Lorenzo Lanzi a Motoblog: "Sono tra i piloti che puntano al titolo IDM 2015"
In un'intervista esclusiva a Motoblog, il veloce il 33enne romagnolo si racconta alla vigilia della sua prima stagione 'piena' nel campionato tedesco velocità con la Ducati 1199 Panigale R del team 3C Racing.
Lorenzo Lanzi – Dopo anni di alti e bassi nel Mondiale SBK (due vittorie al debutto nel 2005, cui se ne sarebbe aggiunta una terza nel 2008) nelle ultime stagioni Lorenzo Lanzi si è reso protagonista solo di alcune sporadiche apparizioni nel massimo campionato per derivate dalla serie, occasioni nelle quali non ha comunque mancato di dimostrare tutto il suo valore. La sua ultima stagione ‘piena‘ in WSBK è quella del 2010 con il Ducati Team DFX, mentre nel 2011 si è limitato a sostituire per 3 rounds l’infortunato James Toseland in BMW. Nel 2012 il pilota romagnolo ha poi corso due rounds a fine stagione con il team Ducati Liberty (nell’anno in cui il team italo-ceco aveva iniziato la stagione con quattro piloti), nel 2013 ne ha corsi altrettanti con il team Ducati Mesaroli Racing, e quest’anno ha fatto da wild-card a Magny Cours con il team 3C Racing, conquistando addirittura un 5° posto in Gara-2 davanti alle 1199 Panigale del team ufficiale.
Proprio il team 3C Racing rappresenta oggi il futuro per Lorenzo Lanzi: la squadra tedesca, che lo aveva ingaggiato in estate per correre gli ultimi rounds del campionato IDM Superbike (il campionato nazionale di velocità tedesco), è stata ripagata alla grande dall’esperto pilota cesenate, che in un crescendo continuo di risultati è riuscito a centrare anche una vittoria nel round conclusivo della stagione ad Hockenheim, cui va aggiunto lo splendido risultato nell’appuntamento iridato di Magny-Cours. 3C Racing è stata quindi ben lieta di confermare Lanzi per la prossima stagione, anno in cui farà quindi coppia con il campione uscente dell’IDM: lo spagnolo Xavi Fores.
Lo scorso anno, Ducati 3C Racing ha dominato il campionato tedesco con Foret primo ed il tedesco Max Neukirchner secondo (quest’ultimo passato in Yamaha per il 2015) ed è quindi evidente che il team dispone di un pacchetto altamente competitivo per la prossima stagione, che può permettere all’italiano di puntare decisamente in alto. Abbiamo raggiunto telefonicamente Lorenzo Lanzi per scambiare due chiacchiere su queste sue ultime stagioni, raccogliendo anche i suoi propositi decisamente battaglieri per la stagione che sta per iniziare.
Guarda le foto di Lorenzo Lanzi – Ducati 3C Racing – IDM 2014
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Da Luglio sei entrato nell’IDM con 3C Racing Team e la Ducati 1199 Panigale R: a punti nelle prime due gare di Schleiz, a podio nel round successivo di Assen e altri piazzamenti fino alla vittoria nell’ultima gara di Hockenheim. Come valuti questa prima esperienza nel campionato tedesco e con la 1199 Panigale R?
“E’ stata un’esperienza piacevole in un campionato di rilievo, che dopo tre anni mi ha permesso di correre ad un buon livello contro piloti che hanno gaeggiato anche nel Mondiale. Il livello è davvero molto alto, con tempi molto interessanti. Ad Assen, ad esempio, abbiamo visto che in termini di velocità non eravamo troppo lontani dal quelli del Mondiale SBK. La Panigale è una moto piuttosto diversa nella storia di Ducati, ed io me ne sono accorto subito visto che sono ‘nato’ con la 999 ed il telaio a traliccio. All’inizio non è stato semplice, perché la moto ha i suoi pregi e i suoi difetti – e non solo difetti, come diceva qualcuno – ma non ci sono dubbi che è il futuro. All’inizio, in certi frangenti, la risposta della moto poteva essere più o meno soddisfacente, ma questo è perché la Panigale è una moto meno intuitiva, più difficile da capire e da mettere a punto. Tuttavia, una volta che riesci ad adattarti e a capire come sfruttarla, il suo potenziale e molto alto.”
