Moto3 Cev 2015, vero mondiale “Junior” o solo … mondialino?
Con tutta la buona volontà di vedere il bicchiere mezzo pieno, stavolta resta un po’ di amaro in bocca nello scorrere il calendario 2015 dell’inedito Junior World Championship Moto3.
Non vogliamo sottovalutare la decisione di dare una ulteriore spinta e una innovativa lucidata – ammantandolo con i colori iridati – al CEV (Campionato spagnolo di velocità), già significativo sul piano della qualità tecnico-agonistica dei partecipanti nonché di quella organizzativa e mediatica.
Hanno fatto bene il promoter-monopolista Dorna e la Fim a dare valenza internazionale e un campionato già di fatto extra nazionale (partecipandovi piloti e team non solo spagnoli) mettendoci sopra la ciliegina iridata con la inedita valenza di Campionato del Mondo Junior Moto3 (oltre a nominare “europeo” il campionato riservato alla Moto2 e alla Sbk ex Cev).
Non c’è dubbio che l’appellativo di “iridato” porterà nuova linfa alla Moto3 con nuovi piloti, nuove moto, nuovi team, nuovi sponsor, grazie anche alla copertura mediatica internazionale che la Dorna non farà certo mancare alla sua nuova creatura.
Dove sta, allora, la nostra mezza delusione? Ci saremmo aspettati sin dal 2015 un campionato con tappe in più nazioni europee, quanto meno in Italia, Olanda, Germania, Inghilterra, Cecoslovacchia ecc., laddove, cioè, oltre a una forte cultura e passione motociclistica, c’è un vivaio piloti di ottimo livello,(e moto oltre le solite due-tre marche…) in grado di lottare per il nuovo titolo.
Il calendario appena presentato propone gare a Portimao (26 aprile), Le Mans (17 maggio), Catalogna (21 giugno), Aragon (5 luglio), Albacete (6 settembre), Navarra (4 ottobre), Jerez (1 novembre), Valencia )15 novembre). Intendiamoci, sono tutti circuiti di livello mondiale, con fior di strutture e gran pubblico.
Ma, appunto, può definirsi “mondiale” un campionato quasi esclusivamente di lingua spagnola (con l’eccezione – già sperimentata – di Le Mans), assente in tutte le altre nazioni, a cominciare dall’Italia?
Così facendo, più che “junior” questo ci pare un campionato “mini”, un voler cambiare cornice al solito quadro. Perché si è fatta questa scelta? Problemi organizzativi (ed economici?) insormontabili, con il “no grazie” dei circuiti (e delle federazioni motociclistiche) in Italia, Olanda, Germania ecc? Che dice la Fim? E la nostra Fmi?
C’è da augurarsi, se non in un immediato ripensamento, quanto meno in un futuro diverso, facendo davvero di questo “mondialino” Moto 3, sin dal 2016 non un replay del Cev ma un vero “mondiale junior”, con tappe in vari Paesi. E’ chiedere troppo?