SBK, Matteo Baiocco a Motoblog: "Piloti ufficiali e privati più vicini nel 2015"

Abbiamo scambiato due chiacchiere con il 'Baiox' alla vigilia del suo ritorno nel Mondiale Superbike con il team Althea Racing, parlando anche di regolamenti, CIV, BSB e del nuovo compagno Nico Terol...

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 9 gen 2015
SBK, Matteo Baiocco a Motoblog:

Superbike 2015 – In occasione della recente Festa di Natale Nolangroup, tradizionale adunata dei testimonials Nolan per lo scambio degli auguri, abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con Matteo Baiocco, in arte ‘Baiox‘, pilota marchigiano classe ’84 che il prossimo anno tornerà nel Mondiale Superbike con il team Ducati Althea Racing.

Il pilota di Osimo, che quest’anno ha conteso fino all’ultimo a Ivan Goi il titolo nella classe SBK del CIV, ritornerà a tempo pieno sul palcoscenico iridato dopo tre anni – periodo in cui ha comunque collezionato qualche apparizione da wild card. La sua ultima stagione completa in Superbike risale al 2010, con il team Kawasaki Pedercini, ma da allora la sua carriera è stata caratterizzata dal rapporto con Ducati, con due titoli SBK nel CIV con Barni Racing (2011 e 2012), la poco poco proficua esperienza nel campionato BSB con il team Rapido Sport e l’ennesima rinascita nel campionato nazionale 2014 con il team Grandi Corse.

Guarda le foto 2014 di Matteo Baiocco

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La prossima sfida di Baiocco si chiama di nuovo Mondiale Superbike ed i tifosi italiani si aspettano naturalmente grandi cose da lui, che disporrà del supporto di Ducati e di un team quotato come Althea Racing e correrà con una moto, la 1199 Panigale R 2015, di cui è stato collaudatore. Le premesse per far bene, anche alla luce dei nuovi regolamenti, non mancano di certo, ma il ‘Baiox’ – saggiamente – ha preferito non fare proclami.


Finalmente nel 2015 tornerai ‘a tempo pieno’ nel Mondiale SBK con Althea Racing. Come è maturato l’accordo con il team di Bevilacqua?

“Già in passato, con Althea, avevamo provato a raggiungere un accordo, anche se le cose poi non erano andate in porto. Io per l’anno prossimo cercavo un team Ducati di alto livello, che mi permettesse di tornare nel Mondiale, e – fatta eccezione per il team ufficiale – il team Althea è sicuramente l’opzione migliore che mi potesse capitare. Si tratta di una squadra di ottimo livello, che dispone di personale e strutture di prim’ordine. La scelta finale si è concretizzata in occasione del round di Vallelunga del CIV [a metà Maggio], dove Genesio [Bevilacqua, boss di Althea Racing] è venuto di persona e dove sono andato molto forte [doppietta per lui nelle due gare capitoline]. Penso che sia dipeso tutto dalle mie prestazioni, che sono state molto buone sia nel CIV che nello sviluppo [della 1199 Panigale R per il 2015].”

Guarda le foto 2014 di Matteo Baiocco

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Hai già avuto modo di testare la moto per l’anno prossimo a Valencia e Jerez, anche se a Valencia era ancora in configurazione EVO 2014. Che impressioni hai avuto? E come credi sarà il divario il prossimo anno tra piloti ‘ufficiali’ e privati’ alla luce dei nuovi regolamenti?

“A Valencia la moto 2015 non ce l’aveva nessuno, ma l’abbiamo avuta dopo per il test di Jerez. Noi e Barni avevamo a disposizione due moto 2015 e una 2014, ed io e Terol [suo compagno di colori per il prossimo anno] ci siamo alternati su quella nuova. Io comunque ho fatto due giorni principalmente sulla moto 2014, mi sono tenuto un po’ di margine. Con il nuovo regolamento, da quello che ho potuto vedere a Jerez, tutte le case secondo me partono da una situazione più livellata, anche se dovremo aspettare per vedere come stanno veramente le cose. Eravamo tutti molto vicini, piloti ufficiali e non.”

“Noi, come squadra privata, siamo comunque sicuri di poter contare sul grande supporto di Ducati, che storicamente ha sempre fornito un pacchetto competitivo alle sue squadre satellite. E’ chiaro che la squadra ufficiale disporrà di qualche piccolo vantaggio, avrà a disposizione prima tutte le novità e così via, ma non credo che possa trattarsi di nulla di troppo sostanziale. Noi ci prepariamo al nuovo anno con grande fiducia.”

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Ti sei già posto degli obiettivi per la prossima stagione? A che genere di piazzamenti pensi di poter puntare?