“Inoltre bisogna tenere in considerazione che è una moto davvero nuova. Prima, le varie Ducati che si sono succedute erano comunque molto simili, erano più facili da comprendere e potevano usufruire dei dati raccolti in precedenza sui vari tracciati. Questo discorso invece non vale più con la Panigale, per cui in ogni pista bisognava partire quasi da capo perchè mancavano riferimenti precedenti.”
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Sei già stato confermato dal team per la prossima stagione insieme al campione in carica Fores. Hai valutato altre possibili opzioni oltre alla serie tedesca?
“C’è stata qualche offerta, ma niente che mi potesse permettere di essere competitivo. E con questo intendo dire essere in grado di vincere. A 33 anni, non sono molto interessato ad andare a correre nel Mondiale solo ‘per esserci’, preferisco essere in un campionato dove posso essere competitivo al massimo livello. Mi aspettavo forse qualcosa di più in termini di offerte, inteso non come quantità ma come qualità del pacchetto tecnico, ma non sono arrivate. A queste condizioni, sono più che contento di rimanere nel campionato tedesco, anche perché Ducati ha dimostrato di essere ancora più competitiva in questa serie. E’ comunque evidente che le nostre moto non saranno al livello di quelle impegnate nel Mondiale.”
“Per me è stato molto importante anche il poter continuare il rapporto con Ducati, in cui credo moltissimo. Sono stato a Borgo Panigale anche poche settimane fa ed il mio rapporto con la casa è ottimo. Non nascondo inoltre che anche il fatto di poter restare con il team 3C ha avuto il suo peso: per me sono il miglior team del campionato, organizzato ottimamente sotto tutti gli aspetti: anche considerando quelli del Mondiale, per me sono tra le 5-6 migliori squadre che ci sono in giro.”
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Quando sei arrivato in squadra, i tuoi compagni Xavi Fores e Max Neukirchner erano già in testa al campionato e poi hanno chiuso l’anno in quest’ordine. Alla luce della bontà del pacchetto, credi di avere possibilità di titolo? E quali sono i rivali più temibili oltre a Foret?
“Nonostante tutto – l’aver corso poco in precedenza, il team nuovo, la moto nuova etc. – le cose sono andate subito molto bene. Personalmente non mi sarei aspettato di riuscire a vincere una gara entro la fine dell’anno, ma le cose sono migliorate molto con il passare del tempo. Quest’anno, con la possibilità di fare i test invernali ed iniziare il campionato nelle migliori condizioni, ritengo di poter essere uno dei piloti che può puntare a vincere.”
“Sono contento di avere il campione in carica come compagno di squadra, perchè è una motivazione che mi spingerà a dare il massimo. Con Xavi comunque ho un ottimo rapporto, ma c’è ancora la possibilità che il team ingaggi anche un terzo pilota. Al momento non sono al corrente di nessuna novità al riguardo, comunque ben venga perché sarebbe un ulteriore stimolo.”
“Tra gli altri piloti vedo bene il mio ex-compagno di squadra Neukirchner, che è passato a Yamaha e sarà sicuramente molto competitivo, e anche Reitenberger, che è cresciuto molto e sarà sicuramente tra i protagonisti con la BMW.”
Come valuti il livello del campionato IDM rispetto alle altre serie nazionali?
“Io lo metterei subito dopo la British Superbike, perché la BSB ha più copertura televisiva e ha più piloti di livello, ma in termini di velocità pura non sono affatto distanti dall’IDM. E’ comunque evidente che il livello degli investimenti nel campionato tedesco è in crescita: è un campionato molto competitivo nel quale io mi sono trovato subito molto bene.”
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Quest’anno, da wildcard in SBK, hai impressionato tutti a Magny Cours: 8° in Gara-1, addirittura 5° in Gara-2. Come ti sei trovato di nuovo a confronto con i piloti del Mondiale?
