Ducati 1199 Panigale: il video test di Motoblog - La Tecnica
Dopo il primo test e il faccia a faccia con la nuova Ducati 1199 Panigale vi proponiamo un video sulla tecnica della moto che analizza in dettaglio gli aspetti più importanti della moto. Scopriamo infatti, soluzioni fortemente innovative e di rottura con il passato le quali non passeranno certo inosservate agli amanti del Marchio.
Una moto, la 1199 Panigale, che verrà ricordata in futuro come un autentico punto di svolta per l’intera produzione Ducati, con l’introduzione di una filosofia costruttiva e un modo di concepire le moto di rottura rispetto al passato. In questo caso il salto evolutivo appare ancora più forte di quello introdotto nel 1993 con il modello 916, una moto che fece invecchiare istantaneamente tutti i modelli della concorrenza, proponendo un design avvincente frutto della matita di Massimo Tamburini. A questo primo video farà seguito domani un secondo nel quale ci concentreremo principalmente sul comportamento dinamico della moto.
Motore
Il Superquadro è il motore bicilindrico di produzione più potente del pianeta, destinato ad equipaggiare la nuova Ducati 1199 Panigale all’insegna dell’assoluta perfezione delle prestazioni.Nell’innovativo motore Superquadro la potenza è stata incrementata fino 195 CV@10.750 giri/min, valore di riferimento assoluto per un bicilindrico di produzione, mentre la coppia è stata portata a 13.5 kgm@9.000 giri/m e, grazie ai Riding Mode a disposizione del pilota, sarà possibile dosarne l’erogazione in base a stile e condizioni di guida
I coperchi frizione, quelli delle teste e la coppa olio sono tutti ottenuti per fusione in lega di magnesio, al fine di garantire il minimo peso del motore pur garantendo la voluta resistenza meccanica. La lubrificazione dei perni di banco avviene mediante olio in pressione immesso attraverso opportune canalizzazioni interne del basamento. In questo modo si assicura l’efficiente lubrificazione del nuovo albero motore, seguita da un rapido recupero dell’olio grazie ad un nuovo componente Ducati, una pompa a lobi che mette in depressione il vano imbiellaggio come nei motori utilizzati per le competizioni MotoGP.
La pompa è movimentata da un albero trascinato da una cascata di ruote dentate realizzate in uno speciale tecno-polimero ad alta resistenza e mantiene la zona del carter motore sottostante i pistoni in condizioni controllate di depressione costante, riducendo la resistenza durante la corsa discendente ed assicurando un’efficace recupero dell’olio di lubrificazione in qualsiasi condizione di utilizzo del motore. All’estremità dell’albero a camme di scarico di ogni testa è collocato un decompressore centrifugo. In fase di avviamento, il dispositivo permette di modificare il profilo del lobo di apertura dell’albero a camme, determinando una leggera alzata della valvola in grado di scaricare parte della miscela contenuta nella camera di combustione durante la fase di compressione del motore.
Tale effetto permette quindi di ridurre la resistenza offerta al moto del pistone nella fase di compressione. Una volta avviato il motore, l’incremento dei giri e la relativa forza centrifuga modificano la configurazione del dispositivo, annullando quindi l’effetto di alzata valvola e riportando il motore nelle normali condizioni di funzionamento. Il nuovo rapporto alesaggio/corsa da 1.84:1 (alesaggio 112 mm/corsa 60.8 mm) incrementa brillantemente i giri grazie alla corsa ultracorta dell’albero motore, e la maggior superficie del pistone consente una maggiorazione dei diametri delle valvole.
Se comparate al motore 1198 Testastretta Evoluzione, le valvole di aspirazione sono state infatti portate da 43.5 a 46.8 mm e quelle di scarico da 34.5 a 38.2 mm. I cilindri, sempre disposti a 90° l’uno rispetto all’altro, sono stati ruotati all’indietro di altri 6° intorno ai carter del motore, fino ad ottenere un angolo di 21° tra il cilindro anteriore e il piano orizzontale. Ciò ha consentito di collocare il motore più avanti di 32 mm, per migliorare la distribuzione dei pesi tra l’anteriore e il posteriore ed ottenere il perfetto posizionamento dei punti d’attacco delle teste nel telaio monoscocca
L’apertura e chiusura delle farfalle di alimentazione del Superquadro sono controllate dal dispositivo elettronico Ride by Wire . L’assenza di un collegamento meccanico tra la manopola del gas ed i corpi farfallati consente all’ECU motore di regolare l’erogazione di potenza agendo sull’angolo di apertura delle farfalle. I nuovi corpi farfallati di sezione ovale, rispetto al motore 1198 Testastretta Evoluzione sono stati portati da un diametro equivalente di 63.9 fino ad un impressionante 67.5 mm.
