MotoGP, Lorenzo: "Valentino Rossi è un esempio per i giovani e uno stimolo per me"

Che il 2014 sia stato un anno sportivamente funesto per Jorge Lorenzo è cosa evidente: il fuoriclasse maiorchino della Yamaha, che a inizio anno era stato pronosticato da tutti come il principale rivale per il titolo per l’allora neo-incoronato Marc Marquez (Honda Repsol), è infatti incappato in una stagione decisamente avara di soddisfazioni, iniziata malissimo con il ‘doppio zero‘ di Losail e Austin per due suoi errori (caduta in Qatar, falsa partenza in Texas) e proseguita nell’ombra di un inarrestabile Marquez, capace di inanellare subito 10 vittorie consecutive che in pratica avevano chiuso il discorso titolo mondiale già prima della pausa estiva.

Nell’ultima parte di stagione, anche grazie ad un miglioramento della Yamaha M1, sia lui che il compagno di box Valentino Rossi sono riusciti a spezzare l’egemonia sul campionato della Honda conquistando due vittorie a testa, ma il bilancio finale di Lorenzo non può essere considerato soddisfacente: 2 vittorie, 6 secondi posti, 6 terzi posti, una pole ed il terzo posto finale in campionato non sono un brutto score, ma per un pilota abituato a lottare per il titolo e che, quando andava male, arrivava al massimo secondo, si tratta di una chiara involuzione.

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In una recente intervista, Jorge Lorenzo ha fatto un’analisi della stagione appena conclusa andando a toccare diversi argomenti interessanti. Per quanto riguarda i suoi risultati in pista, lo spagnolo è stato lapidario:

“Beh, credo che tutto sommato non sia stata una delle mie migliori stagioni da quando sono passato in MotoGP. E’ stata una delle peggiori, non troppo diversa dal 2008 [il suo primo anno nella Premier Class]. All’epoca non ero così continuo, avevo iniziato bene e finito piuttosto male, mentre adesso ho fatto un po’ il contrario: all’inizio è stato davvero difficile, poi, poco a poco, sono migliorato. Durante la stagione, sia io che la moto siamo migliorati, e alla fine, dal Sachsenring in poi, anche i risultati hanno iniziato ad essere sempre meglio.”

“Ogni pilota ha il suo peggior nemico in se stesso. Devi sempre lottare contro te stesso in allenamento, e per superare i tuoi problemi. Se non provi sempre a migliorati non riuscirai mai a vincere contro gli altri, perché stiamo parlando dei miglior campionato di motociclismo del mondo. Qui tutti hanno talento e tutti lavorano veramente duro, e se non si lavora abbastanza si perde.”

“Il livello attuale è veramente alto, soprattutto per quanto riguarda i primi quattro piloti del campionato: mi riferisco a velocità, passo e concentrazione. Per fare un altro passo avanti è davvero difficile, ma è chiaro cristallo che se si è in una perfetta forma sia fisicamente che mentalmente e la moto funziona bene tutto è più facile. Nel mio caso è così; se io sto bene e piuttosto concentrato posso lottare per le vittorie.”

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Ma c’è qualcosa che Jorge Lorenzo vorrebbe ‘rubare‘ ai suoi avversari?

“A Valentino ruberei i suoi titoli mondiali (ride). Scherzi a parte, vorrei rubargli le sua capacità d’improvvisazione in gara, ma anche la sua intelligenza nel gestire la corsa quando è in moto. Per quanto riguarda Dani [Pedrosa], penso che abbia una grande tecnica e anche qualche vantaggio in accelerazione per via del suo peso, e lo vedi in uscita curva. E per quanto riguarda invece Márquez, mi prenderei la sua mentalità. Lui non si arrende mai e cerca sempre di vincere, anche nelle condizioni più difficili. A volte si prende troppi rischi, ma ci prova sempre.”

“Marc è fortissimo e ha grandi qualità. Una di queste è che impara molto rapidamente, ma anche in frenata è molto forte e ha un particolare stile di guida che gli permette di giocare con la moto. La Honda gli consente di sfruttare questo tipo di stile, forse grazie al telaio che sembra più flessibile. Può usare uno stile che per certi versi ricorda il supermotard e, ovviamente, è un rivale difficile con cui combattere con faccia a faccia. Vuole sempre dominare, in ogni sessione, e questo è molto stimolante per noi, ci spinge a cercare di batterlo.”

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Il calo di rendimento di Lorenzo nel 2014 ha fatto da contraltare all’aumento di competitività di Valentino Rossi, che dopo essere tornato in Yamaha lo scorso anno con risultati controversi (e diversi quarti posti) quest’anno ha decisamente ritrovato la competitività con ben 13 podi complessivi ed il secondo posto nel Mondiale. E lo stesso Jorge Lorenzo ha voluto lodare le capacità del compagno:

“Beh, [Valentino] è incredibile e si merita il suo successo. Non lo scopriamo certo adesso, è un pilota che ha combattuto contro tre o quattro generazioni diverse eppure continua ad essere molto competitivo. Non è necessario parlare delle sue statistiche, perché sappiamo già che sono impressionanti. Ha sofferto nei due brutti anni con Ducati, poi ha fatto un anno ‘normale’ con Yamaha, e ora continua a salire sul podio e vincere le gare: è un qualcosa di incredibile, che nessuno ha mai fatto in passato. Penso che sia un esempio per i piloti più giovani, che da lui possono imparare come fare a migliorasi e a non mollare mai, cercando di adattarsi ai tempi. L’anno scorso lo battevo regolarmente, ma in questa stagione bisognava faticare molto. Valentino rappresenta uno stimolo anche per me!”

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