“Intanto devo dire che a Magny Cours ho corso con una moto ‘ibrida’, una versione modificata di quella dell’IDM, mentre Xavi e Max [anche loro wild-cards nello stesso round con il tram 3C] hanno potuto correre con la moto di sviluppo. Purtroppo, per questioni logistiche, era semplicemente impossibile preparare in tempo una terza moto per quel weekend, ma era stata comunque una cosa organizzata piuttosto in fretta e per cui, comunque, non posso che ringraziare il team, che ha voluto portarmi a correre ancora nel Mondiale a tutti costi. Chiaramente, ho dovuto correre anche con un’elettronica più ‘datata’, ma la pioggia mi ha sicuramente aiutato. Sull’asciutto sarebbe stato impossibile fare 5°, ma con il bagnato sono riuscito ad andare molto bene, sicuramente oltre le aspettative, così come i miei compagni.”
La tua precedente apparizione in SBK risale all’ottobre 2013 con il team Mesaroli Racing, quando avevi partecipato ai rounds finali di Magny Cours e Jerez conquistando uno strepitoso 7° posto nella Gara-2 finale in Spagna. Con la ‘vecchia’ 1098 avevi dato del filo da torcere alle Panigale in entrambe le occasioni…
“E’ stata una grande esperienza, che mi ha permesso di guadagnare fiducia e che, in un certo senso, ha ‘aperto le porte’ per la mia attuale avventura con 3C Racing. In quell’occasione ho ritrovato anche Maurizio Perlini, che si occupa dei motori ed è un personaggio molto importante da avere al box. Avevo già lavorato con lui nel 2005 [con Ducati SC Caracchi] e poi ci siamo ritrovati con Mesaroli a Magny Cours. E adesso ci ritroviamo a lavorare ancora insieme sulla Panigale [con 3C].”
“Anche allora, in pratica, arrivavo da 6 mesi di inattività, quindi ero molto felice di avere quell’opportunità con il team Mesaroli. Non avevo forse la miglior moto, ma io sono sempre orgoglioso di poter scendere in pista su una moto con scritto Ducati sul serbatoio: sarei stato felice di correre anche con una 851! E’ stata una grande esperienza in cui ho fatto degli ottimi risultati, riuscendo anche a precedere le Panigale con un po’ di fortuna, ma ciò non toglie che la Panigale rimane la moto del futuro.”
“Anche per quell’esperienza, comunque, bisogna ringraziare Ducati che ci ha permesso di correre garantendoci un ottimo supporto per quegli eventi anche per la 1098. Se avessero voluto, avrebbero potuto magari ‘puntare i piedi’ su certe cose, renderci le cose difficili con i ricambi o cose simili, ma invece ci hanno sempre garantito un servizio e un sostegno impeccabili.”
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Nella tua carriera hai guidato soprattutto Ducati, ma ad inizio 2013 c’era stata la notizia del tuo approdo nel CIV con una MV F4RR ed il team X-mas Racing. Poi non se ne fece più nulla. Cos’era successo?
“Sì, è vero. Io pensavo che ci fosse MV dietro, ma poi ho scoperto che in realtà non era previsto il minimo supporto da parte della casa. Al giorno d’oggi, se si vuole essere competitivi e provare a vincere, bisogna sempre poter contare su un certo livello di supporto da parte del costruttore. Anche in un campionato nazionale, come può essere il CIV, correre con una moto ‘stradale’ è una cosa che ha poco senso, non esiste più quel genere di corse. Il pacchetto con il quale avrei dovuto correre non era quello promesso, MV non era coinvolta, quindi ci sarebbero stati ritardi di settimane per ricevere i pezzi.”
“A quel tempo non ero riuscito a trovare un posto per correre a buon livello con Ducati, ma se dipendesse da me correrei sempre con loro. E’ chiaro che io devo molto a Ducati, ma è altrettanto chiaro che per correre con loro devi essere un pilota che piace, che sia apprezzato nell’ambiente di Borgo Panigale, e tra di noi non ci sono mai stati problemi di questo tipo: mi sono sempre stati vicini. Ora mi hanno dato la possibilità di correre in un campionato importante come l’IDM e con un team di assoluto livello come 3C Racing, con il quale credo di avere buone possibilità per vincere.”