Il motore Superquadro è dotato di canne umide riportate in alluminio con rivestimento nicasil, inserite nei fori di alloggiamento del basamento durante le fasi iniziali di montaggio. L’esigenza di dover comandare le valvole maggiorate con il sistema Desmodromico, estremamente preciso, ha spinto i progettisti a sostituire l’originale trasmissione a cinghia, già montata sulla prima Ducati Pantah nel 1979, con una configurazione mista a catena e ingranaggi. Questo garantisce affidabilità costante e riduzione dei costi di manutenzione ordinaria.
La frizione a bagno d’olio è una novità per una Superbike Ducati al vertice della gamma. La progettazione della frizione, molto simile rispetto ai modelli Multistrada e Diavel, prevede un sistema ad asservimento progressivo che permette di incrementare il carico sui dischi senza penalizzare lo sforzo alla leva richiesto al pilota per il disimpegno della frizione.
Il lay-out dei collettori di scarico è 2-1-2 con doppio terminale sottocoppa motore Il disegno del complesso scarico è un’opera d’arte di alta ingegneria: i terminali sono di forma esterna complessa per via dei vincoli dimensionali al contorno imposti dal “coppa-bassa” del motore (sull’interno) e dell’angolo di piega (all’esterno) I collettori primari hanno un diametro Ø 55 mm, quello del centrale invece di Ø 57mm; sono realizzati in acciaio inox con uno spessore di 0,8 mm, solo i due brevi tratti di uscita dalle teste motore sono di spessore maggiore (1,0 mm) per meglio resistere alle vibrazioni.
Anche i silenziatori, sono in acciaio inox tranne il rivestimento esterno (o camicie esterne), realizzato in lega di alluminio con spessore 2 mm (tramite un processo di pre-imbutitura, calandratura e saldatura longitudinale) I silenziatori sono di tipo a riflessione a 3 camere; il lay-out a camere in questa applicazione è particolarmente complesso rispetto ad una esecuzione canonica, tipo 1198, per via del fatto che il gas di scarico entra dalla parte posteriore (rispetto alla direzione di marcia) interna del silenziatore ed esce sempre dalla parte posteriore esterna Anche a livello costruttivo, ciò a imposto una realizzazione complessa ed a più stazioni di imbutitura del fondello estetico posteriore I catalizzatori sono posizionati all’ingresoo del silenziatori ed hanno dimensioni Ø 80mm x 74,5 mm
Il Telaio e Ciclistica
La struttura monoscocca, fusa in alluminio per aumentarne le caratteristiche di resistenza, utilizza il motore Superquadro come elemento strutturale e contribuisce a ridurre di ben 5kg il peso complessivo della nuova moto. Il telaio monoscocca è fissato direttamente alla testa del motore e, nella parte anteriore, alloggia due boccole in alluminio nelle quali sono inseriti i cuscinetti del cannotto di sterzo. Oltre ad assolvere alla funzione classica di telaio, il monoscocca funge anche da air-box contribuendo in maniera significativa alla riduzione del peso complessivo della moto.
Al suo interno sono infatti alloggiati, oltre al filtro dell’aria, i corpi farfallati ed il circuito carburante completo di iniettori, che sfruttano il fondo del serbatoio in alluminio, alleggerito di 1,9kg rispetto a quello del 1198, come coperchio di chiusura. Nuovi parametri di ergonomia che assicurano una perfetta integrazione tra il pilota e la moto. La quota sella-manubrio è stata infatti accorciata di 30 mm ed il manubrio è stato alzato di 10 mm ed allargato di 32 mm.
