WSBK: Kawasaki ad Assen con il solo Sykes, Lascorz presto fuori dal coma indotto
Il team Kawasaki racing non sostituirà Lascorz nel prossimo round SBK di Assen. intanto lo spagnolo sarà risvegliato in questi giorni.
Sembra ormai certo che il Kawasaki Racing Team gareggerà ad Assen con il solo Tom Sykes, decidendo di non rimpiazzare lo sfortunato Joan Lascorz per il terzo round del Mondiale Superbike in programma sul circuito olandese nel weekend del 22 Aprile. Sykes ha appena concluso una ‘due-giorni’ di test privati sul circuito di Valencia, durante i quali una parte dei tecnici e meccanici di Lascorz ha collaborato con il Team Pedercini lavorando anche sull’elettronica della ZX-10R di David Salom.
Sebbene siano circolati già alcuni nomi in merito al possibile sostituto di Lascorz per il resto della stagione, nessuna di queste ha trovato conferme – nè formali nè informali – da parte del team, che ad Assen esporrà un messaggio di sostegno e vicinanza al pilota di Tarragona per tutta la durata dell’evento. Nel frattempo giungono nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Lascorz.
Secondo quanto riportato da un comunicato ufficiale della Provec Racing (il braccio ‘spagnolo’ del Kawasaki Racing Team), alcuni sistemi di supporto vitale saranno rimossi in questi giorni per permettere allo spagnolo di respirare autonomamente. “Lascorz sta cominciando a svegliarsi – recita il comunicato – e presto i medici completeranno una valutazione generale a livello muscolare per avere un quadro clinico più chiaro della situazione del pilota e pianificare un programma di recupero sul medio e lungo termine“.
Aggiornamento: Guim Roda, team manager di Kawasaki Provec, ha dichiarato a Motocuatro che Lascorz “sta recuperando più rapidamente del previsto” e che i medici hanno verificato l’assenza di complicazioni polmonari, mentre il gonfiore sta calando. Pare che Lascorz sia già in grado di respirare in autonomia per brevi periodi, e se le cose andranno bene il prossimo martedì sarà dimesso dalla ‘terapia intensiva’ dell’Ospedale di Barcellona per passare ad altro reparto. Le successive 3-4 settimane saranno decisive per conoscere l’effettiva entità dei danni subiti dal pilota.
via | Motociclismo.es