i cantilever da sempre utilizzati su moto e auto, ma mai prima d’ora su uno scooter. Con questa soluzione l’azione ammortizzante acquista efficienza, la molla non è collegata direttamente al carter motore e quindi gestisce meglio le asperità dell’asfalto limitando i trasferimenti di carico e di conseguenza l’effetto “gondola sul canal grande” tipico degli scooter dopo aver preso un avvallamento o una buca di notevoli dimensioni.
Il cavalletto centrale è un altro elemento a prova di inesperto. Il fulcro della stampella è stato spostato il più possibile vicino al centro di gravità del mezzo, così da risultare davvero facile da azionare, qui si è pensato chiaramente alle donne e alla loro poca dimestichezza con il sollevamento di carichi pesanti. Sull’Xenter 125 – come anche sul 150 – sollevare lo scooter non è più un problema, tanto che in Yamaha hanno preferito lasciare soltanto il cavalletto centrale eliminando la stampella laterale.
Terza ed ultima caratteristica unica è la pedana. Il telaio che passa sotto la pedana piatta con un doppio trave perimetrale (e non con uno centrale come tutti gli scooter della concorrenza) aumenta la stabilità e la possibilità di caricare oggetti. Con il radiatore spostato in basso a destra, appena dietro i piedi del guidatore, c’è spazio in abbondanza per le gambe e per il classico cartone d’acqua da sei pezzi. E’ la pedana più ampia della categoria.
Allo stesso modo sono stati ricavati vani portaoggetti sotto la strumentazione (anche se è un po’ troppo piccolo, ci sta a malapena un telefono di penultima generazione o un telepass) e sotto la sella. Purtroppo lo spazio a disposizione è davvero limitato, la sospensione occupa molto spazio e ha costretto a limitare il sottosella ad un piccolo pozzetto per guanti e tuta antipioggia, anche per questo motivo il bauletto (dalla capienza di 39 litri, due caschi jet o midi) è offerto di serie, per compensare l’assenza di spazio dove di solito si trova.
Come va questo 125?
Con l’Xenter, Yamaha ha voluto fare le cose per bene, costruendo un’unità propulsiva tutta nuova che potesse lavorare al meglio sul nuovo telaio per ridurre consumi e costi di manutenzione, oltre ad offrire prestazioni al top, in linea con l’immagine del prodotto. Con il 150 sono riusciti ad esprimere al meglio queste aspettative, offrendo il motore più potente e corposo della categoria, mentre rialesando il gruppo termico per farlo diventare di 125cc hanno trovato una soluzione di compromesso che non è al top delle performance, ma offre comunque un ottima guida soprattutto quando si viaggia ai medi regimi, che alla fine in città sono quelli che contano di più.
Per parlare nel dettaglio del motore, si tratta di un monocilindrico 4 valvole SOHC in grado di sviluppare una potenza massima di 11,7CV a 7500 g/min, con una coppia massima di 12,1Nm a 7000 g/min. Già dai numeri vediamo quanto sia favorita la coppia rispetto alla potenza, e questo si traduce in una miglior curva di coppia, molto regolare e “schienata” bene ai regimi medi, dove il piccolo monocilindrico da il meglio di se.
Di contro c’è una risposta al gas non proprio immediata, ma questo conta soltanto al semaforo dove la guerra a chi spunta prima non ha quartiere. In compenso l’erogazione è fluida e molto morbida, quasi totalmente assente l’effetto on-off e la ripresa dai medi regimi è buona. Purtroppo non abbiamo potuto verificare la velocità massima, avendolo usato solo in centro cittadino (Barcellona è meno trafficata delle metropoli italiane ma ricca di semafori).
Il comportamento dinamico merita un aggettivo che vale più di tutti gli altri: stabile. Il mono posteriore in quella posizione lavora davvero bene, e il comportamento dinamico del mezzo giustifica il sacrificio del vano sottosella in favore dell’elemento ciclistico. Assorbe le asperità in maniera egregia per essere un piccolo ruote alte, e rimane molto stabile nei curvoni veloci. In fase di frenata il sistema combinato UBS (Unified Braking System) agisce sul disco anteriore da 267mm e sul tamburo posteriore contemporaneamente, risultando efficiente e non arrivando mai al bloccaggio completo di entrambe le ruote.
Come constatato nella prova del 150, lo sforzo alla leva sinistra in fase di frenata energica è un po’ troppo elevato e quest’ultima risulta un po’ spugnosa, ma sull’asfalto bagnato della città spagnola – che presenta la segnaletica orizzontale più infingarda che abbiamo mai incontrato – l’impianto si è comportato in maniera egregia con un buon mordente e soprattutto una giusta ripartizione della frenata fra anteriore e posteriore. Unica nota negativa, le gomme. Sono le stesse montate nel 150 ma in condizioni di asfalto bagnato sono sorti i limiti di una copertura di non grande qualità, che risulta dura e poco comunicativa.
Conclusioni
Le condizioni pessime del meteo di Barcellona (8 gradi di temperatura massima e pioggia costante, forte a tratti) ci ha limitato l’utilizzo dello Xenter 125 al solo asfalto bagnato ma ci ha conquistato per la sicurezza che è capace di infondere anche con asfalto viscido, e ci sentiamo di rettificare il giudizio sui freni dato alla prova del 150, quando abbiamo criticato la poca potenza dell’impianto, che in questo caso si è dimostrata più che sufficiente e soprattutto molto ben equilibrata, seppure l’impegno muscolare sulla leva sinistra risulti ancora troppo elevato. In conclusione un po’ di dati utili per l’acquisto: disponibile da febbraio in tre colorazioni (Avalanche White, Sky Blue e Midnight Black) a 2.890€ f.c. Con bauletto e parabrezza di serie.
Pro e Contro
Piace
Stabilità
Prezzo e dotazione di serie
Plastiche e accoppiamenti
Non Piace
Leva sinistra dura da azionare
Vano sottosella ridotto
Gomme di primo equipaggiamento
Scheda Tecnica
MOTORE
Tipo motore Monocilindrico, raffreddato a liquido, 4 tempi,
SOHC, 4 valvole
Cilindrata 125 cc
Alesaggio x corsa 52.0 x 58.7 mm
Rapporto di Compressione 11.0 : 1
Potenza massima 9.2 kW @ 7,500 rpm
Coppia massima 11.9 Nm @ 7,250 rpm
Lubrificazione Carter umido
Alimentazione Iniezione
Sistema di accensione T.C.I.
Sistema di avviamento Elettrico
Sistema di trasmissione Automatica
TELAIO
Sospensione anteriore Forcella telescopica
Escursione anteriore 100 mm
Sistema sospensione posteriore Forcellone oscillante
Escursione posteriore 92 mm
Freno anteriore Disco singolo idraulico Ø 267 mm
Freno posteriore Tamburo Ø 150 mm
Pneumatico anteriore 100/80-16
Pneumatico posteriore 120/80-16
DIMENSIONI
Lunghezza 1.990 mm
Larghezza 690 mm
Altezza 1,135 mm
Altezza sella 785 mm
Interasse 1.385 mm
Altezza minima dal suolo 140 mm
Peso in ordine di marcia 142 kg
Capacitá serbatoio carburante 8 L