La 1199 Panigale monta la nuovissima forcella Marzocchi pressurizzata a steli rovesciati da 50 mm. Superleggera, con steli in alluminio anodizzato e piedini forgiati sempre in alluminio,.Completamente regolabile in compressione ed estensione e nel precarico molla, presenta un sistema idraulico pressurizzato che utilizza una minor quantità d’olio per ogni stelo, contribuendo sensibilmente ad una riduzione di peso.La sospensione posteriore è affidata ad un monoammortizzatore Sachs ompletamente regolabile.
La sospensione posteriore della 1199 Panigale prevede un montaggio laterale, così da rendere il gruppo facilmente accessibile per le regolazioni. Il sistema è inoltre stato concepito in modo da consentire la regolazione del leveraggio che permette di ottenere due diverse configurazioni della sospensione posteriore: “progressiva”, per l’uso stradale con passeggero a bordo, e lineare (“flat””), idonea all’uso in pista. La 1199 Panigale è caratterizzata da una distribuzione dei pesi pari a 52% all’anteriore e 48% al posteriore senza pilota, che si trasforma nell’ottimale 50/50 quando il pilota è in sella per garantire assoluta stabilità e maneggevolezza della moto.
Per raggiungere questa configurazione ottimale sono state adottate delle soluzioni che hanno consentito una concentrazione delle masse sull’anteriore. Il motore è collocato più avanti di 32 mm rispetto alla 1198, l’impianto di scarico è sotto al motore, il pilota si trova in posizione avanzata di + 30 mm, a tutto questo si aggiunge il nuovo forcellone monobraccio, interamente realizzato in fusioni d’alluminio, e fissato direttamente alla parte posteriore del motore, più lungo di 39 mm rispetto alla 1198.
Anche i cerchi, a 10 razze sono di nuova progettazione, da 3,5 pollici all’anteriore e 6 pollici al posteriore, consentono cambi di direzione ancora più rapidi e prestazioni migliorate sia in accelerazione sia frenata. Garantiscono inoltre un risparmio di peso pari a 0,5 kg rispetto alle versioni precedenti
La nuova pinza Brembo
M50 è la nuova pinza monoblocco Brembo montata sulla Ducati 1199 Panigale, dove la lettera “M” sta per monoblocco, tecnologia introdotta con successo nel 1994 da Brembo nella 500cc e che consente di ricavare il corpo pinza da un unico pezzo di alluminio fuso, così da garantirne un’ottimale rigidità; mentre il numero “50” è un omaggio agli anni di attività dell’azienda.
Questa pinza è il risultato dell’impiego di sofisticati programmi di calcolo di “ottimizzazione topologica”, che, grazie a procedure iterative, consente di rimuovere materiale dalle zone della pinza ove esso non serve, in modo da avvicinarsi il più possibile alla struttura ottimale, che abbina la massima rigidezza alla massima leggerezza. La M50 è, infatti, più leggera del precedente modello di pinza per moto stradali ad alte prestazioni e realizza un taglio netto di peso del 6%.
Il corpo compatto della pinza, dal design tipicamente racing, racchiude ora 4 pistoni dal diametro di 30 mm, che grazie ad un attento lavoro di affinamento, è in grado di garantire le ormai note caratteristiche di potenza e modulabilità tipiche delle pinze Brembo, grazie anche all’accoppiamento con una pompa dimensionata appositamente per lavorare con la M50.
I pneumatici
Pirelli rinnova per il 2012 il suo prodotto al top della gamma di pneumatici sportivi, vale a dire il Diablo Supercorsa che da sempre rappresenta un concentrato di tecnologia che sfrutta tutta l’esperienza e l’eredità racing acquisita nel Campionato Mondiale Superbike.
A riprova di queste doti Ducati, anche in virtù della stretta collaborazione con il centro di ricerca e sviluppo di Pirelli, ha già selezionato il nuovo Diablo Supercorsa nella sua versione stradale (SP) per equipaggiare il suo nuovissimo modello supersport 1199 Panigale, adottando le stesse misure della Superstock 1000 FIM Cup (120/70 e 200/55).
Il nuovo Diablo Supercorsa, rispetto alla versione precedente, ha un profilo anteriore calibrato con 2 mm circa di corda in più e 4 mm in più circa di diametro centrale per un maggiore sostegno in frenata e per rendere la guida più intuitiva e precisa nel mantenimento della traiettoria. Lo pneumatico posteriore è stato totalmente riprogettato e sviluppato per aumentare l’area di contatto, il grip, la velocità di discesa in piega e la maneggevolezza in generale.
