MotoGP 2015: Rossi ride, anche Marquez

MotoGP 2015 - Valentino Rossi la ha fatto capire alla presentazione del Team Movistar Yamaha 2015. Bisogna far meglio del 2014 quindi... bisogna vincere... Marquez permettendo naturalmente!

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 29 gen 2015
MotoGP 2015: Rossi ride, anche Marquez


Ride Valentino Rossi nella presentazione del Team Movistar Yamaha 2015 ieri a Madrid, ma resta valido l’antico aforisma: “Ride bene chi ride ultimo”. A dire il vero, a ridere per primo – sorriso smagliante da pubblicità del dentifricio – è stato Marc Marquez. Un sorriso gagliardo da sole nascente, sorriso doveroso, sintesi di un titolo iridato MotoGP 2014 strameritato, un messaggio sulla nuova stagione in arrivo che la dice lunga sulla volontà del giovane fuoriclasse spagnolo.

Marc e Valentino, entrambi super campioni anche nel saper divertirsi e saper fare divertire gli altri, ridono ma in modo diverso l’uno dall’altro. Lo spagnolo nel suo sorriso da ragazzino contento di aver leccato nel barattolo l’ultimo lembo di Nutella, apre alla confidenza ma al contempo è sempre pronto con la baionetta in canna per infilzare in pista il nemico o l’amico, per lui poco importa, certo di inanellare nel suo straordinario palmares un nuovo titolo iridato.

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L’italiano nel suo sorriso da … “figlio di …” contento di portarsi via il barattolo di Nutella pieno, nel ruolo di “cannibale” famelico, mai sazio, tirato a lucido per la battaglia delle battaglie che vale il titolo numero dieci. Qui siamo. I veri attori del 2015 – star, non comprimari – sono loro, Marquez e Rossi. Tutto il resto, – senza offesa per nessuno (fior di campioni a cominciare da Jorge Lorenzo) – è contorno, se pur di lusso.

Sono loro due sotto i riflettori perché Rossi ha fatto la storia di questo sport e continua a farla e perché Marquez ha già battuto chi ha fatto la storia ed è già storia lui stesso. E che storia! Chi vince? Conta, ma non è tutto. Quest’anno l’uno (Marc) ha bisogno dell’altro (Vale) e viceversa. E (ancora) il motociclismo ha bisogno di entrambi.

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Ci sbilanciamo. Il favorito? Marquez! I perché sono noti. Ma proprio per questo, comunque vada a Rossi andrà alla grande e proprio per questo, nel ruolo di “vecchio” assalitore … “perdente” il campione pesarese può fare il miracolo.

La vera forza di Rossi – ripetiamo – è la sua capacità di divertirsi, di reinventarsi, con un meticoloso e instancabile lavoro tecnico e psicologico, contagioso per tutto il Team e oltre. Per tutto l’inverno Valentino si è esercitato in un instancabile lavoro di limatura dei … denti, come spetta al “cannibale”. Un lavoro molto articolato, dove niente, non solo la preparazione fisica, è lasciato al caso. In questo, Rossi è più forte oggi di ieri, più completo e più maturo, mantenendo la stessa voglia di mordere e di vincere.

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Scrivevamo su Motoblog: “Il braccio di ferro fra Rossi e Marquez si deciderà all’inizio di stagione, diciamo dalla prima gara di Losail (29 marzo) a quella del Mugello, 31 maggio. Nell’arco di due mesi e di sei round, si deciderà il Campionato, quanto meno si capirà davvero se Valentino avrà il decimo titolo nel mirino. Le corse, si sa, sono imprevedibili e tutto può sempre succedere. Ma in questo caso c’è di più: Marquez “non perdona” e se ingrana dalla prima corsa inanellando vittorie su vittorie non ce n’è per nessuno, Rossi compreso. Perché, a differenza del 2014, quando il pesarese voleva (e doveva?) “solo” migliorare il 2013, nel 2015 deve andare oltre, superando quanto già di buono fatto”. Già.

Non basta più il Rossi “mangiafuoco”, ci vuole il Rossi capace di trasformare l’acqua in vino. Magari in champagne, per il gradino più alto del podio, per festeggiare l’ultimo suo titolo.

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