Caschi integrali: Altroconsumo chiede maggior sicurezza

Inchiesta di Altroconsumo sulla sicurezza dei caschi integrali da moto. 7 caschi su 10 sono insicuri

Di Gianluca
Pubblicato il 28 feb 2012
Caschi integrali: Altroconsumo chiede maggior sicurezza

Altroconsumo ha realizzato un’inchiesta importante sui caschi integrale. Nel 2010 i veicoli coinvolti in incidenti stradali in Italia sono stati 394.684 ed il 18,8% (74.200) di questi erano moto o ciclomotori. I caschi moto in vendita sul mercato non sono tutti uguali e se sottoposti a prove sulla sicurezza reagiscono in modo diverso. Su dieci che ne ha testati Altroconsumo sette sono stati bocciati; di questi sei non rispettano le norme obbligatorie previste dal Regolamento internazionale ECE R22 -05.

I caschi integrali coprono il 25% del mercato, – prosegue la nota dell’associazione – sono quelli da cui il motociclista si aspetta la protezione maggiore. Sono stati considerati modelli di diverso livello di prezzo, da 85 a 460 euro. Le verifiche sui prodotti, realizzate in un laboratorio specializzato e certificato per l’omologazione, sono state sia quelle per le prove di conformità, previste dal Regolamento internazionale – cioè impatto, resistenza del cinturino e del sistema di ritenuta, sicurezza meccanica e ottica delle visiere – sia alcune extra norma sull’assorbimento degli urti in punti diversi da quelli previsti dalle prove standard.

Tre dei prodotti dell’inchiesta superano tutte le prove, anche quelle extra norma. Il migliore in assoluto tra i dieci testati è il modello Shoei XR1100. Questo significa che fare il massimo per la sicurezza dei centauri è possibile. Altroconsumo ha segnalato i caschi non sicuri ai produttori e al ministero dei Trasporti. Sulla base dei risultati dell’indagine i prodotti che non superano le prove di impatto previste dalla norma andrebbero ritirati dal mercato.

Altroconsumo chiede infine al ministero di adottare le misure previste a tutela della salute e sicurezza dei consumatori effettuando controlli immediati e diffusi sui caschi in commercio. Emerge quindi l’inadeguatezza del testo della norma per le prove di sicurezza. Il video mostra l’animazione delle prove effettuate sui caschi.

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