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A fine 2012 avevi avuto una breve esperienza con Liberty nell’anno in cui erano partiti con quattro piloti per liberarsi in sequenza quasi di tutti. Anche allora si disse che tu avresti potuto continuare con loro l’anno dopo, poi non se ne fece più nulla: che situazione avevi trovato in quella squadra?
“Per quanto mi riguarda, non posso lamentarmi di niente: la gestione del team era ottima, e a livello tecnico non mancava davvero nulla. Basti pensare che nel team c’erano degli Ingegneri che adesso lavorano per Dovizioso in MotoGP e per Giugliano nel Mondiale Superbike. Io non ho avuto nessun problema con il team Liberty e tanto meno con [il boss del team] Bertuccio, che ha fatto del suo meglio per far funzionare la cosa.”
“Forse quattro piloti erano troppi, perché a livello economico questo rappresenta un impegno enorme, ma i mezzi del team erano di primo livello. Penso che se avessi quella 1098R per tutto l’anno, con quegli Ingegneri di assoluto livello, avrei potuto fare grandi cose. In fondo il team era rimasto in lizza per il campionato per molto tempo in quella stagione, con Guintoli.”
“Purtroppo le cose sono andate come sono andate per il team Liberty, ma non c’è stata intenzionalità. E’ mancata la fortuna, e forse qualcosa a livello logistico. La loro 1098R di quella stagione era davvero una gran moto, era competitiva. Per l’anno dopo c’erano stati dei discorsi, ma poi non ci sono più state le condizioni per continuare ed il team si è dovuto fermare.”
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Nel 2012 c’era stata anche la maiuscola prestazione in WSS ad Assen, con la vittoria al debutto con Honda ProRace da wild-card, sul bagnato, dopo il 21° tempo in qualifica. Fu sicuramente una grande impresa…
“Era la prima volta che correvo su una Honda CBR600RR, e non correvo in Supersport dal 2004, con la Ducati 749R del team Breil. Devo confessare di non essere un grande amante di questa classe, ma ero rimasto appiedato per un po’ e avevo una gran voglia di correre dopo 6-7 mesi che ero fermo, quindi sono stato contento di avere quella possibilità su una pista come Assen. E devo dire che con la CBR 600 mi ero trovato davvero benissimo, per la grande guidabilità e la sua forza in percorrenza.”
“In gara ho semplicemente dato il meglio di me, e con l’aiuto della pioggia sono riuscito a risalire dalla 21a posizione in griglia fino alla vittoria. E avevo anche del margine da sfruttare, non sono andato davvero al limite: se mi avessero detto che sarebbe andata così prima dell’inizio del fine settimana non ci avrei creduto.”
“Il punto è che a me, comunque, correre con le 600 non piaceva, e avevo fatto presente subito questa cosa al team. Prima della corsa avevo detto loro che, comunque sarebbe andata, anche se avessi vinto, non avrei comunque continuato dopo quella gara. Quando l’ho detto non pensavo certo di poter vincere la corsa per davvero, ma comunque ho poi mantenuto la mia promessa, rifiutando un contratto che era già pronto. Io non corro per soldi, ma per passione: sentivo che, in fondo, quella moto e quella categoria non erano per me, e così non ho continuato.”
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Come passerai le vacanze natalizie?
“Concentrandomi su una preparazione meticolosa per la prossima stagione. Non ho grandi piani se non allenarmi e stare con la mia famiglia, con mia moglie e mia figlia. Mi dedicherò esclusivamente a loro e alla preparazione fisica. I primi test forse saranno in Febbraio, dipenderà da quando saranno pronte le moto, ma non ho dubbi che inizieremo a girare subito, non appena possibile. Il team 3C Racing prende tutto molto sul serio e con grande professionalità, e sono certo che ci butteranno in pista il prima possibile per farsi trovare al massimo della forma per il Campionato. Ed io comunque non vedo l’ora…”