Borile Multiuso: il test di Motoblog

Motoblog ha provato la piccola é divertentissima 'Multiuso', ultima nata di casa Borile: impressioni, foto, report e scheda tecnica.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 11 apr 2012
Borile Multiuso: il test di Motoblog


Alcuni giorni fa siamo andati alla presentazione della versione definitiva della Borile Multiuso, una moto semplicemente unica nel suo genere che era comunque già stata avvistata in precedenza in alcune sue incarnazioni provvisorie. L’appuntamento per la presentazione e la prova ufficiale della Multiuso é fissato presso la sede storica della casa, situata nella piazza della ridente cittadina di Vò Euganeo (PD), dove ad accoglierci sono il fondatore e factotum della casa, Umberto Borile, e l’Amministratore Delegato Alberto Bassi.

Fedele al suo nome, la Borile Multiuso si presenta subito come una moto estremamente versatile e funzionale, adatta a misurarsi con le più diverse situazioni sia in strada che nell’ off-road forte di un design estremamente pragmatico e di un motore da 230 cc che – combinato al peso ridottissimo di circa 84 kg – le fornisce la potenza e la leggerezza necessarie per essere tanto scattante sull’asfalto quanto reattiva sullo sterrato.

L’idea di questa ‘motoretta tuttofare’ é dello stesso Umberto Borile, alla ricerca di un mezzo adatto alle esigenze delle sue gite ‘fuori porta‘ tra i Colli Euganei che potesse anche assolvere a tutta una serie di altri compiti. Notata l’assenza sul mercato di un mezzo dalle caratteristiche da lui cercate, il buon Umberto ha provveduto lui stesso ad ideare e realizzare una moto dall’estrema funzionalità e dotata degli accessori necessari al fuori strada.

Borile Multiuso
Borile Multiuso
Borile Multiuso
Borile Multiuso
Borile Multiuso
Borile Multiuso
Borile Multiuso
Borile Multiuso

Design

Borile Multiuso

Come già sottolineato, la parola d’ordine per quel che riguarda il design della Borile Multiuso é funzionalità. Lo stesso Umberto Borile infatti sottolinea che la Multiuso “non é nata per vincere concorsi di stile e design” ma é stata concepita con il chiaro intento di essere “funzionale prima che bella“, e quindi le sue forme sono progettate per assolvere a determinati scopi e far posto a determinati accessori, relegando la piacevolezza estetica in secondo piano.

Questa scelta tuttavia ha contribuito a dotare la Multiuso di un aspetto originale e facilmente riconoscibile, la cui bellezza ‘funzionale’ non può sfuggire, anzi. Il telaio in alluminio abbraccia il motore con una culla che si congiunge alla piastra paracolpi inferiore paracolpi e si chiude con un elemento scatolato dando vita a un insieme compatto e rigido in cui il propulsore é esposto in bella mostra.

Il carattere ‘off-road‘ della Multiuso é enfatizzato dalla scelta di montare ruote a raggi ‘classiche’ da 21″ all’anteriore e 18″ al posteriore, con gomme tassellate. Stesso discorso per quel che riguarda la gamma colori, che comprende due opzioni: Military Green e Desert Sand. Il doppio faro anteriore é un altro elemento fortemente caratterizzante del modello, che rende la Multiuso facilmente riconoscibile.

Tecnica

Borile Multiuso

Per una moto che fa di ‘semplicità’ e ‘leggerezza’ due degli elementi chiave della sua filosofia, il telaio é ovviamente di cruciale importanza. La struttura ha un peso totale di solo 3,8 kg ed é realizzata in alluminio, fungendo anche da serbatoio (5 litri di capacità) e da cassa filtro.

Il motore é un robusto monocilindrico 4 tempi 2 valvole da 230 cc raffreddato ad aria con distribuzione ad aste e bilanceri fornito dalla cinese Zongshen, azienda già conosciuta per essere partner commerciale del Gruppo Piaggio nel mercato asiatico. Questo propulsore produce 11 kW (14,7 CV) a 7.000 giri e 16,5 Nm di coppia a 5.500 giri, é accoppiato ad un rapido cambio a 5 marce ed é contraddistinto da uno sviluppo longitudinale molto limitato. L’avviamento é elettrico e a pedale, il carburatore é un Keihin da 26 e la frizione é a dischi multipli in bagno d’olio. Il peso limitato del motore contribuisce al basso peso complessivo della Multiuso, che in ordine di marcia con tutti i liquidi arriva a pesare circa 88 kg per un consumo nel ciclo extraurbano di soli 31 km/l.

La ciclistica utilizza un forcellone con articolazione di tipo ‘Cantilever’ che spinge su una coppia di ammortizzatori a gas di derivazione Mountain Bike, più precisamente dal ‘down-hill’, una soluzione che consente di effettuare regolazioni separate di precarico e compressione della sospensione posteriore. Il telaietto reggisella è anch’esso in alluminio e contiene la cablatura dell’impianto elettrico, la batteria al litio ultralight ed è predisposto per il montaggio di un doppio portapacchi laterale.

All’anteriore invece abbiamo una forcella Marzocchi con steli da 40 mm, con una piastra in acciaio che ne unisce i foderi e svolge anche la funzione di supporto del parafango ed di elemento di irrigidimento strutturale. Le piastre di sterzo in alluminio sono ricavate ‘dal pieno’, mentre i freni Braking da 220 mm all’anteriore e da 190 mm al posteriore sono stati realizzati specificatamente per questo modello ed utilizzano pinze a due pistoncini con pompe freno Brembo. Lo scarico è inserito nella struttura del telaio ed è dotato di due camere di compensazione con catalizzatore, il che permette di avere basse emissioni, un design pulito ed un sound del motore piuttosto caratteristico.