“Io gli obiettivi me li pongo, ma preferisco non dirli perché poi altrimenti non si avverano. E porta anche sfortuna [ride]. Comunque, al momento, l’approccio non può che essere cauto: non ho mai fatto una stagione intera nel Mondiale in queste condizioni, con Ducati e con una squadra di questo livello, quindi preferisco avvicinarmi al nuovo anno ‘in punta di piedi’. Poi staremo a vedere come andranno le cose.”

“E’ chiaro che, a 30 anni, il mio obiettivo deve essere anche quello di concretizzare, senza fare da comparsa. Voglio fare molti punti, il massimo possibile, e, soprattutto, voglio essere regolare. Non voglio fare bene due gare per poi sparire dai radar nelle due successive, voglio trovare continuità nei risultati. E’ evidente che molto dipenderà dalla crescita della moto, ma proveremo a stare il più vicino possibile a quelli davanti, al gruppetto dei primi 6-7 piloti. E’ molto importante riuscirci: quando sei vicino ai più veloci, è tutto più facile.”

Guarda le foto 2014 di Matteo Baiocco

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Come hai trovato il tuo nuovo compagno di squadra, Nico Terol? Dopo aver vinto il Mondiale 125 nel 2011 e aver fatto bene in Moto2 nel 2013, nel 2014 ha avuto diversi problemi…

Io penso che chi ha vinto un Mondiale e ha vinto delle gare in Moto2, anche se ha attraversato un momento un po’ nero, quando ritrova la forma ci mette poco ad andare forte. L’ho osservato nei test e, naturalmente, deve ancora trovare la confidenza con la moto perché fondamentalmente, per lui, si tratta comunque di un bel salto. Io ho già un bellissimo rapporto con lui, è davvero una brava persona, e sono convinto che potremo aiutarci molto a vicenda durante l’anno. Anche perché io sono molto meno abituato di lui a certi tracciati, come Sepang ad esempio, dove lui invece è stato molte volte. Credo che collaboreremo fino a che arriveremo davanti, dove speriamo, e in quel caso, magari, collaboreremo un po’ meno. [ride]”

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Tornando alla stagione appena conclusa del CIV: dopo i due titoli con Barni Racing e l’esperienza nella BSB, quest’anno sei tornato nella Superbike nazionale arrivando a contendere il titolo a Ivan goi fino all’ultimo round. Come valuti, nel complesso, la tua stagione?

“E’ stato forse il mio anno migliore nel CIV, anche se il titolo non è arrivato. Hanno pesato i due ‘zeri’ che ho fatto in un solo round [a Imola], e contando che ho perso il campionato per 15 punti, mi sarebbe bastato fare un terzo posto invece di uno ‘zero’ per portare a casa il titolo. Ad ogni modo, anche Ivan [Goi] ha fatto uno ‘zero’, e comunque le cose ormai sono andate come sono andate. C’è da dire però che la stagione è stata davvero buona, soprattutto per quanto riguarda i tempi: abbiamo quasi sempre fatto il record della pista, e siamo sempre stati davanti. Credo che l’aspetto della velocità abbia influito molto anche per quanto riguarda quello che sarà il mio destino per il prossimo anno.”

“Resta il rammarico per non aver vinto il titolo, ma anche la soddisfazione di esserci arrivati vicini con un team sulla carta non tra i protagonisti. Abbiamo dimostrato che sarebbe stato possibile [vincere la SBK del CIV]. Ma per aprirsi delle nuove porte per il futuro conta anche andare forte, e noi lo abbiamo fatto: in precedenza avevo vinto due titoli del CIV ma senza arrivare al Mondiale, quest’anno non ci sono riuscito ma le mie prestazioni mi hanno fatto tornare in WSBK.”

Guarda le foto 2014 di Matteo Baiocco

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Per quello che riguarda invece la tua annata nella British Superbike con il team Ducati Rapido, come giudichi ora quell’esperienza a un anno di distanza dalla sua chiusura?

“Mi resta un po’ di rammarico per come è andata quell’avventura, ma è stata un esperienza magnifica. Mi sento ancora spessissimo con il mio vecchio team: persone eccezionali e un ambiente incredibile. Probabilmente sono arrivato in BSB troppo presto, non nel momento giusto: la moto era nuova ed il team doveva fare tutto da solo. Non si tratta di dare la colpa a qualcuno, ma il team è rimasto un po’ isolato e non puoi permetterti questo approccio in un campionato dove ci sono piloti molto forti e squadre al livello del Campionato del Mondo. Ma la British Superbike è davvero un ottimo campionato ed io ci sarei anche rimasto volentieri, a condizioni diverse. Poi c’è stato anche il discorso di dover imparare le piste etc, ma quella è un’altra storia. Personalmente, la BSB mi è piaciuta moltissimo e non mi dispiacerebbe magari ritornarci un giorno.”

Qualche programma speciale per le vacanze natalizie?

“Sono stato a casa e ho mangiato poco [ride]. Il Mondiale inizia presto, i primi test sono a metà Gennaio, e la mia testa adesso e solo lì.”

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