Moto3 2015, Bagnaia: "Spero di essere all'altezza del potenziale della Mahindra"

Per Francesco ‘Pecco‘ Bagnaia, il 2015 sarà la terza stagione nel Mondiale Moto3, e per lui sarà sicuramnte cruciale andare a raccogliere quel genere di risultati che fino ad ora gli è sempre sfuggito. Il giovane talento torinese, dopo una stagione in chiaroscuro nel team SKY Racing VR46 (16° in campionato a quota 50 punti, con il 4° posto di Le Mans come miglior risultato stagionale), si è unito al team Mahindra Mapfre Aspar Moto3, da quest’anno team ufficiale della casa indiana nella classe minore del Motomondiale.

Il suo adattamento alla nuova squadra e alla nuova moto sembrerebbe essere partito decisamente con il piede giusto, con Bagnaia subito protagonista nei primi test invernali in vista della stagione 2015 (suo il miglior crono della ‘tre-giorni‘ di Jerez de La Frontera ed il secondo nella ‘due-giorni’ di Valencia). In alcune recenti dichiarazioni, lo stesso Bagnaia si è compiaciuto per l’ottimo inizio della sua nuova avventura, che lo vedrà condividere il box con gli spagnoli Juanfran Guevara e Jorge Martin:

“Il team Aspar è una grande squadra che ha vinto un sacco di titoli nel passato recente, sono uno dei punti di riferimento Motomondiale: era un’occasione clamorosa che non potevo lasciarmi scappare. Adotro la mia nuova squadra: Maurizio Soli (capo-meccanico) e Roberto Dalla Nora (analisi dati) sono due persone di grande esperienza, che mi hanno accolto a braccia aperte, mentre Paolo Mancin e Gian Carlo Domenechini, i miei meccanici, sono molto professionali e socievoli. Mi fanno sentire a casa, mi diverto molto con loro. C’è stata subito una grande intesa tra di noi sin dall’inizio, e questo è molto importante.”

“Anche con i miei nuovi compagni di squadra mi sono trovato subito bene. Jorge in un primo momento era un po’ timido, non parlava mai: lo abbiamo aiutato un po’ ad uscire dal suo guscio, e adesso non zitto per un minuto! Peggio di Juanfran (ride). Ci siamo trovati magnificamente tra di noi, così tutto è più facile. Sono molto veloci, e nei test a Jerez abbiamo fatto tempi simili. Juanfran ha fatto molta esperienza e averlo come compagno di squadra potrebbe rivelarsi molto utile. Jorge potrebbe avere bisogno del nostro aiuto perché è un rookie, ma in ogni caso penso che dopo cinque o sei gare sarà molto competitivo.”

Guarda le foto di Francesco Bagnaia – Mahindra Mapfre Aspar Moto3

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Con il team Aspar che il prossimo anno fungerà da team factory per l’indiana Mahindra, Bagnaia si ritroverà di conseguenza anche con i gradi di pilota factory e tutte le responsabilità che questo comporta. Tuttavia, a maggior ragione, le sue aspettative in merito alle potenzialità della sua nuova cavalcatura sono sicuramente alte:

“Mi sono trovato a mio agio [con la moto] fin dall’inizio: curva più rapidamente della mia moto dello scorso anno, frena molto bene ed è facile da guidare. Si adatta al mio stile di guida. Il supporto ‘factory’ è una cosa molto importante, che abbiamo potuto vedere fin dall’inizio. Siamo i primi a ricevere le parti nuove dalla Mahindra e la fabbrica è sempre attenta alle nostre richieste. Siamo stati i primi anche a testare il nuovo motore. Essere il pilota di un team ufficiale è la chiave per migliorare le cose in fretta.”

“Nei primi test abbiamo già visto che è molto competitiva: una moto mostra il suo potenziale quando ti consente di ottenere buoni tempi con relativa facilità. Mi sento anche molto comodo in sella, il motore è forte e il telaio è uno dei migliori che io abbia mai avuto. Sono convinto che faremo grandi cose insieme. Nel 2015 l’obiettivo è quello di stare regolarmente con i piloti più veloci, una cosa non mi è riuscita la scorsa stagione. La squadra e la moto hanno un grande potenziale, spero di esserne all’altezza. Dovremo continuare a fare un ottimo lavoro durante i prossimi test invernali per essere forti per la prima gara dell’anno. Per me è molto importante iniziare bene per poi continuare a sviluppare la moto nel corso della stagione. La squadra mi ha sostenuto fin dall’inizio, e questo ci ha permesso di trovare una buona base. Gettare delle buone fondamenta fin dall’inizio è essenziale per l’evoluzione.”

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