Strutture e mescole del Diablo Supercorsa, derivate dall’impiego nelle attività sportive WSBK, ottimizzano le prestazioni conferite dai profili. In particolare, lo pneumatico posteriore 200/55 ZR17 utilizza una carcassa ad alto modulo e una fascia battistrada bimescola con nuovi polimeri che conferiscono un rapido warm up ed un grip costante in ogni condizione. L’accordo dei profili anteriore e posteriore conferisce maggiore maneggevolezza e agilità.
Il nuovo disegno del battistrada bimescola della versione race replica è caratterizzato da lunghi incavi longitudinali che dalla zona centrale del profilo raggiungono la spalla dello pneumatico assicurando la regolarità di usura anche nell’impegno più severo. La spalla dello pneumatico rimane ‘nuda’, elemento distintivo della linea Diablo, per l’utilizzo più sportivo che necessita la massima aderenza.
Diablo Supercorsa, inizialmente prodotto nelle misure 120/70 ZR17 per l’anteriore e 200/55 ZR17 per il posteriore, verrà utilizzato nel 2012 nella versione in mescola SC (Special Compound) esclusivamente dai piloti della Superstock 1000 FIM Cup e sarà disponibile anche nella versione race replica SP (Sport Production) adatta anche all’uso quotidiano su strada.
Scheda Tecnica 1199 Panigale
Motore
TIPO Superquadro: Bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido
CILINDRATA 1198 cc
ALESAGGIO X CORSA 112×60.8 mm
COMPRESSIONE 12,5:1
POTENZA 195 CV (143 kW) @ 10750 giri/min
COPPIA 13,5 kgm – 132 Nm @ 9000 giri/min
ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica Mitsubishi. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con sistema full ride-by-wire.
SCARICO Lay-out collettori “2 in 1 in 2”. Due silenziatori in acciaio inossidabile e camicia esterna in lega di alluminio. 2 sonde lambda e 2 catalizzatori
Trasmissione
CAMBIO 6 marce
RAPPORTI 1=37/15 2=30/16 3=27/18 4=25/20 5=24/22 6=23/24
TRASMISSIONE PRIMARIA Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,77:1
TRASMISSIONE SECONDARIA Catena 525; Pignone Z=15; Corona Z=39
FRIZIONE Multidisco in bagno d’olio con comando idraulico, sistema di asservimento ed antisaltellamento
Emissioni STANDARD Euro 3
Veicolo
TELAIO Monoscoscca in lega di alluminio
INTERASSE 1437 mm
INCLINAZIONE CANNOTTO 24° 50′
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Marzocchi pressurizzata a steli rovesciati in lega di alluminio da 50mm con riporto di ossido duro, completamente regolabile
ESCURSIONE RUOTA ANTERIORE 120 mm
RUOTA ANTERIORE Fusa in lega leggera a 10 razze 6,00 x 17
PNEUMATICO ANTERIORE Pirelli Diablo Supercorsa SP, 120/70 ZR17
SOSPENSIONE POSTERIORE Regolabile: Progressiva/Flat Monoammortizzatore Sachs completamente regolabile. Forcellone monobraccio in alluminio
ESCURSIONE RUOTA POSTERIORE 130 mm
RUOTA POSTERIORE Fusa in lega leggera a 10 razze 6,00”x17”
PNEUMATICO POSTERIORE Pirelli Diablo Supercorsa Sp 200/55 ZR17
FRENO ANTERIORE 2 dischi semiflottanti da 330mm, pinze Brembo monoblocco evo M4.30 ad attacco radiale a 4 pistoncini. ABS optional +2.5kg
FRENO POSTERIORE Disco da 245mm, pinza a 2 pistoncini
CAPACITÀ SERBATOIO CARBURANTE 17 l
PESO IN ORDINE DI MARCIA 188kg
PESO A SECCO 164 kg
STRUMENTI TFT
GARANZIA 2 anni chilometraggio illimitato
COLORE PRINCIPALE (TELAIO/CERCHI) Rosso
VERSIONE Biposto
ALTEZZA SELLA 825mm
DDA: Presente predisposizione per DDA
DTC: Di serie
ABS: ABS optional
Prezzo: 19.190€