Ducati abbandona il campionato AMA Superbike?
La Ducati pare stia vagliando l’ipotesi di abbandonare il Campionato Superbike AMA.
La motivazione sarebbe legata a motivi di ritorno e costi.
“ E’ vero, ne stiamo parlando – ha confermato telefonicamente Paolo Ciabatti, responsabile della Superbike a GPone – il problema è che la Superbike AMA, per via degli spostamenti sul territorio americano, costa quasi quanto il Mondiale SBK.
Il regolamento inoltre è diverso su alcuni punti, e questo obbliga Ducati a schierare una modo diversa da quella di Troy Bayliss per Neil Hodgson e Ben Bostrom: “Non possiamo, per esempio, intervenire a livello di primarie, per di più dobbiamo utilizzare un albero motore più pesante, a scapito delle prestazioni”.
“L’impegno è divenuto economicamente importante, ma non è solo questo, c’è l’impegno umano – prosegue Ciabatti – infatti dobbiamo stanziare in America uno dei nostri tecnici, l’ingegnere Gabriele Maccio. Le risorse della Ducati non sono infinite e poi c’è la questione del mercato.
Attualmente vendiamo negli USA circa 9000 pezzi. Il mercato è in crescita, ma dobbiamo anche tenere conto che in Italia abbiamo messo circa 100 persone in cassa integrazione. Ci sono degli equilibri da rispettare.
Il campionato americano è costoso anche dal punto di vista degli ingaggi dei piloti, anzi, addirittura più di quello Superbike, sotto questo aspetto, visto che stiamo parlando di cifre comprese fra i 700.000 ed 1,4 milioni di dollari”.
Nessuna decisione è stata presa ma Ducati tendenzialmente vorrebbe abbandonare il mondiale Superbike americano, per concentrare le “forze” nella MotoGP e nella Superbike.