MotoGP: Casey Stoner uomo da battere. Ultima chiamata per Rossi-Ducati

Approfondimento sulla tre giorni di Test MotoGP di Sepang. Casey Stoner di dimostra ancora una volta il pilota da battere. Indietro Valentino Rossi con la Ducati

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 1 mar 2012
MotoGP: Casey Stoner uomo da battere. Ultima chiamata per Rossi-Ducati


Adesso, dopo i test “tribolati” di Sepang, non resta che aspettare le ultime prove del 23-24 marzo a Jerez, quindi l’8 aprile l’avvio stagionale di Losail. Oltre alla pioggia, anche stavolta a Sepang, il protagonista resta in assoluto Casey Stoner. L’australiano non abbatte il muro dei due minuti (ma stavolta la pista è più lenta per tutti) ma con la 1000 sembra ancor di più (si può dire?) a proprio agio, come se la nuova RC213V fosse un vestito tagliato su misura per lui.

Tutti i piloti in pista e relativi staff tecnici sono impegnati per risolvere problemi di trazione e grip, riduzione del chattering, e per capire meglio il da farsi di fronte al nodo consumo carburante e a quello delle gomme, ma alla fin fine il più veloce resta il “canguro”. Vista l’aria che tira non ci vuole molto a capire che Stoner-Honda è il super binomio da battere: obiettivo non facile, né per Pedrosa, comunque anche oggi alle spalle dell’australiano, né per i pur validissimi piloti Yamaha (le moto della Casa di Iwata sono cresciute, ma … non basta) Lorenzo, sempre fortissimo, Spies attesissimo con le 1000, tanto meno per i ducatisti Rossi (decimo tempo, gap di un secondo) e Hayden, ultimi fra le MotoGP davanti alle CRT.

Un plauso al nostro Dovizioso, a tre decimi da Stoner, in crescita, dopo i primi test farlocchi per la spalla rotta nel cross il 6 gennaio. Chiamando le cose per nome, la parola giusta per la Ducati è una sola: delusione. Barberà gira davanti ai piloti ufficiali della Casa di Borgo Panigale (sesto tempo a 7 decimi e mezzo da Stoner) ed è difficile dare a questo dato una motivazione positiva per le prestazioni di Rossi e Hayden. Nessuno, tanto meno l’italiano e l’americano, sono in vacanza a Sepang.

A volersi “inventare” l’ottimismo, ci si può consolare nel … “passo avanti” di Valentino rispetto al primo test di Sepang: dal gap di 1”.2 al gap di 1”077 di oggi. Tutto qui. Intendiamoci, Rossi ce l’ha messa tutta, girando e tirando senza “distrazioni”. Chi dice che la Ducati non era a Sepang per fare il tempo, racconta balle. I fatti, allo stato attuale, sono la fotocopia della passata stagione. A scanso di equivoci, a nostro modesto parere, il problema non sta nel manico di Valentino. I nodi sono altrove. Il che, evidentemente, rende tutto maledettamente più complicato.

MotoGP 2012 - Test Sepang 01 Mar
MotoGP 2012 - Test Sepang 01 Mar
MotoGP 2012 - Test Sepang 01 Mar
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