SBK 2015, Leon Camier: "Con MV Agusta, per l'elettronica ripartiamo da zero"
Il pilota inglese, neo-acquisto del team ufficiale MV Agusta per il mondiale WSBK 2015, confida le sue prime impressioni sulla F4 RC.
Salutato Claudio Corti, il team ufficiale MV Agusta Reparto Corse del Mondiale Superbike si appresta ad affrontare il suo secondo anno nel massimo campionato per derivate di serie affidandosi all’inglese Leon Camier, che nel 2014 era brevemente subentrato all’italiano sulla F4 RR del team factory di Schiranna a causa di un infortunio del primo.
Il 28enne britannico, reduce da una stagione 2014 in cui ha fatto diverse ‘supplenze‘ anche in MotoGP (per Nicky Hayden), ha già avuto modo di fare una prima conoscenza della F4 RC. Però, contrariamente a quanto precedentemente annunciato, il team non sarà di nuovo in pista domani per il test di Jerez de La Frontera in quanto si è preferito tornare in fabbrica per lavorare sul materiale a disposizione prima della trasferta in Australia. Camier è comunque del tutto consapevole che l’annata sarà decisamente ‘dura‘ in termini di risultati.
Dopo il debutto dello scorso anno – con la traumatica separazione dal team russo Yakhnich Motorsport – il team italiano si ripresenta ai nastri di partenza della stagione 2015 con ritrovato ottimismo, una moto significativamente aggiornata, un nuovo pilota e l’intenzione di sfruttare al massimo i cambiamenti regolamentari. Interrogato da MCN la scorsa settimana dopo il test di Portimao – pesantemente disturbato dal maltempo – Camier ha così fotografato l’attuale situazione sua e del team:
“Considerato quello che abbiamo dovuto passare, abbiamo fatto dei progressi davvero buoni in un lasso di tempo abbastanza breve. Sapevamo la direzione che volevamo prendere e abbiamo fatto molti cambiamenti sul bagnato, ma in quelle condizioni si tira comunque un po’ a indovinare se le modifiche funzionano oppure no. Puoi avere delle buone sensazioni, ma finché non si prova in condizioni di asciutto non è possibile ottenere un feedback completo. Ad ogni modo, siamo sicuramente sulla strada giusta.”
“Sicuramente abbiamo bisogno di più chilometri in pista, ma penso che i tempi siano un po’ stretti per i ragazzi del team per riuscire a fare tutto. E’ un peccato perché credo che abbiamo bisogno di più tempo in pista. Riuscire a fare quello che abbiamo intenzione di fare, per arrivare dove vogliamo arrivare, è un grande lavoro, ma l’unica cosa possiamo fare è continuare a lavorare.”
“Più tempo trascorreremo in pista, meglio sarà per noi, perché le cose diventeranno più chiare. Ci sono molte cose da fare con l’elettronica. Sembra che, rispetto a dove erano arrivati [l’anno scorso], siamo dovuti ricominciare davvero da zero, sin dal funzionamento delle varie strategie. Il controllo di trazione non sembra tanto male, di sicuro si può migliorare, ma il modo in cui lavora il freno motore era completamente sbagliato. Ora partiamo di nuovo quasi da zero. Ecco perché abbiamo bisogno di molto di più tempo in pista.”
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