Circuito del Mugello distrutto dal vento di oltre 140 km/h

MotoGP 2015 - Il maltempo che ha colpito la Toscana ed il centro Italia nelle ultime ha provocato danni notevoli al circuito del Mugello colpito da raffiche di vento di oltre 140 km/h

Di Gianluca
Pubblicato il 5 mar 2015
Circuito del Mugello distrutto dal vento di oltre 140 km/h


Il maltempo delle ultime ore ha fatto dei danni molto seri nella zona del Mugello, in Toscana. Alberi sradicati per le forte raffiche di vendo che dalla notte scorsa sta spirando su tutta la regione. Alberi di grosse dimensioni sono stati sradicati dal terreno e sono caduti sulle strade impedendone la transitabilità e isolando delle frazioni. Danni per la caduta di piante e rami sulle linee elettriche, che in alcune zone sono andate in tilt.

Grossi danni e disagi, niente luce e riscaldamento in alcune zone del comune di Scarperia e San Piero. Interrotti in molti comuni i collegamenti principali. Anche il Circuito Internazionale del Mugello è stato duramente colpito da raffiche di vento di oltre 140 Km/h (in alcuni punti della Toscana ha toccato la velocità record di 189,9 km/h) come potete vedere nella foto de Il Meteo di Firenze: tribune scoperchiate e tabellone sul rettilineo completamente divelto.

Il Mugello si rinnova, nuova via di fuga tra Arrabbiata 1 e Arrabbiata 2

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Sul Circuito del Mugello (di proprietà della Ferrari) sono in fase avanzata di realizzazione una serie di interventi tesi ad incrementare la sicurezza già elevata sul tracciato toscano. Gli interventi, realizzati con il supporto delle Federazioni Internazionali, riguardano le curve Arrabbiata 1 e Arrabbiata 2 (che vedete in una foto aggiornata),
la Curva Bucine (ultima curva prima del rettilineo di partenza) e la via di fuga che è stata ampliata e risagomata nella sua altimetria per consentire una più efficace diminuzione delle velocità residue in caso di uscita di pista.

Numerose altre vie di fuga sono state oggetto di interventi migliorativi: nello specifico in curva 1 (San Donato); curva 2 (Luco); curva 4 (Materassi); curva 6 (Casanova); curva 7 (Savelli); curva 8 (Arrabbiata 1); curva 10 (Scarperia); curva 12 (Correntaio) si è provveduto a sostituire prato e ghiaia presenti nella parte delle vie di fuga immediatamente prossime alla pista con strisce d’asfalto che garantiscono una maggiore capacità di controllo del mezzo in caso di errore umano. Una scelta legata, dal punto di vista generale, all’evoluzione della materia e, nello specifico, all’analisi delle dinamiche delle varie uscite di pista avvenute nel corso degli anni. Seguono le dichiarazioni in merito dell’amministratore delegato del Mugello Paolo Poli, Franco Uncini, delegato della FIM e di Jarno Zaffelli (Dromo Circuit Design) che ha realizzato i lavori.

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Paolo Poli, AD di Mugello:

“La sicurezza sulle piste è una materia in continua evoluzione perché legata alle crescenti performance dei mezzi. Il nostro obiettivo è essere sempre all’avanguardia nel minimizzare i rischi residui che la pratica sportiva motoristica può generare”.

Franco Uncini, delegato della FIM:

“I lavori in corso di esecuzione alla via di fuga della curva Bucine, sono per noi un obiettivo raggiunto. La MotoGP è stata la promotrice di questa richiesta. Interventi analoghi che riguardano altre vie di fuga del circuito del Mugello rappresentano un nuovo qualificato intervento per accrescere la sicurezza dei piloti che gareggiano in questo impianto. Il Mugello, grazie al suo management, ha sempre precorso i tempi in materia di sicurezza, rappresentando un punto di riferimento ed un esempio seguito da molti circuiti”.

Jarno Zaffelli (Dromo Circuit Design):

“Le modifiche in corso di realizzazione sono il risultato del nostro sistema di calcolo DroCAS™ che tiene presente non solo le esigenze delle competizioni auto e moto, ma anche dell’utente di tutti i giorni. Dopo l’analisi di migliaia di casistiche registrate negli Autodromi di tutto il mondo, questo sistema di calcolo certificato permette di elaborare le dinamiche più probabili ed i relativi interventi strutturali per minimizzare le conseguenze per piloti e appassionati”.

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