Moto rubate in Italia e rivendute 'legalmente' online in Ucraina

Lo smercio di motociclette e automobili rubate in Italia è molto diffuso nei Paesi dell’Est, meta abituale dei mezzi scomparsi dal nostro Paese. Ma tutto si evolve e anche la criminalità organizzata si adatta ai tempi moderni. Così, per chi è nel mondo del commercio, quale vetrina migliore per aumentare le proprie vendite se non utilizzare il web? L’e-commerce è esplosa nell’ultimo decennio e, ora, anche i ladri ne fanno uso. Impunemente.

Nei giorni scorsi ne hanno parlato anche “Le Iene” e andando a spulciare online sono diversi i siti ucraini sospetti. A dir poco. Il primo ad avere l’onore delle cronache era motosale.com.ua, un sito molto artigianale che ricorda più le bacheche di vendita di oggetti usati che un vero negozio online. L’ultimo della serie, invece, è moto-italy.com.ua, un vero e proprio shop virtuale rivolto alle motociclette d’importazione italiane.

Ma come fanno queste organizzazioni criminali a essere così spudorati senza paura di subire conseguenze? Negli ultimi anni sono stati diversi i motociclisti italiani che su siti come motosale o moto-italy hanno ritrovato la moto rubata poco prima in Italia. E sono state fatte tutte le denunce, così come la polizia postale ha potuto confermare che decine di motociclette in vendita risultano rubate. Purtroppo, però, l’Ucraina non è uno Stato membro dell’UE e, dunque, i privati cittadini non possono far valere le loro denunce.

A intervenire, infatti, può essere solo l’Interpol, su segnalazione delle forze di polizia nazionali. Il problema con l’Interpol, però, sono i lunghissimi tempi burocratici cui si aggiunge la situazione politica nell’ex Stato sovietico, che rende un intervento di polizia internazionale praticamente impossibile. E, così, chi si ritrova con la propria motocicletta rubata rischia di ritrovarla spudoratamente venduta su siti che pubblicizzano il “made in Italy”. Senza poter fare nulla.

via | insella.it