Guida

Borile Multiuso

La Borile Multiuso ha nella versatilità la sua principale ragion d’essere, e in effetti le sue caratteristiche la rendono perfettamente fruibile in una moltitudine di situazioni. Il peso ridottissimo e le dimensioni contenute sono la chiave della sua estrema guidabilità ed agilità sia in strada che off-road: l’angolo di sterzata é sorprendentemente stretto, e le raffinate sospensioni le permettono di essere perfettamente a suo agio anche sulle superfici più irregolari. Provandola tra i vigneti attorno a Vò (con la supervisione dello stesso Umberto Borile) la Multiuso si é dimostrata divertentissima, reattiva e pronta a qualsiasi situazione: affrontare bruschi scollinamenti, pendenze impegnative e ‘salti’ non é un problema, anche perchè il motore Zongshen fornisce un’eccellente risposta anche ai regimi più bassi. La combinazione di tutti questi elementi insieme all’ampio manubrio e al passo di 1270 mm dona al guidatore anche inesperto una sensazione di assoluto controllo del mezzo e di naturalezza nella guida.

Nonostante la spiccata attitudine ‘fuoristrada’, la piccola Borile dimostra di essere un mezzo adatto anche all’uso quotidiano e ‘cittadino’: scattante e leggera, unisce ai bassi consumi una velocità massima di 95 km/h in configurazione ‘Motoalpinismo’ (con gomme trial e rapporti corti) e di 110 km/h in configurazione ‘Strada’ (con rapporti più lunghi e gomme meno ‘estreme’). In quest’ottica Borile offre la possibilità di la possibilità di dotare la Multiuso di due portapacchi laterali e uno anteriore in acciaio con chiusura a molla. Inoltre la motocicletta è predisposta per il montaggio di due portaoggetti, uno sul manubrio e l’altro sul serbatoio, che ampliano la capacità di carico dei due vani ‘standard’ ricavati nelle fiancatine laterali.

In termini di posizione di guida, l’impostazione ergonomica della Multiuso la rende compatibile con qualunque tipo di guidatore: la sella lunga e stretta – che funge anche da ‘coperchio’ della scatola filtro – consente a chiunque di trovare la propria posizione di guida ideale in ogni situazione, anche se la moto é comunque proporzionata in modo tale da favorire anche la guida ‘in piedi’ sulle pedane, tipo trial. L’altezza da terra della sella é di poco superiore agli 80 cm, ma essendo larga solo 170 mm permette a piloti di ogni taglia di appoggiare facilmente i piedi a terra, purchè maggiorenni (si guida con patente A2).

Data la relativa unicità della Multiuso – e la conseguente mancanza di ‘concorrenti diretti’ – risulta difficile rapportare questa moto con altri modelli, ma data la cilindrata e – soprattutto – il prezzo (la Multiuso é gia disponibile a 4.700 € franco concessionario) non sembra così azzardato fare un cauto paragone con gli scooter 250 cc attualmente in commercio: a parte la diversa filosofia progettuale, la Multiuso é sicuramente più leggera e compatta, vanta comunque una componentistica di prim’ordine e può andare anche dove questi scooters non oserebbero mai. L’estetica particolare ed il suo affascinante tocco artigianale ne fanno poi una moto molto più ‘esclusiva’, che di sicuro non mancherà di far girar la testa a molti passanti.

Pregi e difetti

Borile Multiuso

Pregi:
Originalità
Leggerezza e Compattezza
Versatilità
Consumi ridotti
Cura ‘artigianale’ dei dettagli

Difetti:
Estetica soggettiva
Cavalleria migliorabile

Scheda Tecnica

Borile Multiuso

Motore
Monocilidrico Zongshen a 4 tempi
Cilindrata: 229,5 cc
Potenza max all’albero: 11 kW (15 CV) a 6200 giri/minuto
Coppia max all’albero: 16.5 Nm a 5500 giri/minuto
Impianto di scarico con catalizzatore a doppia camera di compensazione
Raffreddamento ad aria

Ciclistica
Sospensione anteriore: forcella telescopica idraulica Marzocchi da 40 mm
Sospensione posteriore: forcellone oscillante in lega leggera tipo cantilever con 2 ammortizzatori regolabili nel precario molla e compressione
Interasse: 1270 mm
Inclinazione cannotto di sterzo: 24°
Lunghezza: 2000 mm
Freno anteriore: disco flottante in acciaio inox Braking da 220 mm, pinza a 2 pistoncini
Freno posteriore: disco in acciaio inox Braking da 200 mm, pinza a 2 pistoncini
Ruota anteriore: 21″ a raggi con pneumatico tipo trial o dual 2,75
Ruota Posteriore: 18″ a raggi con pneumatico tipo trial o dual a 4,00

Dimesioni e peso
Peso in ordine di marcia: 84 kg
Altezza sella: 815 mm
Larghezza minima sella: 180 mm
Capacità serbatoio carburante: 5 litri (riserva 1 litri)
consumo medio nel ciclo extraurbano: 31km/l
Velocità massima: 95 km/h in configurazione ‘Motoalpinismo’ / 110 km/h in configurazione ‘Strada’
Gamma colori: ‘Military Green’ e ‘Desert Sand’

Borile Multiuso
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