MotoGP, Marco Melandri: "Aprilia a Sepang con novità per ciclistica ed elettronica"
Marco Melandri torna in MotoGP dopo quattro anni di assenza e spiega l'addio alla Superbike: "La proprietá ha deciso di cambiare rotta, hanno spinto tanto per portarmi in MotoGP"
Aprilia MotoGP 2015 – Marco Melandri è sicuramente uno dei protagonisti più attesi della MotoGP 2015 da parte del pubblico italiano, che attende di vederlo di nuovo in azione nella Premier Class del Motomondiale dopo quattro anni di assenza. Il 32enne ravennate ritorna in MotoGP dopo quattro stagioni da protagonista in Superbike (sempre nella Top 4 finale), e quest’anno ha accettato di raccogliere la sfida posta dal team Aprilia Gresini Racing portando al debutto il nuovo prototipo MotoGP di Noale.
Facile prevedere che l’annata sarà tutta in salita, e proprio queste prevedibilissime difficoltà di svezzamento sembrerebbero aver fatto esitare in un primo momento Melandri nella sua decisione. Tornare in MotoGP per un anno prettamente ‘di sviluppo‘ della nuova moto non è la stessa cosa che preparasi ad andare all’attacco del Mondiale della SBK, e proprio la mancanza di stimoli agonistici sarebbe stata all’origine dei suoi dubbi iniziali, poi rientrati.
Nel suo primo stint in MotoGP, dal 2003 al 2010, Melandri aveva vinto cinque Gran Premi arrivando second nel Mondiale dietro a Valentino Rossi con la Honda del ritrovato Fausto Gresini. Nel suo CV ci sono anche esperienze da pilota factory con Yamaha, Ducati e Kawasaki squadre, a cui quest’anno aggiunge Aprilia.
Melandri ha recentemente rilasciato un intervista al sito ufficiale del Motomondiale in cui ha fatto il punto della situazione alla vigilia del ritorno in sella per il primo test di Sepang (4-7 Febbraio), quando ritroverà una moto piuttosto diversa da quella approcciata nel test di Valencia dello scorso Novembre. Ve la riproponiamo in forma integrale.
In estate sembravi destinato a proseguire la tua esperienza nel Mondiale Superbike. Poi, ad un tratto, i piani di Aprilia son cambiati. Cosa ti ha fatto accettare questa sfida?
“Il mio impegno iniziale era infatti quello di correre per 2 anni con Aprilia. Per me è stato abbastanza improvviso e inaspettato: la proprietà ha deciso di cambiare rotta, scegliendo di abbracciare il progetto MotoGP. Hanno spinto tanto per portarmi nel Campionato del Mondo. I miei dubbi riguardavano la mancanza di adrenalina nel portare in pista una moto al debutto, anzichè lottare per vincere in Superbike. D’altra parte, mi stimola l’idea di poter sviluppare una moto con questa squadra.”
Torni in MotoGP dopo 4 stagioni. Quali saranno le tue motivazioni e gli obiettivi del 2015?
“Quelli di crescere step by step. Se giorno dopo giorno vedrò la moto migliorare, sarò già contento. A livello di risultati, è ancora troppo presto per poter parlare di un obiettivo reale. Io direi di aspettare almeno i test in Qatar [14-17 Marzo] per capire come possiamo partire. Le motivazioni, personalmente, saranno molto legate all’ambiente che mi circonda. Quindi dipenderanno anche dalla forza di volontà di tutti i ragazzi della squadra: se loro si impegneranno a far bene, sarò trascinato anch’io a dare il 100% di me stesso.”
Si tratta anche del rientro di Aprilia e sicuramente l’inizio non sarà facile. Le altre Case hanno moto già ben collaudate. Tu, però, hai l’opportunità di avere un team ufficiale alle spalle.
“Esatto, proprio così. Siamo in anticipo di un anno, perché il progetto iniziale prevedeva di entrare in MotoGP nel 2016, e in questo 2015 si parlava solo di test per poterci preparare al meglio. Ma, come detto, i piani sono stati cambiati. Partiamo in ritardo rispetto alla concorrenza e il livello, lo sappiamo, è decisamente alto. Ho sempre detto che non mi interessava correre in MotoGP solo per fare numero; in questo caso, peró, ha dalla mia tutto quello che un’azienda mi puó dare.”
A proposito della nuova squadra: ritrovi come team manager Fausto Gresini, col quale sei stato vice-Campione del mondo in MotoGP (dietro Valentino Rossi) nel 2005. Cosa puoi dirci di lui e che idea ti sei fatto di Romano Albesiano, direttore della gestione sportiva di Aprilia?
“Sono felice di tornare a lavorare con Fausto perché è prima di tutto un amico: mi ha aiutato tantissimo, anche negli anni difficili. Lui porterà un’esperienza importante, che in Aprilia manca e che si tradurrà in un’ottima collaborazione. Inoltre, anche per lui, cambiare Costruttore dopo tanti anni non può che essere un bene: una spinta morale molto grande.”
“Romano [Albesiano], è entrato in squadra in un momento delicato: trovarsi subito in MotoGP sarà per lui una responsabilità importante e non facile. Ma credo nelle sue capacità e sono sicuro che ci metterà del suo in questo progetto.”
Come valuti il primo contatto della scorso novembre a Valencia e su cosa si incentrerá il lavoro nei prossimi test di Sepang?
“La prima presa di contatto è stata molto marginale: la moto era molto diversa da quella che ero abituato a guidare in Superbike. In Malesia arriverà una moto nuova a livello di ciclistica e di elettronica; sarà importante verificare che tutto funzioni al meglio e che la moto inizi ad andare nella direzione che richiedo per avere la giusta confidenza per potermi esprimere come so.”